Corteo // Generazione Ribelle per cambiare la scuola // 13 Ott

Corteo // Generazione Ribelle per cambiare la scuola // 13 Ott

6OTTOBRE Assemblea pubblica di presentazione
Ore 15.30 // Spin Time Labs (Via Santa Croce in Gerusalemme 42)

◊ 13 OTTOBRE Corteo studentesco || Generazione Ribelle per cambiare la scuola
Ore 9.00 / Piramide (MB)

Siamo una Generazione ribelle e il 13 Ottobre saremo insieme a tutti gli studenti medi di Roma e provincia a Piramide perche abbiamo ancora voglia di cambiare scuola e paese.
Vogliamo percorsi di alternanza veramente formativi. Per una nuova regolamentazione che comprenda il dimezzamento delle ore necessarie per accedere all’esame di stato, la rimozione delle ore pomeridiane ed estive e l’adeguamento dei programmi nei confronti delle ore utilizzate per l’alternanza scuola-lavoro. per chiedere la creazione di spazi di confronto nella scuola per l’alternanza scuola-lavoro, dove lo studente possa proporre e scegliere il proprio percorso e che la scuola rimborsi le spese effettuate per raggiungere e svolgere il percorso di alternanza scuola-lavoro.

Sfileremo per le piazze di Roma, convinti che una città e una scuola a misura di studenti posso esistere, chiedendo la messa a norma delle strutture scolastiche e investimenti nel diritto allo studio.
Il nuovo liceo breve non è la risposta ad un nuovo modello di didattica, serve rendere partecipi gli studenti nei percorsi.

Il 13 Ottobre saremo nelle piazze per urlare che la nostra generazione non ci sta, che vogliamo cambiare questa scuola e questo paese, partecipa e manifesta!

Per una Scuola a Tormarancia

Per una Scuola a Tormarancia

MARTEDI 6 Giugno ore 11 – Conferenza Stampa per una nuova scuola a TORMARANCIA!

Dallo Scorso Autunno, dopo anni di attesa, l’Assemblea Genitori-Insegnanti della Scuola Poggiali-Spizzichino ha lanciato una mobilitazione permanente per aprire una battaglia di difesa del Diritto allo Studio e di Denuncia dell’Edilizia Scolastica del nostro territorio e allo stesso tempo promuovere un nuovo orizzonte per il quartiere di Tormarancia, dare impulso alle migliori sinergie territoriali e aprire alla progettazione sociale di questo quadrante.

L’Assemblea è riuscita a ottenere l’appoggio delle dirigenze scolastiche delle Scuole coinvolte, Poggiali – Spizzichino e Istituto Caravaggio per trasformare l’ex Istituto Superiore in una nuova sede per la Scuola Media, regalare ai ragazzi di TorMarancia un edificio nuovo, una palestra funzionante, un giardino e lanciare un percorso di coprogettazione sul quartiere per l’utilizzo delle aule in orario pomeridiano e serale aperto al territorio. Da qua è nato l’atto che abbiamo portato in Consiglio Municipale a Gennaio che sosteneva questo progetto e da qua, dopo l’approvazione abbiamo seguito con l’Assemblea tutti i passaggi dell’amministrazione per dare seguito a questa vertenza.

Siamo a Giugno ed eccoci a tornare in mobilitazione, perché non è bastata la gestione disordinata e inefficace della maggioranza grillina Municipale e l’ingloriosa fine della presidenza Pace che ci costringe al Commissariamento; non è bastata la passività del Comune di Roma e del Consiglio Metropolitano a guida 5 stelle; non sono bastati incontri senza esito con gli uffici comunali, lasciati senza direzione dalla non – politica comunale. A distanza di mesi e mesi, l’anno si appresta a finire, le iscrizioni sono in conclusione e ancora non abbiamo risposte verso una procedura banale che andrebbe a vantaggio di TorMarancia tutta e di centinaia di studenti e studentesse. 

