Andrà tutto bene… se nessun@ resta indietro – Municipio Solidale

Andrà tutto bene… se nessun@ resta indietro – Municipio Solidale

Dall’inizio della quarantena abbiamo messo le nostre energie a disposizione del progetto “Municipio solidale” ( https://www.municipio-solidale.it ).

Più di 30 volontarie e volontari, impegnati non solo nelle consegne della spesa a domicilio, ma anche in quella di pacchi alimentari gratuiti e pasti caldi indirizzati a chi si trova in questo momento in maggiore difficoltà.

La solidarietà è un’arma potentissima e non possiamo che ringraziare per l’incredibile quantitativo di gratitudine, complicità, bellezza umana ed energia positiva che abbiamo ricevuto ogni giorno da chi abbiamo incontrato. L’impressione è sempre quella di avere indietro molto più di quello che si da, in forma di grandi lezioni di dignità e fiumi di affetto ed allegria. Quello che ci teniamo a dire, però, è che il nostro impegno non è iniziato e non finirà con la fine (speriamo sempre più prossima) di questa pandemia.

Perchè quello che questa situazione straordinaria ha fatto, oltre a scombussolare tutte le nostre vite, è anche mettere sotto una luce sempre più forte il male della violenza che caratterizza i nostri tempi, in tutte le sue forme.

Il collasso del sistema sanitario mette in evidenza il disastro generato dai continui tagli e privatizzazioni alla sanità pubblica.

L’assenza di tutele di alcun tipo per chi è lavoratore autonomo, part-time o in nero mette in evidenza la violenza della precarietà e della mancanza di un reddito di base universale che garantisca una vita degna a tutti e tutte.

La riduzione dell’inquinamento dell’aria dovuto ai cambiamenti dei ritmi di produzione e degli spostamenti mette in evidenza la violenza ambientale del nostro sistema produttivo e dei nostri stili di vita.

L’impossibilità per senzatetto e migranti di “stare a casa” mostra la violenza dell’assenza di politiche abitative e di accoglienza nelle metropoli e l’assoluta centralità e necessità delle occupazioni abitative come forma di resistenza soprattutto in momenti di crisi.

Le rivolte nelle carceri evidenziano la violenza del nostro sistema carcerario, aggravata dal sovraffollamento, in cui le parole “diritto ” e “dignità” faticano a trovare attuazione.

Ciò che rappresenta l’obbligo di restare a casa per alcune donne, ci urla ancora più forte in questi giorni il male prodotto dalla presenza della violenza di genere all’interno della nostra società, così spesso consumata proprio nelle pareti domestiche e perpetrata all’interno dei nuclei familiari.

Alla fine di tutto questo, quindi, quello che ci aspetta è un mondo più giusto da costruire: un mondo che non ha bisogno di eroi ma di persone che hanno voglia di attivarsi e lavorare insieme.

Ti aspettiamo!

Estendere il reddito di cittadinanza! Se non ora quando?

Estendere il reddito di cittadinanza! Se non ora quando?

In un momento in cui è essenziale riconoscere che ciascun individuo è parte attiva e responsabile di una comunità, questo è il tempo in cui è necessario dare prova di aderire davvero al piano della società e ai suoi bisogni reali, questo è il tempo di garantire il diritto all’esistenza.

Ora è il tempo che ci mette davanti a cambiamenti sempre più repentini e alla necessità di strutture politiche e sociali adeguate. Sia per rispondere all’attuale emergenza sia per ridefinire una misura più universale di protezione sociale.

È il tempo di semplificare le misure, includere tutta la popolazione, garantire ciascun individuo a prescindere dalla appartenenza alla categoria del lavoro o non lavoro. Dopo i primi provvedimenti destinati agli ammortizzatori sociali è
necessario garantire una universalità degli interventi.

L’Italia ha introdotto dal 2019 la misura del reddito di cittadinanza che ora, se opportunamente riformata in senso più universalistico e meno vincolante, può essere un importante strumento di sostegno alle persone, come diritto di esistenza.

