da admin | 25 Gen 2019
PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO CONTRO I DIRITTI E LA DIGNITA!
Riduzione delle possibilita’ di regolarizzazione dei migranti FATTO
Abolizione della protezione umanitaria per chi fugge da conflitti e miseria FATTO
Aumento dei giorni di trattenimento (detenzione) nei centri per il rimpatrio, fino a 210 FATTO
Nessun aumento degli scarsi stanziamenti per i centri antiviolenza FATTO
Aumento dei morti in mare nel tentativo di raggiungere l’europa, fino a otto morti al giorno FATTO
Aumento delle pene per reati legati all’attivismo e alla protesta sociale come blocco stradale FATTO
Disposizioni per utilizzo dei taser fatto
Esclusione dal registro anagrafico per i richiedenti asilo e di fatto restrizione di diritti fondamentali (istruzione, sistema sanitario) FATTO
Restrizione dell’accoglienza e relativo aumento di marginalita’ e poverta’ in territori gia’ sofferenti FATTO
Aver lasciato 49 persone in mare per 19 giorni FATTO
Istigazione quotidiana al razzismo e alla xenofobia FATTO
Cessione unita’ navali alla libia che il governo nonostante le inchieste e dichiarazioni di onu, unhcr, amnesty international considera un “porto sicuro” FATTO
Abbiamo grandi responsabilita davanti a noi: Ribellarci e disobbedire alle leggi ingiuste, ribadire e costruire spazi di solidarieta’, uscire dai social network per incontrarci nelle piazze e nelle strade per riscoprirci tant* e divers*.
Aprire i porti, le frontiere, le nostre citta’, le strade e le piazze perche’ senza dissenso non c’e’ democrazia.
Aprire la cittadinanza alla generazioni presenti e future
Affermare il salvataggio in terra e mare come azione indiscutibile e giusta.
Salviamoci anche noi per restare uman*!
Per questo vi aspettiamo venerdi 25 gennaio ore 17:00 in piazza dell’esquilino,
Nei pressi del ministero degli interni, dobbiamo farci sentire!
Porta con te una casseruola, mestoli e strumenti atti al rumore!
da admin | 23 Gen 2019 | Blog, Comunicati, Solidarietà
Manifestazione pacifica per denunciare le politiche del governo Conte – e del ministro dell’Interno Salvini – in fatto di migrazione e accoglienza.
Circa 25 tra attiviste e attivisti della Rete Restiamo Umani hanno manifestato pacificamente questa mattina davanti al Vittoriano di Piazza Venezia per denunciare le politiche del governo Conte – e del ministro dell’Interno Salvini – in fatto di migrazioni e accoglienza. Mentre veniva aperto uno striscione con il messaggio “Naufragi di Stato”, attiviste e attivisti si sono coperti il volto in modo simbolico, per ricordare quanto le persone migranti vengano rese invisibili da frontiere, chiusure e leggi.
Per protestare contro le politiche dell’esecutivo in carica, la Rete Restiamo Umani invita tutte e tutti a prendere parte al presidio “Frontiere visibili persone invisibili! All migrants are welcome!” che si terrà venerdì prossimo in Piazza dell’Esquilino a Roma, alle ore 17.
«Sin dal suo insediamento, il governo gialloverde si è contraddistinto per la sua pericolosa propaganda in fatto di migrazione, chiudendo i porti italiani a suon di tweet e alimentando un clima di scontro sempre più violento e xenofobo tra cittadini e migranti», dichiarano dalla Rete.
Le attiviste e gli attivisti denunciano le costanti violazioni di diritti fondamentali e la creazione di frontiere visibili e non, che colpiscono le fasce più deboli della popolazione, e che derivano da provvedimenti come il Decreto Legge Salvini su sicurezza e immigrazione. “È un vero e proprio atto di guerra al diverso, a chi non ha diritti, ma anche a chi compie atti di solidarietà e disobbedienza civile», continuano. “La chiusura del CARA di Castelnuovo di Porto è un drammatico effetto del decreto. Quel centro non era certo un modello di accoglienza, ma sradicare, separare e deportare le persone da un giorno all’altro è inaccettabile”. «Abbiamo un governo, trainato dal ministro dell’Interno, che sorveglia e punisce chi alza la testa contro questo stato di paura e contro la violazione dei diritti fondamentali delle persone. Tale condizione è poi ulteriormente alimentata da una permanente campagna mediatica mistificatoria, razzista e asfissiante».
