Spazio Bimbi #LottoMarzo

Spazio Bimbi #LottoMarzo

Lo Sciopero Globale delle Donne è arrivato!

E per questo la Scuolapop Piero Bruno e il CSOA La Strada hanno messo in programma uno spazio aperto dove durante la giornata bimbi e bimbe possano giocare e divertirsi – e sostenere mamme sorelle nonne zie e tutte le donne che vorranno scendere e trasformare ancora una volta questa Città tingendola di Nero e Fucsia!

Per prenderci insieme il diritto a Scioperare e dire ancora più forte che questa Marea non conosce Ostacoli!
#ScioperoGlobale #LottoMarzo #NonUnadiMeno

NI UNA MENOS! NON UNA DI MENO!

NI UNA MENOS! NON UNA DI MENO!

TUTTE INSIEME CONTRO LA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE

Verso una grande manifestazione: il 26 Nov tutte a Roma!

NI UNA MENOS! NON UNA DI MENO!

Tutte insieme contro la violenza maschile sulle donne
Verso una grande manifestazione: il 26 Novembre tutte a Roma!

L’inizio del corteo è previsto alle ore 14 a Piazza Esedra (vicino la fermata metro A Repubblica) e si concluderà a Piazza San Giovanni (vicino la fermata metro A San Giovanni).

 

Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Vogliamo che sabato 26 novembre Roma sia attraversata da un corteo che porti tutte noi a gridare la nostra rabbia e rivendicare la nostra voglia di autodeterminazione.

Non accettiamo più che la violenza condannata a parole venga più che tollerata nei fatti. Non c’è nessuno stato d’eccezione o di emergenza: il femminicidio è solo l’estrema conseguenza della cultura che lo alimenta e lo giustifica. E’ una fenomenologia strutturale che come tale va affrontata.
La libertà delle donne è sempre più sotto attacco, qualsiasi scelta è continuamente giudicata e ostacolata. All’aumento delle morti non corrisponde una presa di coscienza delle istituzioni e della società che anzi continua a colpevolizzarci.
I media continuano a veicolare un immaginario femminile stereotipato: vittimismo e spettacolo, neanche una narrazione coerente con le vite reali delle donne. La politica ci strumentalizza senza che ci sia una concreta volontà di contrastare il problema: si riduce tutto a dibattiti spettacolari e trovate pubblicitarie. Non c’è nessun piano programmatico adeguato. La formazione nelle scuole e nelle università sulle tematiche di genere è ignorata o fortemente ostacolata, solo qualche brandello accidentale di formazione è previsto per il personale socio-sanitario, le forze dell’ordine e la magistratura. Dai commissariati alle aule dei tribunali subiamo l’umiliazione di essere continuamente messe in discussione e di non essere credute, burocrazia e tempi d’attesa ci fanno pentire di aver denunciato, spesso ci uccidono.

Dal lavoro alle scelte procreative si impone ancora la retorica della moglie e madre che sacrifica la sua intera vita per la famiglia.
Di fronte a questo scenario tutte siamo consapevoli che gli strumenti a disposizione del piano straordinario contro la violenza del governo, da subito criticato dalle femministe e dalle attiviste dei centri antiviolenza, si sono rivelati alla prova dei fatti troppo spesso disattesi e inefficaci se non proprio nocivi. In più parti del paese e da diversi gruppi di donne emerge da tempo la necessità di dar vita ad un cambiamento sostanziale di cui essere protagoniste e che si misuri sui diversi aspetti della violenza di genere per prevenirla e trovare vie d’uscita concrete.
È giunto il momento di essere unite ed ambiziose e di mettere insieme tutte le nostre intelligenze e competenze.

A Roma da alcuni mesi abbiamo iniziato a confrontarci individuando alcune macro aree – il piano legislativo, i CAV e i percorsi di autonomia, l’educazione alle differenze, la libertà di scelta e l’IVG – sappiamo che molte altre come noi hanno avviato percorsi di discussione che stanno concretizzandosi in mobilitazioni e dibattiti pubblici.
Riteniamo necessario che tutta questa ricchezza trovi un momento di confronto nazionale che possa contribuire a darci i contenuti e le parole d’ordine per costruire una grande manifestazione nazionale il 26 novembre prossimo.

Proponiamo a tutte la data di sabato 8 ottobre per incontrarci in una assemblea nazionale a Roma, e quella del 26 novembre per la manifestazione.
Proponiamo anche che la giornata del 27 novembre sia dedicata all’approfondimento e alla definizione di un percorso comune che porti alla rapida revisione del Piano Straordinario Nazionale Anti Violenza.
Queste date quindi non sono l’obiettivo ma l’inizio di un percorso da fare tutte assieme.

