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11 NOV – Corteo Studentesco – La Generazione Ribelle in piazza!

11 novembre, 2016 9:30 pm

INFORMATI, ORGANIZZATI, DISOBBEDISCI

A chi ancora si indigna, a chi ancora lotta nelle scuole e nei quartieri della nostra metropoli, a chi non abbassa la testa.

Informiamoci, organizziamoci, disobbediamo.
Sul nostro futuro decidiamo noi.

Contro chi vede l’istruzione come educazione allo struttamento, rifiutiamo l’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. Non siamo disposti a lavorare gratis e senza diritti, né per Mc Donald, né per nessun altro.
In una città dove i mezzi sono insufficienti e cari, vogliamo TRASPORTI FUNZIONANTI, PUBBLICI e GRATUITI SUBITO.
In un Paese in cui si prova costantemente a limitare il potere di tutte e tutti in favore del governo di pochi, esigiamo DEMOCRAZIA e PARTECIPAZIONE. Ne abbiamo abbastanza del governo Renzi e del Partito Democratico.
La nostra scuola è PUBBLICA ed ACCESSIBILE A TUTTE/I.
Il nostro mondo è ANTIRAZZISTA, SOLIDALE e GIUSTO.

Siamo la generazione ribelle e non ci fermeremo.

L’11 NOV scendi in piazza!

Partiamo dai quartieri, costruiamo l’alternativa, riprendiamoci tutto.
Verso il corteo cittadino del 17 NOV, rompiamo gli schemi!

Coordinamento SPuD – Disobbedire Si Può // Studenti Medi Roma Sud
Collettivo-Politico Galeano, Liceo Socrate
Collettivo Studentesco Cento Passi, Liceo Peano

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A chi ancora si indigna, a chi ancora lotta nelle scuole e nei quartieri della metropoli, a chi non abbassa la testa

Questa è la voce della nostra generazione. Quella ignorata e calpestata durante le mobilitazioni contro la Buona Scuola. Quella di chi è cresciuto nella crisi economica. Quella di chi oggi vive in Italia e non può sperare di avere un futuro, perché l’istruzione é sempre più un’opportunità per pochi ed il lavoro, quando c’è, o è al nero o è precario, a chiamata, giornaliero. In ogni caso, nessun diritto, nessuna sicurezza, nessuna dignità.

Questa è la voce di una generazione senza presente. Perché chi smantella l’istruzione, la svuota di contenuti e di confronto, ci priva della possibilità di formare una coscienza critica. Perché la scuola pubblica è stata svenduta a chi ha visto, negli istituti, delle piccole aziende e, negli studenti, manodopera gratuita da sfruttare attraverso un’alternanza scuola-lavoro che di didattico ha veramente poco. Perché giorno dopo giorno perdiamo spazi di democrazia e di dibattito, davanti a presidi sempre più manager che dirigenti scolastici.

Questa è la voce di una generazione, e dovete mettervelo in testa. Perché siamo noi a decidere sul nostro presente, perché siamo noi a voler scrivere il nostro futuro.
Ne abbiamo abbastanza. Degli autoritarismi, della demolizione della scuola pubblica, della cieca austerità, del razzismo dilagante. Ne abbiamo abbastanza del Partito Democratico e del governo Renzi.

È trasformando profondamente l’idea stessa di scuola, che ci sono stati tolti i principali luoghi di formazione dei cittadini, quelli dotati di senso critico e di uno sguardo consapevole sul mondo.
È trasformando la città che ci hanno tolto spazi sociali e di aggregazione, che hanno represso forme d’arte e di espressione. In nome del decoro, del profitto e della speculazione edilizia siamo stati privati di luoghi di produzione politica e culturale, e oggi se ci guardiamo intorno notiamo con facilità che sono ancora troppe le persone senza casa e troppe le case senza qualcuno ad abitarle.
È trasformando le comunità, assopendo le coscienze, che siamo rimasti drammaticamente isolati e distanti gli uni dagli altri.

