da admin | 28 Mar 2021 | Blog, Città, Comunicati
Oggi su L’Espresso l’editoriale su alcune esperienze di politica e organizzazione dal basso, di cura della comunità. Quadraro, Tufello, Quarticciolo, San Basilio e Garbatella, tra tante esperienze preziose per questa città siamo presenti anche noi.
Presenti per parlare di “altra politica” , un’altra politica che (pur non vivendo al limite del raccordo) sperimentiamo quotidianamente praticando alternative dedicate al nostro territorio.
Abbiamo parlato di cosa significa per noi giovani l’opportunità di “fare” che ci dà uno spazio speciale come quello che gestiamo: motore di attivazione di progetti dal basso, dalla Ciclofficina Popolare Alfredo Martini e il Lab Helter Skelter alla Scuolapop Piero Bruno, dallo sportello sociolegale di Popica Onlus alla distribuzione alimentare e alle pratiche di solidarietà con Municipio Solidale e Solid Roma.
Per una generazione non prevista, destinata ai lavori più precari, che si è vista chiudere scuole e luoghi di riferimento per poi essere criminalizzata quando serve mettere nuovi divieti sul comportamento sociale, è stato fondamentale in questi anni attraversare politicamente un luogo che invece rende possibile e dá la libertà di sperimentarsi e autoformarsi. Crediamo che sia da luoghi come questi che sorgano le migliori risposte ai bisogni dei quartieri, a cui le istituzioni non prossimali non dedicano attenzione e cura.
Siamo ancora convintə che relazione e cooperazione quotidiana siano i giusti presupposti per muovere la politica!
qui una piccola anticipazione:
https://video.espresso.repubblica.it/…/unal…/15456/15556
da admin | 30 Nov 2020 | Blog, Comunicati, Territorio
Si è abituati ad interpretare i compleanni come momenti di festa. Nonostante ciò, alcune ricorrenze lasciano l’amaro in bocca. Il 23 novembre 2019, i locali del Farmers Market di Via Passino (Garbatella) sono stati abbandonati per decisione del Comune di Roma. A distanza di un anno, quegli spazi sono ancora vuoti e inutilizzati, perciò riteniamo importante ricordarlo ai responsabili con i dovuti “festeggiamenti”.
Ecco perché questa mattina ci siamo diretti all’Assessorato al Patrimonio di Roma, portando una torta di compleanno che “celebra” questo primo compleanno dall’abbandono.
In un contesto come quello pandemico e di crisi che stiamo vivendo, dove piccoli commercianti sono costretti a chiudere e ad arricchirsi è sempre di più la grossa produzione, dove interi nuclei familiari si trovano in difficoltà economica, dove la mancanza di spazi adeguati fa chiudere luoghi di studio e cultura, quei locali avrebbero potuto essere una risorsa importante per tutto il territorio rimettendo in campo il mercato o riadattandoli temporaneamente per usi diversi.
Un ambiente in cui poter svolgere attività culturali in totale sicurezza. Uno snodo ampio e attrezzato per la solidarietà, tramite raccolta e ridistribuzione di beni di prima necessità alle famiglie in difficoltà. Una casa per tutti quei commercianti con piccoli spazi, che oggi si trovano costretti a chiudere perché non in grado di garantire il distanziamento fisico.
Un centro per la sostenibilità, con iniziative per un’alimentazione sana e km0, con un parcheggio bici e una ciclofficina per una mobilità più pulita, con un impianto fotovoltaico per autoprodurre l’energia necessaria al sostentamento della struttura e per aiutare le palazzine vicine a ridurre le bollette.
O più semplicemente, quello che è sempre stato, un mercato coperto, luogo di socialità, aggregazione e scambio.
Quelle quattro mura avrebbero potuto essere un Bene Comune per tutto il quartiere e non solo.
A tutto questo l’amministrazione Raggi ha preferito contrapporre il Nulla, l’abbandono, lo svuotamento di un mercato per tanti importante, senza una proposta alternativa, tanto meno un margine minimo di coinvolgimento della cittadinanza.
Con questa torta posiamo sul piatto un gesto simbolico per ricordare all’amministrazione che quello dell’abbandono è stato un “regalo” per il quale non si sarebbero dovuti disturbare.
#nonvidovevatedisturbare
#modisturbiamonoi
da admin | 14 Feb 2019
Alla vigilia dei 99 anni dalla fondazione del nostro caratteristico quartiere, il CSOA LA STRADA e l’aps Nessun Dorma sono liete di presentare “Garbatella mi amoR”, una serata all’insegna della musica, perché come tradizione vuole è ancora il modo migliore per dichiararci, per dimostrare il nostro attaccamento e la passione che ogni giorno ci mettiamo per trasformare e migliorare questo territorio.