Il Consiglio Popolare del Municipio Roma VIII ha deliberato lo scorso 25 Maggio sulla situazione delle scuole del nostro territorio, e noi ripartiamo da qua,

Per questo MARTEDI 6 alle ore 11’00 saremo in conferenza Stampa davanti alla Scuola Vuota che vogliamo riaperta e a disposizione del territorio, e ci saremo con le famiglie, i cittadini, gli studenti che all’attesa infinita non sono più disposti a credere.

La mobilitazione non si ferma, Tormarancia vuole la sua Scuola!

11 NOV – Corteo Studentesco – La Generazione Ribelle in piazza!

11 NOV – Corteo Studentesco – La Generazione Ribelle in piazza!

INFORMATI, ORGANIZZATI, DISOBBEDISCI

A chi ancora si indigna, a chi ancora lotta nelle scuole e nei quartieri della nostra metropoli, a chi non abbassa la testa.

Informiamoci, organizziamoci, disobbediamo.
Sul nostro futuro decidiamo noi.

Contro chi vede l’istruzione come educazione allo struttamento, rifiutiamo l’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. Non siamo disposti a lavorare gratis e senza diritti, né per Mc Donald, né per nessun altro.
In una città dove i mezzi sono insufficienti e cari, vogliamo TRASPORTI FUNZIONANTI, PUBBLICI e GRATUITI SUBITO.
In un Paese in cui si prova costantemente a limitare il potere di tutte e tutti in favore del governo di pochi, esigiamo DEMOCRAZIA e PARTECIPAZIONE. Ne abbiamo abbastanza del governo Renzi e del Partito Democratico.
La nostra scuola è PUBBLICA ed ACCESSIBILE A TUTTE/I.
Il nostro mondo è ANTIRAZZISTA, SOLIDALE e GIUSTO.

Siamo la generazione ribelle e non ci fermeremo.

L’11 NOV scendi in piazza!

Partiamo dai quartieri, costruiamo l’alternativa, riprendiamoci tutto.
Verso il corteo cittadino del 17 NOV, rompiamo gli schemi!

Coordinamento SPuD – Disobbedire Si Può // Studenti Medi Roma Sud
Collettivo-Politico Galeano, Liceo Socrate
Collettivo Studentesco Cento Passi, Liceo Peano

__________________________________________________________

A chi ancora si indigna, a chi ancora lotta nelle scuole e nei quartieri della metropoli, a chi non abbassa la testa

Questa è la voce della nostra generazione. Quella ignorata e calpestata durante le mobilitazioni contro la Buona Scuola. Quella di chi è cresciuto nella crisi economica. Quella di chi oggi vive in Italia e non può sperare di avere un futuro, perché l’istruzione é sempre più un’opportunità per pochi ed il lavoro, quando c’è, o è al nero o è precario, a chiamata, giornaliero. In ogni caso, nessun diritto, nessuna sicurezza, nessuna dignità.

Questa è la voce di una generazione senza presente. Perché chi smantella l’istruzione, la svuota di contenuti e di confronto, ci priva della possibilità di formare una coscienza critica. Perché la scuola pubblica è stata svenduta a chi ha visto, negli istituti, delle piccole aziende e, negli studenti, manodopera gratuita da sfruttare attraverso un’alternanza scuola-lavoro che di didattico ha veramente poco. Perché giorno dopo giorno perdiamo spazi di democrazia e di dibattito, davanti a presidi sempre più manager che dirigenti scolastici.

Questa è la voce di una generazione, e dovete mettervelo in testa. Perché siamo noi a decidere sul nostro presente, perché siamo noi a voler scrivere il nostro futuro.
Ne abbiamo abbastanza. Degli autoritarismi, della demolizione della scuola pubblica, della cieca austerità, del razzismo dilagante. Ne abbiamo abbastanza del Partito Democratico e del governo Renzi.