È possibile iscriversi ai tavoli di lavoro tramite il sito https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/27nov/ 

Realtà Promotrici:
Rete IoDecido
D.i.Re – Donne in Rete Contro la violenza
UDI – Unione Donne in Italia

Aderiscono:

Act! Agire Costruire Trasformare, ADIF (Roma), Aide (S.Maria di Sala Veneto), Arcilesbica Nazionale, Assemblea Antisessista Torino, Associazione Amica Donna Onlus, Associazione Culturale Muovileidee, Associazione di quartiere Collina della Pace Odv, Associazione Fior di Loto, Associazione Iaph Italia, Associazione Plurale Femminile (Civitavecchia), Associazione RISING Pari in Genere, Associazione Scosse, Associazione Se Non Ora Quando? (Snoq Cagliari), Associazione Spazio Donna, Astarte, Casa delle donne Bologna, Casa delle donne di Ravenna-Associazione Liberedonne, Casa delle donne di Viareggio, Casa delle donne Milano, Cattive Maestre (Roma), CDG (Ferrara), Centro donna Lilith (Latina), Centro donne Dalia (Roma), Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, Cerchi d’acqua (Milano), Chi colpisce una donna, Circolo Anddos-Gaynet (Roma), Circolo Prc di Ardea (RM), Circolo Uaar (Roma), Cobas Sanità Università e ricerca del Policlinico Umberto I Roma, Collettiva AutonoMia Reggio Calabria, Collettivo Donne Contro (Roma), Collettivo F9 (Roma), Collettivo femminista Medea (Torino), Colpisce tutte noi, Commissione Speciale Pari Opportunità Comune di Altamura (BA), Comunicattive (Bologna), Consorzio Casa Internazionale delle donne (Roma), Donne dell’Osservatorio Pari Opportunità di Auser Nazionale, GLBT Stonewall, Grande Cocomero (Roma), D.eA. (Identità Differenza e Autodeterminazione), IFE italia, Libera Università delle donne (Milano), Libreria Antigone (Milano), Onda Rosa (Nuoro), Parteciparte, Ponte donna (Castelli romani), Rete delle reti (Roma/Milano), Rete femminista no muri no recinti, Ri-make Communia (Milano), Rifondazione Comunista (Federazione di Roma), Scosse (Roma), Shamofficine (Sicilia), Smamme (Roma), Socialmentedonne, Spi Cgil Parma, Sportello Antiviolenza Atuxtu, Sportello Donne Pomezia, Stati generali delle donne, Terni Donne (Terni), Ti amo da morire Onlus, Ti Ascolto-Centro Antiviolenza e Tutela dei Diritti, Trama di terre (Imola), Tuba Bazar (Roma), Udi Monte Verde (Roma), Udi Napoli, Udi Pescara, Udi Ravenna, Udi romana “La Goccia”, Unite in rete (Firenze), Vita di Donna (Roma), We World, WILPF Italia (Womens International League for Peace and Freedom), Womeninculture

Adelaide Conetta, Adele Grassito (Centro Hecate), Alessandra Lo Baido, Alessia Consiglio, Alfonso Medaglia, Angela Maria Paccosi, Angela Pacchiosi, Anna Campana, Arianna Di Vitto, Dale Zaccaria, Debora Angeli (Cospe), Diego Laurenti Sellers, Duccio Fulci, Ela Massari, Elena Palozzo, Elisa Trapani, Elisabetta Silvestrini, Eufemia Panattoni, Federica Scrollini, Francesca Langiano, Francesca Romana Ferri, Gilda Lebowski, Giovanna Oliveri, Giuditta Lembo, Giulia Di Cesare, Ilaria Brinis, Ilaria Rocchi, Isabella Manfrini, Lara Romano, Laura Verga, Luana Vacchi, Luciana Colavecchia, Luisa Betti, Manola Sambo, Maria Cafagna, Maria Calabrese, Maria Coletti, Maria Falcitelli, Marta Pacor, Martina Ranieri, Michela Franco, Paola Abbate, Paola Brunelli, Paola Sabbatini, Paola Stoppoloni, Roxana Giselle Saavedra, Simona Di Valerio, Simona Sotgiu, Stefania Picchioni, Susanna Stivali, Tiziana Attili, Tiziana Messia, Toro

 

***
Tutte le info sul blog:
https://nonunadimeno.wordpress.com/

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Per info scrivi qui:
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Evento in aggiornamento… Stay tuned