Per questo riteniamo urgente:

– Espandere, ampliando significativamente la soglia di accesso, la misura del Reddito di Cittadinanza per raggiungere tutti coloro che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali;

– Semplificare le procedure ed i criteri di accesso e rendere l’erogazione immediata;

– Riconoscere l’individualità della prestazione;

– Liberare la misura dai vincoli delle politiche attive, o altri obblighi, dispendiosi e ora quanto mai inefficaci;

– Utilizzare tutte le forme di finanziamento, anche dei fondi europei, destinate a sostenere la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza;

– Prevedere che le modifiche in senso universalistico della misura non si esauriscano nel periodo della “quarantena” o “dell’emergenza”, ma divengano strutturali, come fondamento di un nuovo Welfare finalmente inclusivo e garantistico.

Il welfare non è una spesa, ma un investimento!

Per firmare la petizione clicca qui

Consiglio direttivo del Basic Income Network (BIN) Italia

Aderiscono:

Associazione Progetto Diritti
Associazione Roma Dakar
Assalti Frontali
Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie
Rete dei Numeri Pari
Attac Italia
Non Una di Meno – Milano
Non Una di Meno – Lugo
Movimenti diritto all’abitare
Comunità Emmaus – Ferrara
Arci – Roma
MOMO Edizioni
Associazione di promozione sociale Conflitti
CLAP Camere del lavoro autonomo e precario
CLAP ANPAL SERVIZI
Associazione Commonfare
Opera Viva Magazine
Effimera.org
GigaWorkers Collettivo di intervento sulla precarietà – Milano
Deliverance Milano Lavorator@ Autorganizzat@
ESC Atelier – Roma
Macao Nuovo Centro per le Arti la Cultura e la Ricerca –  Milano
Quinto Stato
La Furia dei Cervelli
Rimaflow Fuorimercato soc coop sociale – Milano
Associazione TILT
Acrobax Project – Roma
CSOA Auro e Marco – Roma
Angelo Mai – Roma
Compagnia Mangiafuoco – Roma
Associazione Culturale Cambiapiano – Roma
Diritti al Futuro – Senigallia
Comitato per Villa Giaquinto – Caserta
Laboratorio sociale Millepiani – Caserta
Red Mirror
Associazione Mediterraneo di Pace – Palermo
Cobas Comdata – Torino
Autoconvocat* – contro la crisi
USB – Matera
Maurice GLBTQ – Torino
Collettivo Le Gauche
Coordinamento Asti-Est – Asti
Giovani Comunisti
Off Topic – Milano Associazione culturale
ALMARE – Torino
Associazione Oltre la Crescita – Roma
Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo per il sostegno al reddito
SMS Spazio di Mutuo Soccorso – Milano
Centro Sociale Cantiere – Milano
Casa Umanista – Torino
Ambrosia – MIlano
Ape (Associazione Proletaria Escursionisti) – Milano
ADL Cobas
Manifestolibri – gruppi
Attac – MIlano
Il giardino liberato Materdei (bene comune) – Napoli
Zero 81 Spazio di Mutuo Soccorso – Napoli
Transform! Italia
CAP 80126 – Centro Autogestito Piperno di Napoli
Scugnizzo Liberato – Napoli
ATDAL Over 40
UDS Unione Degli Studenti – Caserta
Csoa La Strada – Roma

Per le realtà sociali e collettive che vogliono aderire e inserire la loro firma in calce all’appello, inviare una mail a info@bin-italia.org 

Articolo originale qui

Uno di Noi, Una di Noi – Firma l’Appello!

Uno di Noi, Una di Noi – Firma l’Appello!

Conoscersi, Riconoscersi, Ribellarsi

Sei un fioraio egiziano che si spacca la schiena per portare a casa 600 euro al mese e, un giorno qualunque, vieni aggredito solo per il colore della tua pelle?

Sei uno di noi.

Sei una madre costretta a occupare un bene pubblico dismesso perché sei in attesa da anni di una casa popolare?

Sei una di noi.

Sei un giovane ragazzo obbligato a pedalare per tutta Roma, ricevendo una paga di 4 euro a consegna senza alcuna tutela?

Sei uno di noi.

Sei socia di cooperativa che, dopo lo scandalo di Mafia Capitale, si sente additata come criminale anche se si fa in quattro dalla mattina alla sera a fianco dei più deboli?

Sei una di noi.

Sei un laureato costretto al lavoro gratuito e la tua unica prospettiva è l’emigrazione?

Sei uno di noi

Sei una donna che non può permettersi un figlio e che rotola tra dieci lavoretti?

Sei una di noi

Sei un abitante di questa città costretto ad aspettare un anno per un’ecografia in un ospedale pubblico?

