Estendere il reddito di cittadinanza! Se non ora quando?

Estendere il reddito di cittadinanza! Se non ora quando?

In un momento in cui è essenziale riconoscere che ciascun individuo è parte attiva e responsabile di una comunità, questo è il tempo in cui è necessario dare prova di aderire davvero al piano della società e ai suoi bisogni reali, questo è il tempo di garantire il diritto all’esistenza.

Ora è il tempo che ci mette davanti a cambiamenti sempre più repentini e alla necessità di strutture politiche e sociali adeguate. Sia per rispondere all’attuale emergenza sia per ridefinire una misura più universale di protezione sociale.

È il tempo di semplificare le misure, includere tutta la popolazione, garantire ciascun individuo a prescindere dalla appartenenza alla categoria del lavoro o non lavoro. Dopo i primi provvedimenti destinati agli ammortizzatori sociali è
necessario garantire una universalità degli interventi.

L’Italia ha introdotto dal 2019 la misura del reddito di cittadinanza che ora, se opportunamente riformata in senso più universalistico e meno vincolante, può essere un importante strumento di sostegno alle persone, come diritto di esistenza.

Per questo riteniamo urgente:

– Espandere, ampliando significativamente la soglia di accesso, la misura del Reddito di Cittadinanza per raggiungere tutti coloro che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali;

– Semplificare le procedure ed i criteri di accesso e rendere l’erogazione immediata;

– Riconoscere l’individualità della prestazione;

– Liberare la misura dai vincoli delle politiche attive, o altri obblighi, dispendiosi e ora quanto mai inefficaci;

– Utilizzare tutte le forme di finanziamento, anche dei fondi europei, destinate a sostenere la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza;

– Prevedere che le modifiche in senso universalistico della misura non si esauriscano nel periodo della “quarantena” o “dell’emergenza”, ma divengano strutturali, come fondamento di un nuovo Welfare finalmente inclusivo e garantistico.

Il welfare non è una spesa, ma un investimento!

Per firmare la petizione clicca qui

Consiglio direttivo del Basic Income Network (BIN) Italia

Aderiscono:

Associazione Progetto Diritti
Associazione Roma Dakar
Assalti Frontali
Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie
Rete dei Numeri Pari
Attac Italia
Non Una di Meno – Milano
Non Una di Meno – Lugo
Movimenti diritto all’abitare
Comunità Emmaus – Ferrara
Arci – Roma
MOMO Edizioni
Associazione di promozione sociale Conflitti
CLAP Camere del lavoro autonomo e precario
CLAP ANPAL SERVIZI
Associazione Commonfare
Opera Viva Magazine
Effimera.org
GigaWorkers Collettivo di intervento sulla precarietà – Milano
Deliverance Milano Lavorator@ Autorganizzat@
ESC Atelier – Roma
Macao Nuovo Centro per le Arti la Cultura e la Ricerca –  Milano
Quinto Stato
La Furia dei Cervelli
Rimaflow Fuorimercato soc coop sociale – Milano
Associazione TILT
Acrobax Project – Roma
CSOA Auro e Marco – Roma
Angelo Mai – Roma
Compagnia Mangiafuoco – Roma
Associazione Culturale Cambiapiano – Roma
Diritti al Futuro – Senigallia
Comitato per Villa Giaquinto – Caserta
Laboratorio sociale Millepiani – Caserta
Red Mirror
Associazione Mediterraneo di Pace – Palermo
Cobas Comdata – Torino
Autoconvocat* – contro la crisi
USB – Matera
Maurice GLBTQ – Torino
Collettivo Le Gauche
Coordinamento Asti-Est – Asti
Giovani Comunisti
Off Topic – Milano Associazione culturale
ALMARE – Torino
Associazione Oltre la Crescita – Roma
Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo per il sostegno al reddito
SMS Spazio di Mutuo Soccorso – Milano
Centro Sociale Cantiere – Milano
Casa Umanista – Torino
Ambrosia – MIlano
Ape (Associazione Proletaria Escursionisti) – Milano
ADL Cobas
Manifestolibri – gruppi
Attac – MIlano
Il giardino liberato Materdei (bene comune) – Napoli
Zero 81 Spazio di Mutuo Soccorso – Napoli
Transform! Italia
CAP 80126 – Centro Autogestito Piperno di Napoli
Scugnizzo Liberato – Napoli
ATDAL Over 40
UDS Unione Degli Studenti – Caserta
Csoa La Strada – Roma

Per le realtà sociali e collettive che vogliono aderire e inserire la loro firma in calce all’appello, inviare una mail a info@bin-italia.org 

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