Facebook Censura? Buongiorno!

Ad ottobre 2019 la pagina del CSOA La Strada e tutte le pagine che promuovevano contenuti a favore della resistenza curda sono state chiuse da Facebook, in alcuni casi, come nel nostro, definitivamente.
Pochi giorni fa, per motivazioni simili, la pagina del CSOA La Strada è stata richiusa.

Pensiamo che sia arrivato il momento di avviare un ragionamento più articolato attorno ai mezzi di comunicazione dei quali ci dotiamo per fare informazione e politica. Sappiamo bene che Facebook non è uno strumento neutro di comunicazione, che non funziona come un semplice megafono. Sappiamo che non c’è un rapporto unidirezionale tra utente e strumento, dove il primo utilizza il secondo e così facendo comunica.

Facebook ha una struttura e delle regole ben definite che ne condizionano profondamente l’utilizzo, rendendo di fatto impossibile una comunicazione completamente libera e indipendente.
Il problema non si limita alla censura indiscriminata ma è ben più radicato, profondo e talvolta invisibile. La sua struttura, l’utilizzo dei dati, la sua interfaccia, e la sua stessa ragion d’essere vanno analizzati e problematizzati, quanto meno conosciuti, per poter scegliere poi liberamente di usarli (e come farlo).

Ma, se una campagna che mette in discussione Facebook si dovrà dare, questa andrà sviluppata al suo interno, perché dovrà rivolgersi in primo luogo agli utenti che quotidianamente ne fanno uso, e partendo dalle istanze di quelle realtà che nel tempo si sono viste censurare per la natura ed i contenuti delle loro lotte, con l’ambizione di poter ridiscutere il ruolo dei social media rispetto all’intera società.

Oggi ricreiamo la nostra pagina: vi invitiamo a seguirla, consapevoli di quanto anche questo strumento, come tutti gli strumenti che ci diamo, sia esso stesso oggetto politico da indagare e mettere in discussione.