da admin | 25 Apr 2020 | Blog, Memoria
JOIN THE RESISTANCE
Il 25 Aprile è arrivato anche quest’anno e con lui le decine di contributi di chi ha accolto l’appello a partecipare alla campagna “Join The Resistance” e ha prestato la sua creatività alla volontà di mantenere viva e di reinventare la memoria della Resistenza nel nostro paese.
Il 25 Aprile non è la festa della libertà, ma della Liberazione: non racconta solo la gioia della vittoria, ma anche la fatica della battaglia.
Torna a ricordarci, ogni anno, che a nient’altro che a una casualità temporale dobbiamo il nostro trovarci da questa parte della storia. Siamo liberi e libere perchè c’è chi ha strappato la nostra libertà dalle mani di chi l’aveva rapita,per poi lasciarla in dono a chi sarebbe venuto in futuro, pagando con la scelta di non poterlo vedere mai.
La nostra libertà è quindi libertà guadagnata, portata in salvo, scontata con il sangue.
Porta con sé la responsabilità della costruzione di un mondo ogni giorno un po’ più giusto, ogni giorno un po’ migliore, ogni giorno più degno del dono che ci è stato fatto.
Quest’anno le circostanze ci hanno impedito di scendere per la strada a ricordare ancora una volta tutto questo: la memoria prodotta quest’anno però, grazie al potere magico dell’arte e della scrittura, sopravviverà al virus e al tempo.
Quello che ci ha regalato chi ha risposto al nostro appello infatti, è più che un contributo: è un amuleto moderno e pulsante di una storia che a volte sembra lontana, una pietra d’inciampo virtuale su cui posare i nostri occhi invece che i nostri passi, a volte è un memorandum di ciò che ancora purtroppo rende la Liberazione un orizzonte da inseguire.
Soprattutto, è la prova che la memoria, quando è ingranaggio vivo e collettivo, riesce sempre a trovare la sua voce e a ripeterci che quello che ogni ingiustizia del mondo deve incontrare è
Ora e sempre
Resistenza!
Raccogliamo qui i contributi della campagna; essendo molti, l’articolo sarà in aggiornamento!
Disegni, Ilustrazioni, Foto, Poster, Lettering
Film consigliati
di Swami Miani
Poesie, scritti, riflessioni
Libri consigliati
Contributi e riflessioni raccolte dal Collettivo Politico Galeano
Aderendo alla campagna Join the Resistance ci siamo chiesti, a 75 anni dalla liberazione da cosa ancora non ci siamo liberati? E a quanto pare il fascismo, la paura l’oppressione e l’odio esistono ancora. Trovate nel post i pensieri di tante ragazze e tanti ragazzi che hanno voluto contribuire a questa iniziativa, buona lettura!
IERI PARTIGIANI, OGGI ANTIFASCISTI!
BUON 25 APRILE A TUTTE E TUTTI DAL COLLETTIVO POLITICO GALEANO🌹
Contributi video e musicali
I video contributi sono di:
- Loa Acrobax
- Collettivo Una volta per tutte
- Città dell’Utopia
- Classe II D della scuola secondaria Macinghi Strozzi
- Kento
- Mosca
- Localz Only
- Localz Only
- Mattia Coluccia
- Claudio,bloccato in Thailandia a causa del Covid-19. “Questo è il mio piccolo contributo. Bella Ciao cantata davanti il mare dell’isola”
da admin | 20 Apr 2020 | Blog, Comunicati, Memoria, Solidarietà
25 Aprile 1945 – 25 Aprile 2020
Qualcosa in questo periodo di quarantena non permette di fermarsi. È la spinta interiore che ci sprona ad attivarci e a non cadere nell’oblio della noia e dell’indifferenza. Il 25 Aprile del 1945 l’Italia veniva liberata dal più grande dei mali: l’oppressione nazifascista. Verso il 25 Aprile 2020, in un momento come quello che stiamo attraversando, la Memoria della Liberazione deve dettarci la giusta strada per non cadere nella trappola dell’egoismo, della supremazia e dell’odio, che nella crisi, invadono più facilmente i nostri cuori.
Chiunque senta forte la spinta ad attivarsi è chiamato a rispondere a questo appello.
