12-13 Ottobre – 24 Anni di Occupazione – dal 1994 un posto speciale

12-13 Ottobre – 24 Anni di Occupazione – dal 1994 un posto speciale

1994-2018 | DI STRADA SE N’È FATTA E ANCORA CE N’È

Essere un Centro Sociale nel 2018 vuol dire affrontare a viso aperto il vento dell’ odio che soffia in Europa e nel nostro Paese.
Provare ogni giorno a costruire pratiche di alternativa, che partendo dall’autogestione di uno spazio, producano cultura, musica e politica indipendente.

A 24 anni dall’occupazione il Collettivo del C.S.O.A. La Strada invita tutte e tutti al compleanno della nostra comunità, per ritrovarsi, riconoscersi, riscoprirsi e mettere in ballo nuovi progetti popolari che sorgano dai desideri di chi ci attraversa.

Vogliamo e dobbiamo essere un argine reale e quotidiano, nei quartieri e nelle città, alla narrazione infame di chi ha costruito consenso sulla pelle di coloro che fuggono da guerre e povertà o di chi l’ha perso perché non ha saputo prendersi la responsabilità di difendere i diritti, non solo sociali, ma soprattutto umani, di tutte e tutti.

Vogliamo e dobbiamo dimostrarci in grado di organizzare le speranze e i sogni di intere generazioni dimenticate. Cresciute in un mondo dove l’accoglienza è elemento dell’esistente esattamente come la comunicazione 2.0, non una novità su cui speculare provando a imporre limiti e confini al futuro e alla libertà di movimento.

Due giorni di dibattiti, musica e cultura per disegnare il mondo che vediamo, per progettare e costruire, in collettivo e con determinazione il mondo che vogliamo.

Libertà, giustizia e dignità per tutte e tutti.

24 anni di Strada

VENERDÌ 12 Ottobre –

Dalle 20.00 – Sulla Mia Pelle – Incontro e Proiezione

Proiezione di “Sulla mia pelle” e incontro con Ilaria Cucchi, Fabio Anselmo, Alessio Cremonini e Alessandro Borghi. La proiezione sarà gratuita e aperta naturalmente a tutte e tutti, senza bisogno di prenotazione.

ATTENZIONE – EVENTO SPOSTATO AL CSOA LA STRADA. Per maggiori info consultare l’evento dell’iniziativa > Sulla mia pelle – Incontro e Proiezione

SABATO 13 Ottobre 

dalle 18.00 – 5 Anni di Black Lives Matter

Incontro con Karlene Griffiths Sekou, rappresentate del movimento BLACK LIVES MATTER, intervistata con l’aiuto di Mattia Diletti e di Non Una Di Meno

dalle 22 – live Huntress D e Chain of Fools

Dalle ore 22:00 live on stage Huntress D e Chain of Fools / DJ set by Han Zel & Lou Q

NO SALVINI ⛔ NO NAZI ⛔ NO RACISTS ⛔ NO SEXISTS

Dopo le Mobilitazioni degli Studenti Concessione di 6 aule del plesso “Odescalchi” al Liceo Socrate

Dopo le Mobilitazioni degli Studenti Concessione di 6 aule del plesso “Odescalchi” al Liceo Socrate

Pubblichiamo il comunicato del Collettivo Politico Galeano del liceo Socrate:

Il 14 dicembre il Consiglio d’Istituto della Scuola Media “Poggiali-Spizzichino” ha deliberato la concessione di 6 aule del plesso “Odescalchi” (Tor Marancia) al Liceo Socrate.

Grazie alla nostra occupazione, alle numerose mobilitazioni portate avanti dagli Studenti, dai Docenti, dai Genitori, e all’impegno costante del territorio, abbiamo ottenuto questo importante risultato per il futuro della nostra Scuola e per il futuro di molti docenti che non perderanno il posto di lavoro.
La Preside, unica responsabile dell’attuale situazione di disagio e sovraffollamento, non ha mosso un dito per porre rimedio al suo errore.

A chi ci ha sempre screditato, vogliamo oggi dire che una soluzione l’abbiamo trovata, e l’abbiamo trovata tutti insieme, per il Socrate e per la Scuola Pubblica.

Dopo le accuse giunte persino dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale (“La Preside Nari non ha rispettato le regole accettando molti studenti in più di quanti la sua scuola potesse permettersi […] Ha provocato un disastro e lascia il problema a qualcun altro”), la Preside ha comunicato l’intenzione di voler lasciare il Socrate alla fine di quest’anno scolastico (“Certamente a giugno chiederò di andarmene e sono sicura che i miei Superiori, stanchi di tutte le seccature che ho procurato loro, mi sposteranno”).

Riteniamo che questa sua volontà sia l’unico comportamento adeguato di fronte al danno di immagine, alla spaccatura interna, e al disagio causato agli studenti e al Socrate tutto.
Pretendiamo la sua firma per l’accettazione delle sei aule come suo ultimo atto all’interno della nostra scuola, un atto che risanerà solo in parte il danno di cui lei è l’unica responsabile.

