da admin | 16 Nov 2017
La Scuola Popolare Piero Bruno e il Coordinamento Studenti Medi Spud – Disobbedire si Può – coglie l’occasione per una nuova serata di Dibattito e Teatro sulla Scuola Pubblica al Csoa La Strada: la Scuola che conosciamo, la Scuola che vogliamo difendere e cambiare, la Scuola che oggi va ancora messa in discussione.
Un’occasione importante per discutere di Scuola a partire dall’ultimo libro di Christian Raimo “Tutti i Banchi sono Uguali” ed. Einaudi – una ricerca più che mai attuale – per parlare di Scuola ed Uguaglianza – e ricostruire le radici delle ultime riforme scolastiche, dal mantra della Valutazione Meritocratica al rapporto vincolante tra Scuola e mondo del lavoro.
La serata proseguirà con lo spettacolo teatrale di Carlo De Ruggieri ( protagonista della serie tv cult Boris) “Tranquillo Prof la richiamo io” tratto dall’omonimo romanzo di Christian Raimo pubblicato per Einaudi nel 2015.
A cinquant’anni da Lettera a una Professoressa, un incontro per guardare alla Scuola di oggi con gli occhi della critica e della passione politica sul mondo dell’Istruzione.
L’incontro sarà accompagnato dalla partecipazione di :
– Guido Benvenuto docente di Pedagogia Sociale all’ Università di Roma La Sapienza
– Massimiliano Fiorucci docente di Pedagogia dell’Intercultura all’Università di Roma 3
e inaugurerà il corso di Autoformazione di educatori di Strada della Scuola Popolare Piero Bruno per l’anno 2017/2018
Durante la serata sarà possibile cenare a sostegno della Scuola Pop Piero.
Ingresso a sottoscrizione per la Spettacolo Teatrale
da admin | 12 Set 2017 | Blog, Scuola e Università
Il report dell’assemblea nazionale degli studenti medi tenutasi il 6 settembre al Centro Sociale Rivolta
In un contesto in cui la scuola pubblica sta subendo una forte involuzione senza interruzioni alcune dalla Riforma Gelmini del 2008 sino ad oggi con la Riforma della Buona Scuola di Renzi, ripresa inoltre dall’attuale governo Gentiloni, riteniamo necessario continuare le battaglie intraprese negli anni precedenti e riteniamo altresì che ci sia la necessità di portare avanti le nostre rivendicazioni con una radicalità molto più incisiva rispetto al passato. Siamo ad oggi vittime di un assedio che stravolge completamente il mondo della formazione, rendendolo dall’oggi al domani una fucina di giovani precari da poter sfruttare piuttosto che di cittadini dotati di senso critico.
Siamo consapevoli del fatto che oggi è necessario dotarsi di nuovi strumenti rispetto agli anni passati, soprattutto perché allo stato attuale delle cose i nostri diretti interlocutori sono quegli studenti che hanno intrapreso il loro percorso di formazione all’interno di una scuola già riformata. Abbiamo di conseguenza il bisogno di sperimentare nuove pratiche di pari passo con un avanzamento teorico rispetto alla lotta da condurre contro la Buona Scuola così da permettere agli studenti di tornare ad immaginare un diverso modello di scuola che si opponga in toto a quello che è stato propinato negli ultimi anni.
Prendendo atto che ad oggi non è possibile sfuggire al meccanismo dell’Alternanza Scuola-Lavoro, essendo divenuto un prerequisito necessario al conseguimento dell’esame di maturità, sentiamo la necessità di determinare, attraverso la presenza dei collettivi all’interno di ogni scuola, i processi che attualmente siamo costretti a subire.
In tal senso vogliamo essere noi a decidere come impiegare il nostro tempo da dedicare all’ASL, nelle modalità e nei luoghi ritenuti opportuni da ogni singolo studente attraverso proposte individuali o collettive.
Posta la centralità dell’autonomia decisionale attorno all’Alternanza, in qualunque modo questo progetto venga attuato, gli studenti che vi partecipano producono sostanzialmente ricchezza destinata a rimanere solamente alle imprese che li hanno “assunti” con l’effetto di disincentivare assunzioni retribuite e favorendo la disoccupazione o la sottoccupazione.
Crediamo che la ricchezza prodotta durante l’ASL, ma anche durante la stessa attività di studio come lavoro immateriale, debba essere redistribuita e non usufruita solo dalle imprese, per questo vogliamo che il valore prodotto durante queste attività sia messo a disposizione di tutti attraverso la costituzione di un welfare studentesco che vada da incentivi scolastici, a borse di studio, a libri di testo e mezzi di trasporto gratuiti oppure a facilitare l’accesso alla cultura, come nel caso di cinema o teatri. Crediamo comunque che il meccanismo dell’ASL sia nocivo non solo per chi viene sfruttato, ma anche per quello che dovrebbe essere la scuola pubblica in sé: per questo cercheremo di inceppare e boicottare l’ASL in qualsiasi forma. La costruzione di un rapporto di forza con istituti e presidi deve essere uno strumento fondamentale da praticare tramite i collettivi studenteschi in ogni scuola.