Le attiviste e gli attivisti inoltre hanno voluto rimarcare ancora una volta quanto sta verificandosi nel Mediterraneo. Eventi drammatici come il recentissimo naufragio di 117 migranti e il respingimento in Libia di altre 100 persone.
«Tutto questo non sarebbe accaduto se fossero state date istruzioni precise alla guardia costiera italiana per intervenire, e se non ci fosse stata in corso una chiara politica contro il ruolo delle ONG che operano salvataggio in mare. Non possiamo più restare a guardare, è tempo di agire. Restiamo Umani sostiene ogni atto di disobbedienza civile alle politiche securitarie di questo governo, per mare e per terra, e invita tutte e tutti in piazza dell’Esquilino a Roma, venerdì 25 gennaio a partire dalle ore 17.00», concludono dalla Rete Restiamo Umani.
Per protestare contro le politiche dell’esecutivo in carica, la Rete Restiamo Umani invita tutte e tutti a prendere parte al presidio “Frontiere visibili persone invisibili! All migrants are welcome!” che si terrà venerdì prossimo in Piazza dell’Esquilino a Roma, alle ore 17.
da admin | 12 Nov 2018 | Blog, Comunicati, Migranti
OGNI GIORNO 8 MORTI IN MARE, DRAMMATICA CONSEGUENZA DI POLITICHE GOVERNO SU MIGRAZIONE
ROMA, 12.11.18 – Alla vigilia dell’inizio della conferenza sulla Libia che si terrà oggi e domani a Palermo, circa trenta attivisti della Rete Restiamo umani hanno organizzato una protesta nonviolenta davanti al Viminale, per denunciare le politiche del governo Conte – e del ministro dell’Interno Salvini – in fatto di migrazioni e accoglienza.
Nel piazzale antistante il ministero, gli attivisti hanno disposto a terra delle sagome di cartone ed esposto dei cartelli con i dati dei morti nel Mar Mediterraneo e con le storie di alcune delle persone che hanno perso la vita in mare, nel tentativo di arrivare in Europa. Gli attivisti hanno inoltre aperto uno striscione con la scritta “Naufragi di Stato”, slogan che sottolinea le responsabilità del nostro governo, così come delle politiche europee.
Come spiega un’analisi condotta dall’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), elaborando dati UNHCR, nel periodo che va dal giorno di insediamento del governo Conte (1° giugno) al 30 settembre, si è registrato un «nuovo forte aumento del numero di morti e dispersi, tornati ad aumentare fino a raggiungere le 8 persone al giorno». Sempre secondo ISPI, dunque, «a quattro mesi dall’inizio della stretta sui salvataggi in mare (…) appare come minimo dubbia l’utilità delle politiche di deterrenza nei confronti del soccorso in mare che, a fronte di una riduzione relativamente modesta degli sbarchi in Italia, ha coinciso con un forte aumento del numero di morti e dispersi».
«Nonostante quanto si ostinino a dichiarare importanti esponenti del governo come Salvini, la vera emergenza in corso non è il fantomatico allarme invasione sbandierato di continuo, utilizzato strumentalmente e non supportato da dati effettivi, ma il numero di persone che muore nel Mediterraneo nel tentativo di approdare in Europa, alla ricerca di un luogo sicuro», dichiarano le attiviste e gli attivisti della Rete Restiamo Umani.
E del resto la situazione non è meno drammatica in Libia. Medici per i Diritti Umani (MEDU) ha recentemente denunciato che l’85% dei migranti sbarcati in Italia e provenienti dall’Africa subsahariana è stato vittima in questo Paese di torture e trattamenti inumani e degradanti. Per questo la Libia non può essere considerata un porto sicuro e la Guardia Costiera libica non può avere la responsabilità del pattugliamento del Mediterraneo centrale.