J’accuse… ma senza fermarsi mai

J’accuse… ma senza fermarsi mai

J’accuse… ma senza fermarsi mai

Riflessioni sulla seconda ondata || In fondo, l’elenco degli strumenti di mutualismo a disposizione

Quando, tra febbraio e marzo, la pandemia ha fatto irruzione nella nostra quotidianità abbiamo compiuto la scelta di interrompere le aperture del Centro Sociale La Strada, prima che ad imporcelo fossero le misure governative. Pensavamo allora (e continuiamo a pensare oggi) che una realtà che compie lo sforzo quotidiano di immaginare e praticare un altro mondo possibile, fondato su dignità e diritti per tutte e tutti, non potesse non di tutelare la salute della propria comunità.

Lo stesso senso di responsabilità e cura della propria comunità ci ha fatto poi dedicare braccia e gambe ai percorsi  mutualismo e solidarietà dal basso nei mesi del lockdown, e, con la breve parentesi estiva di riapertura, a immaginare nuovamente gli spazi ed i contenuti del centro sociale per garantire la sicurezza di tutte e tutti.

Di fronte all’impennata di contagi e vittime degli ultimi giorni ci troviamo di nuovo davanti alla necessità di limitare fortemente le modalità di alcuni dei progetti che quotidianamente si svolgono all’interno del nostro spazio, e di metterne in pausa altri.

Sentiamo però il dovere di chiarire un fatto: sospendere momentaneamente l’apertura del centro sociale non significa fermarci.

Tutte le energie che non troveranno forma nelle attività usuali saranno riversate negli strumenti di solidarietà che abbiamo contribuito a costruire nei mesi passati, nella consapevolezza che dire “Andrà bene davvero, solo se andrà bene per tutte e tutti” non è uno slogan ma un’attitudine politica, da praticare nei quartieri della nostra città.

E sospendere alcune cose non significherà, soprattutto, cessare d’interrogare il presente per immaginare un altro futuro.

Ci chiediamo, ad esempio, dove fosse quel senso di responsabilità che noi (come tutte le realtà che in ogni città d’Italia hanno animato una risposta dal basso all’emergenza) ci sentiamo addosso, in chi ci governa.

Non solo nel momento in cui le misure che avrebbero potuto limitare questa nuova ondata non sono state programmate, ma soprattutto negli anni in cui la sanità pubblica è stata smantellata.

I fondi costantemente tagliati, la medicina territoriale annullata, il principio universalistico che la salute è un bene pubblico sacrificato all’altare dei profitti dei potentati della sanità privata.

Dov’era quel principio di solidarietà intergenerazionale nel momento in cui le studentesse e gli studenti, già colpiti da una condizione di precarietà assoluta estesa ad un’intera generazione, venivano abbandonati a sé stessi a causa dell’assenza più completa di una programmazione che ne permettesse la tutela?

La chiusura di ogni luogo di studio e la scelta colpevole di non prevedere alcuna forma di welfare hanno addensato ancor di più sulla testa di una generazione intera non solo le nubi della crisi presente ma anche quelle dell’incertezza futura.

Ci chiediamo quale fossero i principi morali di chi per decenni ha ignorato la questione ambientale, tollerato la presenza di attività biocide nelle nostre città, promosso grandi opere inutili a favore di pochi grandi speculatori, mentre le patologie legate all’inquinamento andavano a colpire fasce sempre più ampie di popolazione, mentre si gettavano le basi per quelle comorbilità di origine ambientale che sappiamo essere il miglior alleato del virus.

Con quale ipocrisia ci si dedica oggi alla ricerca di capri espiatori per le cause del contagio?

Si additano le irresponsabilità dei singoli, ignorando le condizioni in cui decenni di annullamento delle politiche che avrebbero dovuto garantire la vivibilità delle nostre città hanno portato: dallo stato decadente dei trasporti pubblici alla crisi abitativa, che quella sanitaria ha, se possibile, ancor di più esacerbato.

Ci chiediamo come sia tollerabile imporre misure restrittive dimenticando però di colpire le grandi industrie, gli apparati della produzione e della distribuzione, come se l’adesione a Confindustria garantisse un salvacondotto dall’infezione.

Come ci si possa appellare all’unità quando la prima, semplice risposta all’incertezza esistenziale di milioni di persone, ovvero un reddito universale incondizionato viene ignorata o additata come elemosina da chi da questa crisi sta guadagnando.

Ci interroghiamo (certo, un po’ retoricamente) su tutto questo, e non abbiamo bisogno di cercare lontano le risposte. Sono quelle che per 26 anni abbiamo gridato nelle piazze e nelle strade di questa città, dal posto che abbiamo scelto per tentare di costruire la nostra barricata per un mondo che cerchiamo di ricostruire migliore di quello che è.