Il Socrate, da oggi, ha un futuro, anche grazie al fondamentale contributo di tutti coloro che la mattina del 2 novembre 2017 hanno occupato questa scuola con l’intenzione di cambiarla.

E possiamo dire, con assoluta certezza, che abbiamo vinto.
Viva il Socrate, viva la partecipazione!

Leggi Scomodo – NOTTE SCOMODA N°3

Leggi Scomodo – NOTTE SCOMODA N°3

L’altroieri pomeriggio (12 aprile 2017), in circa 300 fra studenti medi e universitari, abbiamo temporaneamente occupato l’ Hotel sito in via Giustiniano Imperatore, in zona San Paolo. Doveva essere un albergo per riqualificare il quartiere, invece dopo più di 10 anni lo stabile, non concluso, è diventato l’ennesimo mostro di cemento abbandonato che popola la nostra città. La nostra occupazione è stata simbolica e temporanea, atta, come nel caso dell’ex Arsenale Pontificio, a una denuncia nei confronti delle istituzioni che non utilizzano né si fanno carico di questi spazi diffusi in tutta Roma. L’occupazione non era finalizzata solo al richiamare l’attenzione del quartiere e dei cittadini sulla spinosa questione della speculazione edilizia e sull’Hotel Giustiniano Imperatore, che ne è un esempio eclatante.

Come le altre volte prevedeva iniziative, concerti, esposizioni, varie esperienze di cultura e aggregazione in sinergia tra loro svolte per dimostrare la potenzialità infinita di questi spazi.

Una volta iniziati i lavori per preparare la Terza Notte Scomoda la risposta della questura non si è fatta attendere e dopo una lunga contrattazione ha deciso di sgomberare la nostra occupazione pacifica con la forza, grazie ad un reparto in tenuta anti-sommossa, attorno alle 21 circa. Siamo usciti con le mani alzate e nelle mani le copie della nostra rivista: con il sostegno del quartiere non ci siamo arresi e abbiamo improvvisato un corteo in quasi 600 per le strade di San Paolo con la gente del quartiere, arrivando fino a Parco Schuster e dando vita ad una Notte Scomoda più modesta, all’aperto, davanti alla basilica. In ogni caso siamo riusciti creare un momento di aggregazione, é passata ancora una volta molta gente del quartiere che come sempre è rimasta stupita e si è unita a moi.

L’ Hotel “Giustiniano Imperatore” é uno dei tanti progetti falliti e fa parte della gran quantità di strutture indisponibili della nostra città. Fu costruito dalla “Acqua Marcia” in convenzione con Roma Capitale ma mai completato in seguito al fallimento della società di costruzione . Abbiamo deciso di liberarlo dall’abbandono e concederlo per una giornata e una notte alla cittadinanza e alle realtà che lavorano sul territorio, praticando un ideale giusto di riqualifica e cultura.

Vogliamo, in questo periodo storico, poter vivere la città in modo diverso, per attraversarla con un’altra sensibilità. Siamo convinti che la restituzione di questo spazio alla collettività, per una notte, possa ridare valore anche a speculazioni e “mostri” di cemento, proponendo un modello positivo di rigenerazione urbana.

Dalla prima Notte Scomoda, l’8 Ottobre, abbiamo iniziato un percorso che ha attraversato i luoghi della nostra città. Dal Liceo Machiavelli a San Lorenzo all’Auditorium Albergotti a Boccea, dall’ex Arsenale Pontificio a Trastevere all’ex Fabbrica di penicillina sulla Tiburtina, abbiamo fatto rivivere spazi e quartieri, provando a raccontare le storie che gli vivono dietro, come cittadini e come giovani giornalisti. Tutto questo attraverso le occupazioni, le rubriche, i documentari, cercando di restituire una città a se stessa, rendendola di tutti.

Lo scontro con le forze dell’ordine, intervenute in difesa di una speculazione e di un privato responsabile della struttura risultato inesistente, ci è sembrato insensato rispetto a quella che è la nostra proposta culturale, d’informazione, rispetto al nostro modo di vivere la città. Abbiamo messo la cultura davanti a noi, nel nostro futuro, e ora nel presente la stiamo costruendo, la stiamo animando, fuori dai luoghi comuni, fuori dall’ordine delle cose a cui siamo stati abituati.
Ed è proprio perché viviamo in una città così piena di contraddizioni che nasce Scomodo, come giornale e come realtà che rende i ragazzi attraverso Roma non solo parte delle nostre attività ma anche delle nostre idee e proposte: siamo e saremo un punto di rottura, oltre ogni forma di violenza, per una città priva di contraddizioni.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno sostenuto nella giornata di mercoledì e che, come noi, non si arrenderanno.

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