Lo faremo guidati dalle sapienti selezioni di Daniele e Efrem from Borghetta Stile, figli del nostro Municipio, cresciuti a suon di dance, revival, ma soprattutto socialità e condivisione, strumenti ancora necessari per conoscersi, riconoscersi e cospirare insieme di un nuovo futuro, custodendo nel profondo gli insegnamenti del passato.
Dalle 20:30 La Scoperta Dell’America
Una rielaborazione divertente del testo “La scoperta de l’America” di Cesare Pascarella, con incursioni nell’attualità: le banche, le grandi opere, le tasse, la libertà di espressione. Un vecchio ultranovantenne ha conosciuto Pascarella ed è stato testimone del racconto del poeta all’osteria.
Ce lo riporta, in una lingua colta, ovviamente a modo suo, e a modo suo prende posizione sui temi delle migrazioni.
I sonetti del Pascarella vivono una vita nuova e dialogano attivamente con la musica.
La musica accattivante e il ritmo del racconto orale uniscono la Sestante Band e il pubblico in una sorta di danza dove pensare fa rima con il divertimento.
Dalle 22:30 dj set by Daniele e Efrem from Borghetta Stile
Auguri Garbatella, ma soprattutto auguri alla sua gente! Vi aspettiamo.
da admin | 13 Ott 2018
AVVISO IMPORTANTE!
Gonfi del calore condiviso ieri, ci spiace ancora di più dover comunicare che Karlene non è riuscita a partire per essere a Roma stasera.
Abbiamo però deciso di approfondire comunque le radici del dibattito che avremmo affrontato assieme, a partire dalla proiezione di “I’m not your negro” film tratto dal manoscritto incompleto “Remember This House” di James Baldwin, da cui Raoul Peck ha saputo tessere passato e presente di un movimento di liberazione che ancora ci ispira nelle pratiche di lotta
Vi diamo appuntamento sabato 13 ottobre, alle ore 18, presso il CSOA La Strada, via Passino 24, Garbatella, (Roma)
per incontrare ed intervistare Karlene Griffiths Sekou con l’aiuto di Mattia Diletti e il contributo di Non Una Di Meno – Roma.
A seguito del dibattito, Concertone dalle ore 22 con Huntress D e Chain of Fools (maggiori info su evento generale 24 Anni di Occupazione – Dal 1994 un posto speciale)
Quest’anno, per festeggiare i nostri 24 Anni di Occupazione – Dal 1994 un posto speciale, allargheremo nuovamente l’orizzonte oltreoceano, facendoci coinvolgere a colpo d’occhio dalle dimostrazioni di un grande movimento che questo luglio ha celebrato il suo 5° anniversario, il Black Lives Matter.
Per questo abbiamo scelto di ospitare Karlene Griffiths Sekou, una delle responsabili del gruppo Black Lives Matter Boston e membro del National Strategy Table del #BLM Global Network.
Tornata di recente dal Giappone come delegata alla World Conference Against the A & H bombs, il suo ruolo include anche la costruzione di solidarietà tra i movimenti internazionali, collaborando attivamente con i protagonisti delle lotte di liberazione rom, indigene, palestinese e dalit.
Grazie a lei, vorremmo aprire quindi uno sguardo su un mondo annaspante per motivi simili al nostro contesto europeo, dove la crisi dell’ordinamento e la sua reazione belligerante ha portato alla necessità di riprovare a suturare la lacerazione del rapporto conflitto/consenso fra potere e società civile e della stessa propulsione organizzativa delle differenze in grado di ripristinarlo, (propulsione) che qui noi oggi chiamiamo NON UNA DI MENO.
Sicurezza umanitaria della comunità, sostegno ai processi di giustizia riparativa, abolizione del carcere, equità economica, accesso a un’istruzione di qualità, assistenza sanitaria universale, diritto all’abitare e abolizione dell’industria bellica, sono alcuni dei temi del piano di rivendicazione politico del #BLM.
Il tutto nato dalla connessione di gruppi organizzati a livello locale, che interviene sulle violenze inflitte alle comunità nere dallo stato e dai vigilantes, che chiama in prima linea ogni soggettività, dal mondo queer alle/ai sans papiers, e che in questa analizza il razzismo sistemico, riconsegnando ad ognun* il proprio protagonismo sul piano rivendicativo e politico, (connessione) che qui noi oggi chiamiamo #NonUnaDiMeno.
Quindi, con la preziosa collaborazione di Mattia Diletti, docente di Scienza Politica dell’Università la Sapienza, intervisteremo Karlene ripercorrendo la sua biografia, gli eventi che l’hanno portata ad avvicinarsi al BLM, i meccanismi d’organizzazione e le scelte che quotidianamente rafforzano le comunità con le quali si rapportano. Un viaggio che verrà condotto insieme ad una delle voci della marea umana NUDM, il movimento politico più interessante e coinvolgente di questi ultimi anni.