Chiunque non riesca a fermarsi. Chi lavora, chi rischia la vita e chi pratica solidarietà ogni giorno.
La libertà e la giustizia sociale che animarono le giovani partigiane e i giovani partigiani sono i tasselli fondamentali oggi, e ancor di più domani, per la costruzione di un futuro migliore.
In questi giorni cupi, vogliamo che il 25 aprile sia un sorriso sui volti di tutto il Paese: una giornata di festa e di memoria.
Proponiamo, quindi, tre diverse attività per festeggiare e ricordare il 25 Aprile, per approfondire ciò che ha significato nel passato e cosa può significare nel presente
E allora, partecipa anche tu alla Resistenza di ieri e di oggi, JOIN THE RESISTANCE!
SING THE RESISTANCE
Il primo modo per organizzarsi in questo periodo, è farlo dalle proprie case, dai propri balconi. Aderiamo, quindi, all’appello dell’Anpi . Suoniamo, cantiamo, facciamo sentire Bella Ciao direttamente dai nostri terrazzi, diffondiamo questo canto di lotta universale.
SHOW THE RESISTANCE
Tantissimi sono i film che raccontano il terrore da cui i partigiani e le partigiane ci hanno liberato quel 25 Aprile. Tantissime sono le scene che cercano di farci rivivere la Resistenza attraverso delle immagini.
Da diversi punti di Roma organizzeremo un “cineforum da casa”: trasmetteremo sulle facciate dei palazzi film come Roma Città Aperta, o Una Questione Privata, e per rendere fruibile a tutte e tutti questo spettacolo, riproporremo la visione in diretta tramite i nostri canali.
Per approfondire, rivivere, amare la Resistenza, invitiamo chiunque abbia a casa un proiettore a partecipare anche dalla propria casa o dal proprio balcone a questa iniziativa, per illuminare Roma con video e film che raccontino cosa vuol dire lottare contro il fascismo.
THINK THE RESISTANCE
La Resistenza è spesso raccontata come qualcosa che attiene al passato, ai libri di Storia. Invece oggi, soprattutto durante la quarantena ma non solo, ci rendiamo sempre più conto che sono tante le Resistenze che continuano ad esistere nel 2020, e tante sono quelle che dovranno esistere in futuro. Creare una continuità e un paragone con la Resistenza che i partigiani opposero al nazifascismo è quasi naturale.
Ognuno ha il suo modo di esternare questo pensiero, di libertà passata e di quella che vorremmo fosse libertà presente.
Vi invitiamo quindi a mandarci un vostro contributo (una foto, una grafica, un disegno, un testo, una poesia, un libro, un articolo..) in merito a questa domanda:
“𝗗𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗶 𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗶𝗹 𝟮𝟱 𝗔𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟵𝟰𝟱? 𝗘 𝗱𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 “𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶”?”
Questo può essere un modo per approfondire la storia della Resistenza Partigiana, per conoscere i nostri diversi punti di vista in merito, ma soprattutto per capire da cosa non vogliamo più sentirci oppressi, da cosa sentiamo di voler liberare questo mondo.
Pubblicheremo tutto quello che ci arriverà attraverso i nostri canali (Instagram: @join_theresistance Facebook: Join The Resistance ) e, nella notte di sabato 25 Aprile, proietteremo i vostri pensieri e contributi sui palazzi della nostra città.
Vi chiediamo di mandarci la vostra forma di “Resistenza” entro venerdì 24 di Aprile, sui canali sopra indicati o alla mail jointheresistance25@gmail.com .
da admin | 11 Apr 2020 | Blog, Solidarietà
Dall’inizio della quarantena abbiamo messo le nostre energie a disposizione del progetto “Municipio solidale” ( https://www.municipio-solidale.it ).
Più di 30 volontarie e volontari, impegnati non solo nelle consegne della spesa a domicilio, ma anche in quella di pacchi alimentari gratuiti e pasti caldi indirizzati a chi si trova in questo momento in maggiore difficoltà.