Sei uno di noi.

Sei una rifugiata che ha affrontato l’inferno libico e, dopo aver subito la mala-accoglienza, è stata sgomberata dall’ abitazione in cui aveva creato esperienze di autogestione e mutualismo con la propria comunità?

Sei una di noi.

Sei una persona che ne ama un’altra dello stesso sesso e hai sempre più paura a camminare per strada mano nella mano?

Sei una di noi.

Sei nato o cresciuto in Italia ma non hai la cittadinanza per la mancata riforma della legge?

Sei uno di noi.

Sei una maestra che prova a creare esperienze di convivenza e solidarietà in una delle tante scuole meticce della metropoli romana?

Sei una di noi.

Sei un commerciante romano che resiste alla violenza delle Mafie, che vorrebbero costringerti a pagare il pizzo?

Sei uno di noi.

Sei costretta alla falsa partita IVA, al lavoro a somministrazione, alla precarietà permanente?

Sei uno di noi

Sei la mamma di una bambina rom che, mentre passeggiava, ha visto la propria piccola colpita alla schiena da una pistola ad aria compressa?

Sei una di noi.

NOI SIAMO QUESTI

Quelli che tentano di sopravvivere in una città piena di disuguaglianze e miseria.

Quelli che resistono, facendo le capriole per far quadrare i conti.

Non cadiamo nella trappola di considerare causa dei nostri mali chi sta peggio di noi o chi è nato altrove, perché sappiamo di essere dalla stessa parte.

NOI NON SIAMO

Gli imprenditori dell’odio e del rancore che soffiano sul razzismo e rievocano il fascismo.

I grandi costruttori e le Mafie che saccheggiano le nostre città.

Le multinazionali e la finanza che sfruttano il nostro lavoro e speculano sui nostri soldi.

Quelli che, raggiunti i luoghi di governo, distruggono i servizi pubblici e dimenticano i beni comuni.

I grandi potentati economici che arricchiscono i ricchi e impoveriscono i poveri.

Chi usa il potere, l’odio e il rancore per nascondere e non risolvere i nostri problemi sociali ed economici, non ci inganna.

COSA VOGLIAMO? DIGNITÀ E GIUSTIZIA SOCIALE

Eguaglianza, solidarietà, pari opportunità, partecipazione e accoglienza sono i principi in cui crediamo e che rivendichiamo.

La sicurezza che cerchiamo è innanzitutto quella economica e sociale: lavoro, reddito e casa dignitosi. Una scuola e una sanità pubbliche, universali e efficienti. Verde e spazi sociali per i nostri bambini.

Una città libera dalle Mafie e dai grandi poteri finanziari ed economici.

Una società libera da ogni tipo di discriminazione e di razzismo, secondo i principi conquistati dalla Resistenza, sanciti dalla Costituzione e smarriti dalla Repubblica.

Per questo chiediamo a tutti/e di prendere parola, di uscire dalle case e dai luoghi di lavoro; di incontrarci per conoscerci e riconoscerci

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Quarant’anni Contro il Lavoro – Una Sera Bifida a Garbatella

Quarant’anni Contro il Lavoro – Una Sera Bifida a Garbatella

Una nuova sfavillante iniziativa arriva a Garbatella organizzata dal Collettivo #Uprising: ecco per voi la prima presentazione romana di “Quarant’anni contro il lavoro” di Franco Bifo Berardi in una serata tutta dedicata al Canone Bifido, ossia due incontri in uno per attraversare il tempo accompagnati dal BifoPensiero e scorrere il lavoro intellettuale del più eretico tra gli interpreti italiani degli ultimi decenni. Un evento che arriva a Garbatella per raccogliere in un’unica sera il filo di un pensiero che “si sviluppa per espansione, sprofondamento, riemersione, mulinello ed esplosione. Dall’autonomia al punk, all’innocenza, al cyber e di nuovo al punk, all’autonomia, all’ecologia della mente, e nuovamente al cyber, alla psicopatia, al nazismo, alla tecnologia, all’autonomia…” come scrive Federico Campagna, curatore della straordinaria raccolta edita da DeriveApprodi che presenteremo nel corso dell’iniziativa.