A quel posto, nonostante tutto, continuerete a trovarci.

COSA METTIAMO IN CAMPO:

Se vuoi diventare un volontari@ e collaborare nelle attività di mutualismo contattaci alla mail csoalastrada@gmail.com

Consegna di pacchi alimentari con il Municipio Solidale:
https://www.municipio-solidale.it/

Se hai bisogno di servizi di assistenza legale, sociale e di ascolto gratuita è disponibile lo Sportello Minerva. Scrivi all’indirizzo mail, lascia il tuo numero e ti richiameremo.
MAIL: popica.info@gmail.com
https://www.popicaonlus.org/

Raccolta beni alimentari, materiale didattico e supporti informatici per la DAD:
Sabato 10:00-12:00
Per maggiori infomazioni sui dispositivi https://www.facebook.com/events/363526701426343
Per maggiori informazioni sui beni alimentari https://www.municipio-solidale.it/la-spesa-sospesa/

Se hai bisogno di un aiuto con i compiti e lo studio, gratuito, online, contatta la ScuolaPop Piero Bruno:
MAIL: csoalastrada@gmail.com
https://www.facebook.com/scuolapop.pierobruno

Se hai bisogno di una bici o di una riparazione gratuita contatta la Ciclofficina Popolare Alfredo Martini
MAIL: ciclofficinalastrada@gmail.com
https://www.facebook.com/ciclofficina.alfredo.martini

Se vuoi rimanere aggiornat@ su attività, workshop e progetti futuri del Laboratorio Artistico contatta il Laboratorio Helter Skelter:
https://www.facebook.com/666helterskelter666

 

 

Estendere il reddito di cittadinanza! Se non ora quando?

Estendere il reddito di cittadinanza! Se non ora quando?

In un momento in cui è essenziale riconoscere che ciascun individuo è parte attiva e responsabile di una comunità, questo è il tempo in cui è necessario dare prova di aderire davvero al piano della società e ai suoi bisogni reali, questo è il tempo di garantire il diritto all’esistenza.

Ora è il tempo che ci mette davanti a cambiamenti sempre più repentini e alla necessità di strutture politiche e sociali adeguate. Sia per rispondere all’attuale emergenza sia per ridefinire una misura più universale di protezione sociale.

È il tempo di semplificare le misure, includere tutta la popolazione, garantire ciascun individuo a prescindere dalla appartenenza alla categoria del lavoro o non lavoro. Dopo i primi provvedimenti destinati agli ammortizzatori sociali è
necessario garantire una universalità degli interventi.

L’Italia ha introdotto dal 2019 la misura del reddito di cittadinanza che ora, se opportunamente riformata in senso più universalistico e meno vincolante, può essere un importante strumento di sostegno alle persone, come diritto di esistenza.

Per questo riteniamo urgente:

– Espandere, ampliando significativamente la soglia di accesso, la misura del Reddito di Cittadinanza per raggiungere tutti coloro che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali;

– Semplificare le procedure ed i criteri di accesso e rendere l’erogazione immediata;

– Riconoscere l’individualità della prestazione;

– Liberare la misura dai vincoli delle politiche attive, o altri obblighi, dispendiosi e ora quanto mai inefficaci;

– Utilizzare tutte le forme di finanziamento, anche dei fondi europei, destinate a sostenere la platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza;

– Prevedere che le modifiche in senso universalistico della misura non si esauriscano nel periodo della “quarantena” o “dell’emergenza”, ma divengano strutturali, come fondamento di un nuovo Welfare finalmente inclusivo e garantistico.

Il welfare non è una spesa, ma un investimento!

Per firmare la petizione clicca qui

Consiglio direttivo del Basic Income Network (BIN) Italia

Aderiscono:

Associazione Progetto Diritti
Associazione Roma Dakar
Assalti Frontali
Libera, Associazioni nomi e numeri contro le mafie
Rete dei Numeri Pari
Attac Italia
Non Una di Meno – Milano
Non Una di Meno – Lugo
Movimenti diritto all’abitare
Comunità Emmaus – Ferrara
Arci – Roma
MOMO Edizioni
Associazione di promozione sociale Conflitti
CLAP Camere del lavoro autonomo e precario
CLAP ANPAL SERVIZI
Associazione Commonfare
Opera Viva Magazine
Effimera.org
GigaWorkers Collettivo di intervento sulla precarietà – Milano
Deliverance Milano Lavorator@ Autorganizzat@
ESC Atelier – Roma
Macao Nuovo Centro per le Arti la Cultura e la Ricerca –  Milano
Quinto Stato
La Furia dei Cervelli
Rimaflow Fuorimercato soc coop sociale – Milano
Associazione TILT
Acrobax Project – Roma
CSOA Auro e Marco – Roma
Angelo Mai – Roma
Compagnia Mangiafuoco – Roma
Associazione Culturale Cambiapiano – Roma
Diritti al Futuro – Senigallia
Comitato per Villa Giaquinto – Caserta
Laboratorio sociale Millepiani – Caserta
Red Mirror
Associazione Mediterraneo di Pace – Palermo
Cobas Comdata – Torino
Autoconvocat* – contro la crisi
USB – Matera
Maurice GLBTQ – Torino
Collettivo Le Gauche
Coordinamento Asti-Est – Asti
Giovani Comunisti
Off Topic – Milano Associazione culturale
ALMARE – Torino
Associazione Oltre la Crescita – Roma
Lavoratori e lavoratrici dello spettacolo per il sostegno al reddito
SMS Spazio di Mutuo Soccorso – Milano
Centro Sociale Cantiere – Milano
Casa Umanista – Torino
Ambrosia – MIlano
Ape (Associazione Proletaria Escursionisti) – Milano
ADL Cobas
Manifestolibri – gruppi
Attac – MIlano
Il giardino liberato Materdei (bene comune) – Napoli
Zero 81 Spazio di Mutuo Soccorso – Napoli
Transform! Italia
CAP 80126 – Centro Autogestito Piperno di Napoli
Scugnizzo Liberato – Napoli
ATDAL Over 40
UDS Unione Degli Studenti – Caserta
Csoa La Strada – Roma

Per le realtà sociali e collettive che vogliono aderire e inserire la loro firma in calce all’appello, inviare una mail a info@bin-italia.org 

Articolo originale qui

Il reddito di base nell’era digitale – Libertà, Solidarietà, Condivisione.

Il reddito di base nell’era digitale – Libertà, Solidarietà, Condivisione.

L’era digitale apre enormi possibilità di sperimentazione di nuovi strumenti di wellfare che pongano il benessere delle persone e la loro possibilità di autodeterminazione come elementi prioritari all’interno di una società.

Il reddito di base sembra essere la proposta maggiormente convincente sotto questo punto di vista per riuscire a attivare una vera e propria redistribuzione della ricchezza che il capitalismo digitale accumula.

Nonostante ciò l’attuale reddito di cittadinanza del governo giallo/verde non sembra andare in questa direzione e sembra prendere sempre più la forma di uno strumento di controllo sociale.

C’è invece un vasto movimento di soggetti esclusi dal lavoro, di studiosi dei processi di welfare, di ricercatori sociali che studiano gli effetti delle trasformazioni digitali, che si oppone a questo tipo di misure e fa una proposta di reddito radicalmente differente e tale da garantire la non discriminazione nella sua erogazione e l’autodeterminazione di chi lo percepisce.

Le motivazioni, le opportunità di attuazione, le implicazioni politiche, le prospettive del “reddito di base”, così come si sono determinate in un lungo percorso di ricerca e di sperimentazione, sono descritte nel recente volume di Giuseppe Allegri “Il reddito di base nell’era digitale”, che costituisce un punto di riferimento per studiosi e militanti sociali quanto mai utile e attuale.

Partendo da questi contributi vogliamo tentare di analizzare l’attuale “reddito di cittadinanza” del governo per comprendere se può essere considerato come uno strumento di libertà e di autodeterminazione o se piuttosto si tratta un “reddito di sudditanza”

Ne parliamo con:

  • Giuseppe Allegri – Rete BIN
  • Roberto Ciccarelli – Il Manifesto
  • Alessandro Montebugnoli – CRS
Quarant’anni Contro il Lavoro – Una Sera Bifida a Garbatella

Quarant’anni Contro il Lavoro – Una Sera Bifida a Garbatella

Una nuova sfavillante iniziativa arriva a Garbatella organizzata dal Collettivo #Uprising: ecco per voi la prima presentazione romana di “Quarant’anni contro il lavoro” di Franco Bifo Berardi in una serata tutta dedicata al Canone Bifido, ossia due incontri in uno per attraversare il tempo accompagnati dal BifoPensiero e scorrere il lavoro intellettuale del più eretico tra gli interpreti italiani degli ultimi decenni. Un evento che arriva a Garbatella per raccogliere in un’unica sera il filo di un pensiero che “si sviluppa per espansione, sprofondamento, riemersione, mulinello ed esplosione. Dall’autonomia al punk, all’innocenza, al cyber e di nuovo al punk, all’autonomia, all’ecologia della mente, e nuovamente al cyber, alla psicopatia, al nazismo, alla tecnologia, all’autonomia…” come scrive Federico Campagna, curatore della straordinaria raccolta edita da DeriveApprodi che presenteremo nel corso dell’iniziativa.

