Il reddito di base nell’era digitale – Libertà, Solidarietà, Condivisione.

Il reddito di base nell’era digitale – Libertà, Solidarietà, Condivisione.

L’era digitale apre enormi possibilità di sperimentazione di nuovi strumenti di wellfare che pongano il benessere delle persone e la loro possibilità di autodeterminazione come elementi prioritari all’interno di una società.

Il reddito di base sembra essere la proposta maggiormente convincente sotto questo punto di vista per riuscire a attivare una vera e propria redistribuzione della ricchezza che il capitalismo digitale accumula.

Nonostante ciò l’attuale reddito di cittadinanza del governo giallo/verde non sembra andare in questa direzione e sembra prendere sempre più la forma di uno strumento di controllo sociale.

C’è invece un vasto movimento di soggetti esclusi dal lavoro, di studiosi dei processi di welfare, di ricercatori sociali che studiano gli effetti delle trasformazioni digitali, che si oppone a questo tipo di misure e fa una proposta di reddito radicalmente differente e tale da garantire la non discriminazione nella sua erogazione e l’autodeterminazione di chi lo percepisce.

Le motivazioni, le opportunità di attuazione, le implicazioni politiche, le prospettive del “reddito di base”, così come si sono determinate in un lungo percorso di ricerca e di sperimentazione, sono descritte nel recente volume di Giuseppe Allegri “Il reddito di base nell’era digitale”, che costituisce un punto di riferimento per studiosi e militanti sociali quanto mai utile e attuale.

Partendo da questi contributi vogliamo tentare di analizzare l’attuale “reddito di cittadinanza” del governo per comprendere se può essere considerato come uno strumento di libertà e di autodeterminazione o se piuttosto si tratta un “reddito di sudditanza”

Ne parliamo con:

  • Giuseppe Allegri – Rete BIN
  • Roberto Ciccarelli – Il Manifesto
  • Alessandro Montebugnoli – CRS
Reddito di base. Una proposta concreta per il XXI secolo

Reddito di base. Una proposta concreta per il XXI secolo

Il meeting del BIN Italia si terrà a Roma il 10 novembre 2017, in una giornata-evento dislocata nel quartiere Ostiense – Garbatella che ci vedrà incontrare anche Philippe Van Parijs

Siamo di fronte alla 4° rivoluzione industriale, l’economia è stata trasformata dalle nuove tecnologie, dal general intellect, dalla sharing economy e dall’avvento della robotica e dell’automazione avanzata. Il XXI secolo sembra portarci nuovi scenari e nuove domande, e il reddito di base incondizionato sembra emergere come una proposta sempre più convincente.
Nonostante il fosco scenario presente, sulla scena mondiale il futuro sembra sorridere al reddito garantito, e siamo convinti che il tempo del reddito sia prossimo a giungere.

Di seguito il programma dettagliato della giornata con orari, relatori e luoghi:

Ore 11:00 – ROBOTICA, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, FUTURO DEL LAVORO E REDDITO DI BASE

Aula Verra, Facoltà di Lettere e Filosofia (piano terra), Università Roma Tre, via Ostiense 234.

Introduce e modera: Luca Santini Presidente del Bin Italia.
Intervengono:
Giacomo Marramao (Università Roma Tre)
Chiara Saraceno (Collegio Carlo Alberto, Università di Torino)
Andrea Fumagalli (Università di Pavia).

Ore 17:30 – IL REDDITO DI BASE: UNA PROPOSTA PER IL XXI SECOLO.

Moby Dick biblioteca hub culturale, Via Edgardo Ferrati, 3 – Garbatella, Roma.

Introduce: Rachele Serino, Vice Presidente del BIN Italia
Lectio magistralis di
Philippe Van Parijs (Basic Income Earth Network – Université Catholique de Louvain).

Per sostenere la realizzazione del meeting clicca qui:https://www.produzionidalbasso.com/project/reddito-di-base-una-proposta-concreta-per-il-21deg-secolo/ Grazie!