Nessuno studente dovrebbe mai trovarsi a servire patatine in un Mc Donald, gratuitamente e senza diritti. Questa non è alternanza scuola-lavoro, ed è importante che tutte e tutti se ne rendano conto. Quesa è educazione allo sfruttamento, unica possibilità e prospettiva di vita. Noi vogliamo rompere e ribaltare questo schema, perché non ci piegheremo difronte chi ci vieta di sognare un futuro migliore, chi spaccia queste forme di lavoro non pagato e non tutelato come qualcosa che abbia un valore didattico e formativo. Vogliamo abbattere il silenzio che circonda questo tema, perché crediamo che pochi, oltre agli studenti medi che da ormai tre anni si battono contro la Buona Scuola, abbiano ben chiaro nel nostro Paese cosa vuol dire alternanza scuola-lavoro. Perché in tre anni 200 ore nei licei e 400 ore negli istituti tecnici da dedicare a questa forma di sfruttamento sono una montagna, e noi non vogliamo sacrificare la didattica per fare fotocopie in qualche azienda o multinazionale.

Questa è la voce della generazione che rigetta tutto ciò. Il nostro futuro è su un’altra strada possibile, e noi lo percorreremo partendo dal basso. È organizzandosi nelle scuole, nei collettivi e nelle assemblee che ci riprendiamo la nostra coscienza critica. È partendo dai corridoi dei nostri istituti che costruiamo in autonomia quella pratica quotidiana che si chiama democrazia, ed è sempre partendo da lì che ci riprenderemo gli spazi di decisione, rifiutando le svolte autoritarie, rimandando al mittente il Referendum costituzionale che Renzi ci propone. Perché non si tagliano i costi della politica, non si elimina il bicameralismo, non si elimina il Senato. Si riduce la possibilità dei cittadini di eleggere i propri rappresentanti, si toglie ulteriore potere ai territori e lo si accentra ulteriormente nelle mani del governo.

Per riconquistare il nostro presente, per avere diritto a scrivere il nostro futuro, saremo in piazza l’11 novembre.

Siamo la Generazione Ribelle e questo non è il mondo che vogliamo per noi. Il nostro mondo è quello in cui sono la solidarietà e la condivisione a regolare la società. Il nostro mondo è quello in cui il rispetto delle diversità, dei limiti tanto dell’uomo quanto della natura, sono la base del processo produttivo.
Il nostro mondo è quello in cui la scuola è pubblica, è gratuita, è sicura ed accessibile a tutte e tutti. Questo vuol dire trasporti gratis per gli studenti, fondi statali per l’edilizia scolastica e abbattimento del caro libri. La nostra idea di istruzione forma cittadini consapevoli, produce conoscenza globale e trasversale, non limitando il proprio insegnamento alle poche competenze necessarie per compilare test a crocette. Gli istituti per noi devono, poi, essere presidi vivi ed attivi di democrazia diretta, perché i luoghi sono di chi li vive.
La metropoli che costruiamo ogni giorno è quella animata da musica, aggregazione, colori e cultura. Veniamo dagli spazi sociali, organizzandoci attivamente e disobbedendo continuiamo a tenerli vivi, a difenderli, a resistere davanti alle ventate di ottusa legalità apparente che tanto soffiano negli ultimi tempi. Per rompere l’isolamento che così profondamente ci separa, per costruire la nostra idea di metropoli e di società vogliamo riprenderci le strade delle periferie e costruire da lì la nostra alternativa possibile a questo sistema.

Contro chi ti vuole ignorante, informati.
Contro chi ti vuole isolato, organizzati.
Contro chi ti vuole vinto, disobbedisci!

Coordinamento SPuD – Disobbedire Si Può

Dettagli

Data:
11 novembre, 2016
Ora:
9:30 pm
Categorie Evento:
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Tag Evento:
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Organizzatore

Spud – Disobbedire Si Può

Luogo

Laurentina Metro B
Via di Vigna Murata, stazione Laurentina
Roma, Italia 00144 Italia
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