La solidarietà è un’arma potentissima e non possiamo che ringraziare per l’incredibile quantitativo di gratitudine, complicità, bellezza umana ed energia positiva che abbiamo ricevuto ogni giorno da chi abbiamo incontrato. L’impressione è sempre quella di avere indietro molto più di quello che si da, in forma di grandi lezioni di dignità e fiumi di affetto ed allegria. Quello che ci teniamo a dire, però, è che il nostro impegno non è iniziato e non finirà con la fine (speriamo sempre più prossima) di questa pandemia.
Perchè quello che questa situazione straordinaria ha fatto, oltre a scombussolare tutte le nostre vite, è anche mettere sotto una luce sempre più forte il male della violenza che caratterizza i nostri tempi, in tutte le sue forme.
Il collasso del sistema sanitario mette in evidenza il disastro generato dai continui tagli e privatizzazioni alla sanità pubblica.
L’assenza di tutele di alcun tipo per chi è lavoratore autonomo, part-time o in nero mette in evidenza la violenza della precarietà e della mancanza di un reddito di base universale che garantisca una vita degna a tutti e tutte.
La riduzione dell’inquinamento dell’aria dovuto ai cambiamenti dei ritmi di produzione e degli spostamenti mette in evidenza la violenza ambientale del nostro sistema produttivo e dei nostri stili di vita.
L’impossibilità per senzatetto e migranti di “stare a casa” mostra la violenza dell’assenza di politiche abitative e di accoglienza nelle metropoli e l’assoluta centralità e necessità delle occupazioni abitative come forma di resistenza soprattutto in momenti di crisi.
Le rivolte nelle carceri evidenziano la violenza del nostro sistema carcerario, aggravata dal sovraffollamento, in cui le parole “diritto ” e “dignità” faticano a trovare attuazione.
Ciò che rappresenta l’obbligo di restare a casa per alcune donne, ci urla ancora più forte in questi giorni il male prodotto dalla presenza della violenza di genere all’interno della nostra società, così spesso consumata proprio nelle pareti domestiche e perpetrata all’interno dei nuclei familiari.
Alla fine di tutto questo, quindi, quello che ci aspetta è un mondo più giusto da costruire: un mondo che non ha bisogno di eroi ma di persone che hanno voglia di attivarsi e lavorare insieme.
Ti aspettiamo!
da admin4 | 21 Mar 2020 | Blog, Comunicati, Memoria, Territorio
335 LACRIME NEI NOSTRI CUORI – Roma non dimentica le Fosse Ardeatine
Roma, 76 anni dall’Eccidio delle Fosse Ardeatine.
La condizione drammatica in cui versa il Nostro Paese in queste ore ci impone la responsabilità di sospendere le commemorazioni che ogni anno ricordano i caduti delle Fosse Ardeatine. Al fianco delle Istituzioni infatti, da anni, le scuole e gli studenti, le associazioni del territorio, l’ANPI e i tanti cittadini che non hanno dimenticato, organizzano una manifestazione che attraversa la Garbatella e Tor Marancia e termina al Sacrario, dove centinaia di fiori rossi vengono deposti sulle tombe dei caduti.
Il 24 marzo 1944 l’esercito nazista, che dal settembre ’43 occupava l’intera città al comando del tenente colonnello Herbert Kappler, per ordine del capitano delle SS Erich Priebke, giustiziò 335 uomini all’interno delle Cave Ardeatine, per poi farle detonare al fine di impedire il ritrovamento e il riconoscimento dei corpi martoriati.
335 uomini. Lavoratori, padri, studenti, preti, carabinieri, artigiani, combattenti. 335 uomini. Ebrei, comunisti, monarchici, cattolici, repubblicani.
Nessuno escluso.
La Città di Roma, nelle cui strade e borgate scorre ancora il sangue antifascista che caratterizzò quei mesi di Resistenza, non può lasciare che questa ferita profonda rimanga ignorata. Perché la barbarie di quei giorni sia monito per il presente e di ispirazione per il futuro.
Per coloro che il 24 marzo 1944 persero la vita per la libertà di ognuno di noi, terremo viva la fiamma della Memoria di una storia che appartiene a tutte e tutti i cittadini di Roma.
Invitiamo chiunque voglia aderire al ricordo a dedicare un pensiero dalle proprie case ai martiri delle Fosse Ardeatine.
Alle ore 18:00 del 24 marzo 2020 dai balconi della città
Accendere una candela, cantare e suonare le note di “Bella Ciao”, canzone universale della Resistenza.