È trasformando profondamente l’idea stessa di scuola, che ci sono stati tolti i principali luoghi di formazione dei cittadini, quelli dotati di senso critico e di uno sguardo consapevole sul mondo.
È trasformando la città che ci hanno tolto spazi sociali e di aggregazione, che hanno represso forme d’arte e di espressione. In nome del decoro, del profitto e della speculazione edilizia siamo stati privati di luoghi di produzione politica e culturale, e oggi se ci guardiamo intorno notiamo con facilità che sono ancora troppe le persone senza casa e troppe le case senza qualcuno ad abitarle.
È trasformando le comunità, assopendo le coscienze, che siamo rimasti drammaticamente isolati e distanti gli uni dagli altri.

Nessuno studente dovrebbe mai trovarsi a servire patatine in un Mc Donald, gratuitamente e senza diritti. Questa non è alternanza scuola-lavoro, ed è importante che tutte e tutti se ne rendano conto. Quesa è educazione allo sfruttamento, unica possibilità e prospettiva di vita. Noi vogliamo rompere e ribaltare questo schema, perché non ci piegheremo difronte chi ci vieta di sognare un futuro migliore, chi spaccia queste forme di lavoro non pagato e non tutelato come qualcosa che abbia un valore didattico e formativo. Vogliamo abbattere il silenzio che circonda questo tema, perché crediamo che pochi, oltre agli studenti medi che da ormai tre anni si battono contro la Buona Scuola, abbiano ben chiaro nel nostro Paese cosa vuol dire alternanza scuola-lavoro. Perché in tre anni 200 ore nei licei e 400 ore negli istituti tecnici da dedicare a questa forma di sfruttamento sono una montagna, e noi non vogliamo sacrificare la didattica per fare fotocopie in qualche azienda o multinazionale.

Questa è la voce della generazione che rigetta tutto ciò. Il nostro futuro è su un’altra strada possibile, e noi lo percorreremo partendo dal basso. È organizzandosi nelle scuole, nei collettivi e nelle assemblee che ci riprendiamo la nostra coscienza critica. È partendo dai corridoi dei nostri istituti che costruiamo in autonomia quella pratica quotidiana che si chiama democrazia, ed è sempre partendo da lì che ci riprenderemo gli spazi di decisione, rifiutando le svolte autoritarie, rimandando al mittente il Referendum costituzionale che Renzi ci propone. Perché non si tagliano i costi della politica, non si elimina il bicameralismo, non si elimina il Senato. Si riduce la possibilità dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti, si toglie ulteriore potere ai territori e lo si accentra ulteriormente nelle mani del governo.

Per riconquistare il nostro presente, per avere diritto a scrivere il nostro futuro, saremo in piazza l’11 novembre.

Siamo la Generazione Ribelle e questo non è il mondo che vogliamo per noi. Il nostro mondo è quello in cui sono la solidarietà e la condivisione a regolare la società. Il nostro mondo è quello in cui il rispetto delle diversità, dei limiti tanto dell’uomo quanto della natura, sono la base del processo produttivo.
Il nostro mondo è quello in cui la scuola è pubblica, è gratuita, è sicura ed accessibile a tutte e tutti. Questo vuol dire trasporti gratis per gli studenti, fondi statali per l’edilizia scolastica e abbattimento del caro libri. La nostra idea di istruzione forma cittadini consapevoli, produce conoscenza globale e trasversale, non limitando il proprio insegnamento alle poche competenze necessarie per compilare test a crocette. Gli istituti per noi devono, poi, essere presidi vivi ed attivi di democrazia diretta, perché i luoghi sono di chi li vive.
La metropoli che costruiamo ogni giorno è quella animata da musica, aggregazione, colori e cultura. Veniamo dagli spazi sociali, organizzandoci attivamente e disobbedendo continuiamo a tenerli vivi, a difenderli, a resistere davanti alle ventate di ottusa legalità apparente che tanto soffiano negli ultimi tempi. Per rompere l’isolamento che così profondamente ci separa, per costruire la nostra idea di metropoli e di società vogliamo riprenderci le strade delle periferie e costruire da lì la nostra alternativa possibile a questo sistema.

Contro chi ti vuole ignorante, informati.
Contro chi ti vuole isolato, organizzati.
Contro chi ti vuole vinto, disobbedisci!

Coordinamento SPuD – Disobbedire Si Può