Chi lo dice lo fa. Sessismo e linguaggi

Chi lo dice lo fa. Sessismo e linguaggi

Le forme della comunicazione contribuiscono a costruire il senso condiviso della realtà e a plasmare l’interazione tra le persone. Fra queste la narrazione quotidiana dei generi e dei ruoli che ne derivano socialmente sembra incidere anche sulla narrazione della violenza contro le donne, costituendo essa
stessa una diffusissima forma di violenza di genere.
Vittima, Subire violenza, Raptus, Follia, Amore violento, Ragazza che se l’é cercata, Avere le palle, sono solo alcune delle parole e delle formule del linguaggio sessista che ci influenzano più di quanto immaginiamo e che tutte e tutti possiamo contrastare a partire da noi.
Ne parliamo con Graziella Priulla e Lorenzo Gasparrini, verso la manifestazione NON UNA DI MENO del 26 novembre e i tavoli di discussione del 27 (https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/27nov/)

Graziella Priulla è una sociologa della comunicazione e della cultura, é stata docente ordinaria di sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Catania.Tra le sue pubblicazioni più recenti: C’è differenza. Identità di genere e linguaggi: storie, corpi, immagini e parole (FrancoAngeli), Parole tossiche. Cronache di ordinario sessismo. I caratteri elementari della comunicazione (Laterza), L’Italia dell’ignoranza (FrancoAngeli).

Lorenzo Gasparrini é Dottore di ricerca in Estetica, dopo anni di attività universitaria a Roma, Ascoli, Narni in filosofia, scienze della formazione, informatica, ora è editor per un editore scientifico internazionale. Attivista antisessista, blogger compulsivo, ciclista assiduo, interessato a tutti gli usi e costumi del linguaggio.

NI UNA MENOS! NON UNA DI MENO!

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Tutte insieme contro la violenza maschile sulle donne

Verso una grande manifestazione: il 26 Nov tutte a Roma!

Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Vogliamo che sabato 26 novembre Roma sia attraversata da un corteo che porti tutte noi a gridare la nostra rabbia e rivendicare la nostra voglia di autodeterminazione.

Non accettiamo più che la violenza condannata a parole venga più che tollerata nei fatti. Non c’è nessuno stato d’eccezione o di emergenza: il femminicidio è solo l’estrema conseguenza della cultura che lo alimenta e lo giustifica. E’ una fenomenologia strutturale che come tale va affrontata.
La libertà delle donne è sempre più sotto attacco, qualsiasi scelta è continuamente giudicata e ostacolata. All’aumento delle morti non corrisponde una presa di coscienza delle istituzioni e della società che anzi continua a colpevolizzarci.
I media continuano a veicolare un immaginario femminile stereotipato: vittimismo e spettacolo, neanche una narrazione coerente con le vite reali delle donne. La politica ci strumentalizza senza che ci sia una concreta volontà di contrastare il problema: si riduce tutto a dibattiti spettacolari e trovate pubblicitarie. Non c’è nessun piano programmatico adeguato. La formazione nelle scuole e nelle università sulle tematiche di genere è ignorata o fortemente ostacolata, solo qualche brandello accidentale di formazione è previsto per il personale socio-sanitario, le forze dell’ordine e la magistratura. Dai commissariati alle aule dei tribunali subiamo l’umiliazione di essere continuamente messe in discussione e di non essere credute, burocrazia e tempi d’attesa ci fanno pentire di aver denunciato, spesso ci uccidono.

Dal lavoro alle scelte procreative si impone ancora la retorica della moglie e madre che sacrifica la sua intera vita per la famiglia.
Di fronte a questo scenario tutte siamo consapevoli che gli strumenti a disposizione del piano straordinario contro la violenza del governo, da subito criticato dalle femministe e dalle attiviste dei centri antiviolenza, si sono rivelati alla prova dei fatti troppo spesso disattesi e inefficaci se non proprio nocivi. In più parti del paese e da diversi gruppi di donne emerge da tempo la necessità di dar vita ad un cambiamento sostanziale di cui essere protagoniste e che si misuri sui diversi aspetti della violenza di genere per prevenirla e trovare vie d’uscita concrete.
È giunto il momento di essere unite ed ambiziose e di mettere insieme tutte le nostre intelligenze e competenze.

A Roma da alcuni mesi abbiamo iniziato a confrontarci individuando alcune macro aree – il piano legislativo, i CAV e i percorsi di autonomia, l’educazione alle differenze, la libertà di scelta e l’IVG – sappiamo che molte altre come noi hanno avviato percorsi di discussione che stanno concretizzandosi in mobilitazioni e dibattiti pubblici.
Riteniamo necessario che tutta questa ricchezza trovi un momento di confronto nazionale che possa contribuire a darci i contenuti e le parole d’ordine per costruire una grande manifestazione nazionale il 26 novembre prossimo.