Condividere questo messaggio affinché più persone possibile possano farlo proprio.
Firmare l’appello e partecipare.
Scrivere dalle proprie finestre e sui social network, la frase che chiude questa lettera aperta.
Ci hanno seppellito, ma eravamo semi.
In ricordo dei 335 martiri delle Fosse Ardeatine 24.03.1944 – 24.03.2020
Roma non può dimenticare una ferita che mai verrà rimarginata.
Per aderire all’appello e condividere foto o video inviare una mail a ricordo.fosseardeatine@gmail.com
ADESIONI:
ANPI Roma
ANPI Martiri delle Fosse Ardeatine
CSOA La Strada
Collettivo-Politico Galeano
Villetta Social LAB
Casetta Rossa Spa
Le CaSette in Action – Garbatella
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
ANPI Roma XII Martiri di Forte Bravetta
Parco della Torre di Tormarancia
Arci Solidarietà Onlus
Csoa Spartaco
Casa Clandestina Ostia
Borghetta Stile
Comitato Parco Giovannipoli
ANPI Albano-Castel Gandolfo
Insieme – Semi per la città futura
Polisportiva G.Castello
Zalib
ANPI Castelli Romani
OrtiUrbaniGarbatella
Anpi Renato Biagetti
Madri Per Roma Citta’ Aperta
Rete Kurdistan Italia
Centro Socıo Culturale Ararat
GenerAzione
ANPI III Municipio Roma – Orlando Orlandi Posti
Rete Roma Sud
Nessun Dorma
Radio Anticorpi
Collettivo Donne Contro
Circolo Che Guevara Roma
A. P. E. ROMA
Almanacco TV
Anpi Cinecittà-Quadraro “Nido di Vespe”
ANPI San Lorenzo
ANPI “Lidia De Angelis- Salvo D’Acquisto” Fiumicino
ANPI Esquilino Monti Celio
Scuolambiente Roma nord
Scuolapop Piero Bruno
Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese
AntropicA
Circolo ANPI X Municipio “Elio Farina”
PRC Federazione di Roma
6000 Sardine Roma
Osservatorio Sul fascismo Roma
ANPI Lanuvio
Articolo Uno – Roma
Action Diritti in Movimento
Collettivo Atto e Potenza, Liceo Aristotele
Le studentesse e gli studenti del Liceo Socrate
Collettivo Ludus Righi
I ragazzi del Cinema America
Associazione Culturale Controchiave
Les Jacques
Una volta per tutte
DeriveApprodi Editore
Centro di Iniziativa Popolare
Arci Roma
Giovani Democratici VIII Municipio
Rete degli Studenti Medi Roma
ANPI “Musu-Regard” del II Municipio di Roma
ANPI “Don P. Pappagallo – Prof G. Gesmundo” di Terlizzi (BA)
da admin | 22 Mar 2019
22 MARZO ore 9.30 da Piazza di Sant’Eurosia
CORTEO per il 75° ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DELLE FOSSE ARDEATINE
La Rete Antifascista del Municipio VIII è da tempo impegnata sul territorio a conservare e difendere e rianimare la Memoria della Resistenza e della Guerra di Liberazione.
Il territorio del Municipio Ottavo, così come tutta l’Italia, ha visto consumarsi la barbarie fascista e nazista.
La Rete Antifascista si propone di attualizzare i valori della Resistenza, soprattutto tra i giovani, al fine di creare gli anticorpi necessari per contrastare fenomeni di razzismo, fascismo e intolleranza.
Il 24 marzo ricorre la data dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, compiuto dagli occupanti tedeschi con la complicità degli organi istituzionali del regime fascista.
È stata la più spietata delle tante azioni di feroce repressione verso la città di Roma, medaglia d’oro al valore militare, che nel 1943 si è difesa dall’occupazione nazista, non solo militarmente attraverso le tante azioni delle gappiste e dei gappisti, ma in modo collettivo, solidale e popolare.
A 75 anni da quella strage chi ricorda rappresenta quel granello di sabbia capace di ostacolare la discesa verso la barbarie, perché la memoria è un ingranaggio collettivo che va tramandata e tutelata.