“Ex Dazio” via Ardeatina, Protezione Civile: “tra un mese e mezzo operativi”
Dopo anni di incertezze, incomprensioni e la successiva bonifica avvenuta in estate, lo spazio assegnato a luglio dal Municipio è prossimo all'apertura
E’ ufficiale: stando alle dichiarazioni dell’associazione Brigata Garbatella, l’ex Dazio, punto di snodo cruciale del traffico di Roma sud, noto alle cronache per le occupazioni abusive e i conseguenti sgomberi che lo hanno caratterizzato in questi ultimi anni, è pronto ad essere di nuovo fruibile dalla comunità.
Cristiano Bartolomei, appartenente all’associazione Brigata Garbatella e volontario della Protezione Civile, ha dichiarato: «Siamo contenti che la controversia si sia finalmente risolta, ma è stato perso del tempo prezioso. Ora ci auguriamo, alla luce della già avvenuta bonifica, che entro un mese e mezzo il polo possa essere operativo».
Determinanti nella risoluzione della vicenda sono stati il Presidente dell’ Municipio VIII Andrea Catarci e tre associazioni del territorio – Gss, Millenium e Brigata Garbatella- che in perfetta sinergia hanno reso possibile questa assegnazione.
Vale la pena ripercorrere questa vicenda che racchiude al suo interno molte delle incognite che contraddistinguono il “sistema Italia”: confusione sulle competenze, macchinosità del sistema burocratico e incapacità nel valorizzare le strutture pubbliche inutilizzate. Un mix di fattori che hanno reso l’ex Dazio la terra di nessuno, in cui il degrado ha regnato sovrano per molto tempo.
Il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale per anni ha avuto in custodia il manufatto, rallentando, di fatto, l’iter di assegnazione e stimolando i contrasti tra le realtà locali.
Da un lato la Curia del Santuario del Divino Amore ha “preteso” che diventasse un luogo di sosta per i pellegrini provenienti da San Pietro, dall’altro il Municipio VIII ne ha reclamato la competenza, allo scopo di renderlo un polo di pronto intervento della protezione civile.
A spuntarla, dopo non poche diatribe, è stato il Municipio: gli uffici centrali hanno accolto il “reclamo” di Catarci e dell’Assessore Miglio; l’assegnazione alla Protezione Civile, avvenuta già nel luglio scorso, è stata una pura formalità.
L’auspicio è che questa vicenda “faccia scuola”, cosicché tutti i luoghi abbandonati della città non siano facile preda del degrado sociale o dello speculatore di turno, ma che al contrario siano messi a servizio della comunità, cercando di fare da argine all’incuria e al degrado.