“Cosa si può fare quando non c’è più niente da fare?” ecco la domanda che cattura il pensiero di Franco Berardi e che ha smosso ancora una volta #Uprising a raccogliere l’occasione e organizzare un incontro che nell’anno dell’anniversario/i – quello epico della Rivoluzione Bolscevica e quello immaginifico del ’77 in Rivolta – vuole prendere la Storia per il bavero, provocarla, e gettarci nel prossimo Futuro senza paracadute.

Per questo nella stessa sera due eventi e in questo happening rivoluzionario, presenteremo in una proiezione esclusiva “Comunismo Futuro”, un chaos-movie, un oggetto visuale dinamico ricombinante nato dalla Regia di Andrea Gropplero e dalla interpretazione di Bifo, per accompagnarci in un viaggio vertiginoso attraverso il ventesimo secolo, un viaggio che viene raccontato insieme dal punto di vista della Rivoluzione del 1917, e dal punto di vista della spirale di follia in cui il secolo ventunesimo sembra essersi gettato a capofitto.

Il prossimo 17 Novembre lo spirito del tempo perderà la strada delle narrazioni confortanti e vi accompagneremo a cercare insieme la strada di una liberazione possibile del tempo di vita dalla schiavitù del lavoro salariato e dagli spettri del presente, ospitati a Millepiani Coworking, uno dei luoghi più prolifici della nuova creatività comunitaria garbatellana.

Un Happening con ospiti d’eccezione come Federico Campagna ( curatore del libro edito da DeriveApprodi), Andrea Gropplero ( Regista di Comunismo Futuro), Maurizio Torrealta ( Giornalista RaiNews 24 e fondatore di Radio Alice) e Peppe Allegri ( Ricercatore Sociale – Bin Italia ).

La serata si svolgerà così:

dalle 17.30 – Presentazione “Quarant’anni contro il lavoro” – ne parleranno con Franco Berardi Bifo : Federico Campagna, Maurizio Torrealta, e Peppe Allegri.

ore 20.30 – pausa ristoro a sostegno del progetto di ricerca culturale #Uprising

ore 21.30 – presentazione esclusiva di “Comunismo Futuro” Regia di Andrea Gropplero di Troppenburg, Starring Franco Berardi Bifo ( prodotto da Pidgin)

a seguire insieme continueremo l’happening per chi vorrà presso il Centro Sociale La Strada, per una prosecuzione musicale a questa serata d’eccezione.

Sostieni #Uprising – Storie per la Rivoluzione che verrà

Reddito di base. Una proposta concreta per il XXI secolo

Reddito di base. Una proposta concreta per il XXI secolo

Il meeting del BIN Italia si terrà a Roma il 10 novembre 2017, in una giornata-evento dislocata nel quartiere Ostiense – Garbatella che ci vedrà incontrare anche Philippe Van Parijs

Siamo di fronte alla 4° rivoluzione industriale, l’economia è stata trasformata dalle nuove tecnologie, dal general intellect, dalla sharing economy e dall’avvento della robotica e dell’automazione avanzata. Il XXI secolo sembra portarci nuovi scenari e nuove domande, e il reddito di base incondizionato sembra emergere come una proposta sempre più convincente.
Nonostante il fosco scenario presente, sulla scena mondiale il futuro sembra sorridere al reddito garantito, e siamo convinti che il tempo del reddito sia prossimo a giungere.

Di seguito il programma dettagliato della giornata con orari, relatori e luoghi:

Ore 11:00 – ROBOTICA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, FUTURO DEL LAVORO E REDDITO DI BASE

Aula Verra, Facoltà di Lettere e Filosofia (piano terra), Università Roma Tre, via Ostiense 234.

Introduce e modera: Luca Santini Presidente del Bin Italia.
Intervengono:
Giacomo Marramao (Università Roma Tre)
Chiara Saraceno (Collegio Carlo Alberto, Università di Torino)
Andrea Fumagalli (Università di Pavia).

Ore 17:30 – IL REDDITO DI BASE: UNA PROPOSTA PER IL XXI SECOLO.

Moby Dick biblioteca hub culturale, Via Edgardo Ferrati, 3 – Garbatella, Roma.

Introduce: Rachele Serino, Vice Presidente del BIN Italia
Lectio magistralis di
Philippe Van Parijs (Basic Income Earth Network – Université Catholique de Louvain).

Per sostenere la realizzazione del meeting clicca qui:https://www.produzionidalbasso.com/project/reddito-di-base-una-proposta-concreta-per-il-21deg-secolo/ Grazie!