Proponiamo a tutte la data di sabato 8 ottobre per incontrarci in una assemblea nazionale a Roma, e quella del 26 novembre per la manifestazione.
Proponiamo anche che la giornata del 27 novembre sia dedicata all’approfondimento e alla definizione di un percorso comune che porti alla rapida revisione del Piano Straordinario Nazionale Anti Violenza.
Queste date quindi non sono l’obiettivo ma l’inizio di un percorso da fare tutte assieme.

Realtà Promotrici:
Rete IoDecido
D.i.Re – Donne in Rete Contro la violenza
UDI – Unione Donne in Italia

Aderiscono:

Act! Agire Costruire Trasformare, ADIF (Roma), Aide (S.Maria di Sala Veneto), Arcilesbica Nazionale, Assemblea Antisessista Torino, Associazione Amica Donna Onlus, Associazione Culturale Muovileidee, Associazione di quartiere Collina della Pace Odv, Associazione Fior di Loto, Associazione Iaph Italia, Associazione Plurale Femminile (Civitavecchia), Associazione RISING Pari in Genere, Associazione Scosse, Associazione Se Non Ora Quando? (Snoq Cagliari), Associazione Spazio Donna, Astarte, Casa delle donne Bologna, Casa delle donne di Ravenna-Associazione Liberedonne, Casa delle donne di Viareggio, Casa delle donne Milano, Cattive Maestre (Roma), CDG (Ferrara), Centro donna Lilith (Latina), Centro donne Dalia (Roma), Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, Cerchi d’acqua (Milano), Chi colpisce una donna, Circolo Anddos-Gaynet (Roma), Circolo Prc di Ardea (RM), Circolo Uaar (Roma), Cobas Sanità Università e ricerca del Policlinico Umberto I Roma, Collettiva AutonoMia Reggio Calabria, Collettivo Donne Contro (Roma), Collettivo F9 (Roma), Collettivo femminista Medea (Torino), Colpisce tutte noi, Commissione Speciale Pari Opportunità Comune di Altamura (BA), Comunicattive (Bologna), Consorzio Casa Internazionale delle donne (Roma), Donne dell’Osservatorio Pari Opportunità di Auser Nazionale, GLBT Stonewall, Grande Cocomero (Roma), D.eA. (Identità Differenza e Autodeterminazione), IFE italia, Libera Università delle donne (Milano), Libreria Antigone (Milano), Onda Rosa (Nuoro), Parteciparte, Ponte donna (Castelli romani), Rete delle reti (Roma/Milano), Rete femminista no muri no recinti, Ri-make Communia (Milano), Rifondazione Comunista (Federazione di Roma), Scosse (Roma), Shamofficine (Sicilia), Smamme (Roma), Socialmentedonne, Spi Cgil Parma, Sportello Antiviolenza Atuxtu, Sportello Donne Pomezia, Stati generali delle donne, Terni Donne (Terni), Ti amo da morire Onlus, Ti Ascolto-Centro Antiviolenza e Tutela dei Diritti, Trama di terre (Imola), Tuba Bazar (Roma), Udi Monte Verde (Roma), Udi Napoli, Udi Pescara, Udi Ravenna, Udi romana “La Goccia”, Unite in rete (Firenze), Vita di Donna (Roma), We World, WILPF Italia (Womens International League for Peace and Freedom), Womeninculture

Adelaide Conetta, Adele Grassito (Centro Hecate), Alessandra Lo Baido, Alessia Consiglio, Alfonso Medaglia, Angela Maria Paccosi, Angela Pacchiosi, Anna Campana, Arianna Di Vitto, Dale Zaccaria, Debora Angeli (Cospe), Diego Laurenti Sellers, Duccio Fulci, Ela Massari, Elena Palozzo, Elisa Trapani, Elisabetta Silvestrini, Eufemia Panattoni, Federica Scrollini, Francesca Langiano, Francesca Romana Ferri, Gilda Lebowski, Giovanna Oliveri, Giuditta Lembo, Giulia Di Cesare, Ilaria Brinis, Ilaria Rocchi, Isabella Manfrini, Lara Romano, Laura Verga, Luana Vacchi, Luciana Colavecchia, Luisa Betti, Manola Sambo, Maria Cafagna, Maria Calabrese, Maria Coletti, Maria Falcitelli, Marta Pacor, Martina Ranieri, Michela Franco, Paola Abbate, Paola Brunelli, Paola Sabbatini, Paola Stoppoloni, Roxana Giselle Saavedra, Simona Di Valerio, Simona Sotgiu, Stefania Picchioni, Susanna Stivali, Tiziana Attili, Tiziana Messia, Toro