In questo discorso non può non rientrare la Carta dei Diritti e dei Doveri dello studente in alternanza, un provvedimento che a parer nostro è un ulteriore schiaffo morale agli studenti.
Non ci interessa essere falsamente tutelati all’interno di un contesto di sfruttamento legalizzato.
Riteniamo inoltre necessaria una mappatura precisa dei casi eclatanti di sfruttamento durante l’alternanza, in modo tale da poter costruire una vasta campagna di controinformazione e mobilitazione per poter dare più forza alle nostre istanze. Riteniamo invece gravissime le novità che arrivano da Milano, dove il ministro Fedeli e il sindaco Sala hanno sottoscritto un accordo per praticare l’ASL all’interno del comune stesso. Questo non solo di fatto trasforma lo stato in sfruttatore nei confronti degli studenti, ma cosa assurda viene spacciato come uno strumento di formazione alla cittadinanza attiva in quanto praticata nel mondo della politica. Sappiamo bene però come la stessa politica dei partiti sia la fautrice dei meccanismi di sfruttamento.
Consapevoli della centralità che ha nella nostra società il tema delle migrazioni e il grande numero di studenti appartenenti a seconde generazioni di immigrati che frequentano ogni giorno le scuole italiane, crediamo che dal momento in cui uno studente viene ritenuto adatto ad essere inserito nel mondo lavorativo tramite l’ASL, ma anche solo sia inserito e integrato nel sistema scolastico, allora sia anche adatto a ricevere la cittadinanza favorendo così realmente l’integrazione, al contrario di quanto avviene ora.
È su questa linea che intendiamo mostrare la nostra opposizione all’ultimo provvedimento del governo sui licei brevi, ultimo tassello del mosaico che ha stravolto il mondo dell’istruzione potenziando la dinamiche di introduzione prematura dei giovani nel mondo del precariato e di tagli, a livello economico e didattico, alla scuola pubblica con conseguente danneggiamento della formazione degli studenti. A tutto questo va associato il dato per il quale le classi che sperimenteranno questo nuovo percorso di formazione saranno costrette a svolgere le attività di ASL durante le vacanze di Natale e Pasqua, oltre che durante il periodo estivo. Tutto ciò rappresenta appieno la trasformazione definitiva della scuola in chiave neo liberista, una scuola che crea precari piuttosto che cittadini.
In questa fase in cui facciamo difficoltà a massificare le mobilitazioni, lo strumento del collettivo studentesco è per noi fondamentale. Abbiamo dunque assolutamente bisogno di rimettere al centro del nostro intervento politico i collettivi, in quanto essi stessi non solo sono la linfa vitale di ogni mobilitazione che portiamo avanti, ma dovranno essere al tempo stesso i protagonisti assoluti di ogni singola contestazione.
Siamo infatti convinti che, rendendo centrale l’intervento politico dei collettivi avremo modo di ledere in maniera concreta e capillare sia ai presidi sceriffo sia alle aziende che entreranno all’interno dei consigli d’istituto.
Dato questo panorama del sistema scolastico è fondamentale ricordarci che la scuola è il luogo di formazione critica e di crescita dei futuri cittadini che non prescinde dalla società che la circonda: in questo ambito la scuola diventa il luogo in cui devono esseri creati tutti quegli anticorpi contro una società che ci educa ad essere razzisti e sessisti. Dobbiamo essere capaci di proteggerci dai populismi che banalizzano la discussione attorno all’antirazzismo o che, faccia della stessa medaglia, ci abituano a assumere acriticamente valori fondanti di una società patriarcale.
“La scuola è lo spazio che forma la società del futuro, quello in cui generazioni di cittadini crescono e si formano, lasciare questo spazio alle logiche attuali vuol dire accettare un mondo basato su sfruttamento, impoverimento e discriminazioni etniche e di genere, perché queste sono le dinamiche di cui il potere necessita per riprodursi. E’ pura illusione pensare che queste stesse dinamiche, che vediamo scuotere il mondo intero dall’America al Medioriente, non comprendano e non guidino il mondo della scuola.
Schierarci e far schierare è la sfida che abbiamo di fronte. Dobbiamo essere all’altezza della situazione.”
Per tutto ciò lanciamo la data del 13 ottobre come prima data di mobilitazione nazionale durante la quale portare nelle piazze tutte le tematiche e le rivendicazioni sopra elencate.
Anche e soprattutto per questo abbiamo intenzione di rovinare la festa alla ministra Fedeli in occasione degli Stati Generali dell’Alternanza Scuola Lavoro, annunciati al meeting di Comunione e Liberazione a Rimini.
Torneremo alle vostre porte e busseremo ancora più forte, non abbiamo più niente da perdere.