“Cosa si può fare quando non c’è più niente da fare?” ecco la domanda che cattura il pensiero di Franco Berardi e che ha smosso ancora una volta #Uprising a raccogliere l’occasione e organizzare un incontro che nell’anno dell’anniversario/i – quello epico della Rivoluzione Bolscevica e quello immaginifico del ’77 in Rivolta – vuole prendere la Storia per il bavero, provocarla, e gettarci nel prossimo Futuro senza paracadute.

Per questo nella stessa sera due eventi e in questo happening rivoluzionario, presenteremo in una proiezione esclusiva “Comunismo Futuro”, un chaos-movie, un oggetto visuale dinamico ricombinante nato dalla Regia di Andrea Gropplero e dalla interpretazione di Bifo, per accompagnarci in un viaggio vertiginoso attraverso il ventesimo secolo, un viaggio che viene raccontato insieme dal punto di vista della Rivoluzione del 1917, e dal punto di vista della spirale di follia in cui il secolo ventunesimo sembra essersi gettato a capofitto.

Il prossimo 17 Novembre lo spirito del tempo perderà la strada delle narrazioni confortanti e vi accompagneremo a cercare insieme la strada di una liberazione possibile del tempo di vita dalla schiavitù del lavoro salariato e dagli spettri del presente, ospitati a Millepiani Coworking, uno dei luoghi più prolifici della nuova creatività comunitaria garbatellana.

Un Happening con ospiti d’eccezione come Federico Campagna ( curatore del libro edito da DeriveApprodi), Andrea Gropplero ( Regista di Comunismo Futuro), Maurizio Torrealta ( Giornalista RaiNews 24 e fondatore di Radio Alice) e Peppe Allegri ( Ricercatore Sociale – Bin Italia ).

La serata si svolgerà così:

dalle 17.30 – Presentazione “Quarant’anni contro il lavoro” – ne parleranno con Franco Berardi Bifo : Federico Campagna, Maurizio Torrealta, e Peppe Allegri.

ore 20.30 – pausa ristoro a sostegno del progetto di ricerca culturale #Uprising

ore 21.30 – presentazione esclusiva di “Comunismo Futuro” Regia di Andrea Gropplero di Troppenburg, Starring Franco Berardi Bifo ( prodotto da Pidgin)

a seguire insieme continueremo l’happening per chi vorrà presso il Centro Sociale La Strada, per una prosecuzione musicale a questa serata d’eccezione.

Sostieni #Uprising – Storie per la Rivoluzione che verrà

Reddito di base. Una proposta concreta per il XXI secolo

Reddito di base. Una proposta concreta per il XXI secolo

Il meeting del BIN Italia si terrà a Roma il 10 novembre 2017, in una giornata-evento dislocata nel quartiere Ostiense – Garbatella che ci vedrà incontrare anche Philippe Van Parijs

Siamo di fronte alla 4° rivoluzione industriale, l’economia è stata trasformata dalle nuove tecnologie, dal general intellect, dalla sharing economy e dall’avvento della robotica e dell’automazione avanzata. Il XXI secolo sembra portarci nuovi scenari e nuove domande, e il reddito di base incondizionato sembra emergere come una proposta sempre più convincente.
Nonostante il fosco scenario presente, sulla scena mondiale il futuro sembra sorridere al reddito garantito, e siamo convinti che il tempo del reddito sia prossimo a giungere.

Di seguito il programma dettagliato della giornata con orari, relatori e luoghi:

Ore 11:00 – ROBOTICA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, FUTURO DEL LAVORO E REDDITO DI BASE

Aula Verra, Facoltà di Lettere e Filosofia (piano terra), Università Roma Tre, via Ostiense 234.

Introduce e modera: Luca Santini Presidente del Bin Italia.
Intervengono:
Giacomo Marramao (Università Roma Tre)
Chiara Saraceno (Collegio Carlo Alberto, Università di Torino)
Andrea Fumagalli (Università di Pavia).

Ore 17:30 – IL REDDITO DI BASE: UNA PROPOSTA PER IL XXI SECOLO.

Moby Dick biblioteca hub culturale, Via Edgardo Ferrati, 3 – Garbatella, Roma.

Introduce: Rachele Serino, Vice Presidente del BIN Italia
Lectio magistralis di
Philippe Van Parijs (Basic Income Earth Network – Université Catholique de Louvain).

Per sostenere la realizzazione del meeting clicca qui:https://www.produzionidalbasso.com/project/reddito-di-base-una-proposta-concreta-per-il-21deg-secolo/ Grazie!