Perché facendo un confronto tematico rispetto le vertenze locali e cittadine e alle piattaforme nazionali e internazionali che abbiamo animato in questi 24 anni, non possiamo non pensare a quanto abbiamo da studiare, scambiare e condividere sul piano simbolico e immaginario con un’esperienza di questo calibro, convinti del fatto che queste Strade si sarebbero comunque intersecate.
da admin | 12 Feb 2018 | Blog, Territorio
Fondamentalmente grazie.
Il sentimento da cui vogliamo partire è quello di gratitudine e di fiducia. Le centinaia di persone che ieri hanno attraversato le strade del nostro municipio per la
nona edizione del Carnevale Antirazzista, hanno ribadito con forza di che pasta è fatto il nostro territorio. Abbiamo dimostrato insieme e con determinazione che l’incontro delle differenze ed il superamento della paura indotta sono il migliore antidoto per le derive del presente e quelle del futuro; che quando si dice di non ripetere gli sbagli del passato è proprio continuando a raccontare che si può evitare tale errore.
Ed è proprio per questo che sottolineiamo con sempre più forza quanto un carnevale ANTIRAZZISTA sia necessario per sconfiggere ogni narrazione avvelenata, ma soprattutto ogni tentativo di infiltrazione razzista nei nostri quartieri; preparare una storia che formi e stimoli le adulte e gli adulti di domani, raccontarla durante i laboratori arricchendo reciprocamente le nostre coscienze, rafforza l’identità plurale e meticcia della nostra società. Ed il grande successo delle sfilate di ieri è la prova che non esistono concetti superati, che non ci sono ideologie o atteggiamenti che appartengono al secolo passato e che non si ripeteranno più, o addirittura che la festa del carnevale deve rimanere neutra… sono proprio la troppa neutralità e superficialità, il desiderio di livellamento continuo, che hanno reso possibile il successo mediatico delle formazioni fasciste e contro le quali ieri, insieme, abbiamo deciso di gridare un secco no.
Un carnevale completamente autofinanziato, costatoci più di 1000 euro perché chiaramente non ha trovato alcuna agevolazione da parte dell’amministrazione, e che ha saputo tenere dentro non solo la nobiltà della pratica quotidiana dell’antirazzismo, ma anche la praticità degli interventi di miglioria e socialità che da tempo associazioni e singoli cittadini stanno svolgendo. Quest’anno abbiamo infatti voluto far emergere con forza il prezioso lavoro che il Comitato
Parco della Torre di Tormarancia sta svolgendo sia all’interno del parco, sia più in generale nel quartiere (esempio: la recente apertura della scuola popolare Sciangai, all’interno dell’istituto Poggiali Spizzichino di via Odescalchi), o del
CdQ Montagnola fondamentale per la ripresa delle attività anche in quel quadrante, piuttosto che le decine di associazioni, formali ed informali, che continuano a far scorrere sangue vivo e innervano continuamente il tessuto del Municipio Roma VIII: dal
Coord Romano Acqua Pubblica ai centri sociali, dalle associazioni di stampo religioso a quelle che si occupano di migranti, dalle scuole musicali agli insegnanti
La dimostrazione quindi che insieme è ancora possibile superare l’odio e la diffidenza che rendono difficile la vita nei quartieri, che le azioni divisive fatte da gruppuscoli che cercano un po’ di visibilità non intimidiscono
nessun@, che la sicurezza delle nostre strade la facciamo solo attraverso la cura costante e attiva delle stesse, ma soprattutto rivendicando costantemente i diritti che ci spettano, uno su tutti quello al divertimento e alla condivisione.
I tanti grazie che ieri abbiamo ricevuto, rivolti alle decine di attiviste e di attivisti del Municipio VIII che si sono spes@ per la realizzazione dell’evento, ai performers e alle bande musicali, devono quindi trasformarsi in una ferma presa di posizione, nella convinzione diffusa che divisi siamo poco, ma insieme possiamo continuare a vantarci e ad essere orgogliosi del nostro Municipio, della sua gente. La stessa gente che ieri ha rivolto il proprio pensiero, alla fine delle sfilate, alle migliaia di persone che hanno invaso le città di Macerata e Milano per ribadire il proprio no al razzismo, e a chi ha Piacenza ha messo in gioco il proprio corpo per impedire l’apertura di sedi che fomentano odio e che di fatto proteggono gli sfruttatori e non gli sfruttati.
Il razzismo non passerà se continueremo ad essere argine, forza propulsiva per un presente da scrivere insieme.