Generazione ribelle
da GlobalProject.info
da admin | 17 Mag 2017
Moby Dick un Punto Scomodo
Presentazione del Settimo numero e Proiezione di Voci della Metropoli n2
La Storia di Moby Dick, fatta di lotta e di partecipazione, si lega inevitabilmente al percorso di “Scomodo”.
Scomodo è un giornale d’informazione critica e indipendente che nasce dalla volontà di studenti medi e universitari di proporre un approccio alternativo ai contenuti.
Il tema della rigenerazione urbana e la Roma che si organizza dal basso sono sicuramente i punti in cui La Storia di Moby Dick e il Percorso di Scomodo si incrociano maggiormente sia per le Notti Scomode, il principale strumento di autofinanziamento di scomodo, che consistono nell’occupazione e nella rigenerazione di uno spazio abbandonato per una notte, sia per la rubrica “Romabbandonata” e per il Documentario in produzione “Voci della Metropoli”.
Invitiamo dunque tutti e tutte a partecipare a questa iniziativa in cui Moby Dick diventerà un “punto scomodo” e in cui potrete, se non l’avete già fatto, fare conoscenza di questa esperienza e dei proggetti che essa produce.
(I punti scomodo sono i luoghi in cui viene distribuito Scomodo)
L’iniziativa vedrà la presentazione del numero di Maggio (il settimo numero) e la proiezione del documentario “Voci dalla Metropoli”, dedicato al quartiere ostiense.
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Cos’è Voci della Metropoli?
Voci della Metropoli è la piattaforma multimediale attraverso la quale Scomodo racconterà Roma, i suoi quartieri e molto altro.
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Cos’è Scomodo?
Scomodo è un giornale d’informazione critica e indipendente che nasce dalla volontà di studenti medi e universitari di proporre un approccio alternativo ai contenuti. Siamo ragazze e ragazzi appartenenti alle varie realtà politiche e sociali cittadine, convinti dell’importanza straordinaria che assumono l’informazione e la cultura nello sviluppo stesso della società.
Proponiamo una valorizzazione del cartaceo, per garantire un’informazione più lenta e approfondita, questo in contrapposizione alla sovrabbondanza del web che arriva spesso,e troppo facilmente, a svilire i contenuti.
Tratteremo di tematiche economiche e politiche, sociali e culturali ed affronteremo questioni di attualità internazionali, nazionali e cittadine, fino ad entrare nei quartieri e nelle piazze.
Scomodo verrà prodotto, stampato e distribuito gratuitamente sotto le scuole, negli atenei e nelle piazze. Il tutto autofinanziato grazie a serate ed eventi culturali che organizzeremo ogni volta in luoghi che non siamo abituati a vedere aperti oltre i normali orari, riconquistando questi spazi per notti intere e facendoli respirare di nuovo come dovrebbero.
Da una semplice idea, Scomodo sta diventando rapidamente realtà. Molti ragazzi hanno già deciso di essere parte viva di questo progetto e stanno scrivendone la storia.
Scrittori, grafici, artisti, pensatori e militanti.
Siamo tanti ma non saremo mai abbastanza.
E forse aspettiamo proprio te.
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Leggi Scomodo
Uni.insur – Università Insurgente
Coordinamento SPuD – Disobbedire Si Può
Voci della Metropoli
Amici di Moby Dick la biblioteca
da admin | 12 Mag 2017 | Blog, Comunicati, Scuola e Università
Questa mattina una decina di militanti di Blocco Studentesco, organizzazione neofascista molto vicina a Casapound, si sono presentati davanti al Liceo Peano per un volantinaggio. Come al solito, non c’era nessuno studente tra loro. Invitati ad allontanarsi da due studenti della scuola, dopo averli identificati come antifascisti, hanno reagito aggredendoli con schiaffi e spintoni con il classico stile che li contraddistingue: in 10 contro 2.
È l’ennesima provocazione fascista in un piazzale dove si affacciano migliaia di studenti. Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con la violenza squadrista di chi fomenta odio e razzismo.
Adesso basta!
Il fascismo non avrà pace nelle scuole e nei quartieri.
In un mondo che sceglie sempre più spesso derive autoritarie, continueremo strenuamente a rivendicare libertà e solidarietà, a difendere la bellezza delle diversità senza chinare la testa.
Non un passo indietro, contro ogni fascismo, non per odio ma per dignità.
Coordinamento Spud – Disobbedire si Può
da admin | 4 Mar 2017
Il 4 MARZO torniamo con le nostre SERATE DI SEMPRE, ma CON OSPITI MAI STATI CON NOI PRIMA
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RomaSud Sound System presenta
➸ ASTARBENE crew
www.astarbene.com
➸ BENFATTO sound
➸ DJ SET by Jamisentomeglio
w// Dj Silla
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ASTARBENE basta poco!
e come sempre, IF I CAN’T DANCE IT’S NOT MY REVOLUTION
Coordinamento SPuD – Disobbedire Si Può
Uni.insur – Università Insurgente
Astarbene – The Reggae Radio Show
Benfatto Sound
Collettivo-Politico Galeano
Collettivo Studentesco Cento Passi