Viaggio al termine di Blockupy Frankfurt #18M
Alla fine di questi tre giorni si possono fare solo delle brevi considerazioni, e non trarre conclusioni perché il percorso di questo movimento non è mai stato tanto aperto come adesso.
Torniamo stanchi: un viaggio lungo e scomodo, ma denso di emozioni e di immagini che ti restano negli occhi, che mentre provi a riscorrerle una a una nella testa ti ritrovi quasi svenuto, e senza rendertene conto riattraversi le Alpi in direzione di casa, superando le barre di quella frontiera dove due giorni prima eravamo stati trattenuti e perquisiti.
Facciamo un riassunto a ritroso di questo 18 marzo, e partiamo dal pomeriggio alle 17 quando ha iniziato a sfilare per le strade di Francoforte un grande corteo colorato e determinato a cui abbiamo partecipato dando vita al Rainbow Block, un blocco con i colori di chi non ha voce. Alla manifestazione hanno aderito numerosissime realtà sociali, di movimento, sindacali e rappresentanti istituzionali, portando in piazza circa 20.000 persone per protestare contro l’inaugurazione del nuovo palazzo della Banca Centrale Europea (costato circa un miliardo e mezzo di euro), simbolo delle oligarchie finanziarie che governano di fatto l’Unione Europea imponendo politiche di austerità e sfruttamento.
Precedentemente, verso le 12, eravamo nel BlueBlock organizzato dalla Comune d’Europa, tra Interventionistische Linke e lo Spazio Politico Comune, invadendo le strade della città per bloccare appunto quelle principali di accesso all’Eurotower. Il BlueBlock, dopo diverse ore di blocchi è stato fermato dalle forze dell’ordine tedesche, e poi raggiunto da circa 2.000 manifestanti di altri blocchi colorati, che hanno cercato di forzare l’accerchiamento della polizia dall’esterno mentre noi lo forzavamo dall’interno. La polizia ha reagito con forza impedendo una liberazione immediata, avvenuta a distanza di ore e solo dopo l’identificazione e la perquisizione di tutti gli attivisti del BlueBlock, a cui è stata espressa solidarietà anche dai residenti.
La giornata di mobilitazione era iniziata presto: alle 9 circa abbiamo raggiunto uno dei punti di raccolta del Due Link, dopo aver attraversato di corsa parchi e binari della ferrovia, sfuggendo alle cariche della polizia dopo aver bloccato, sin dalle 6 del mattino, alcune arterie principali che portano alla nuova sede della Bce, azioni volte ad impedire che questo 18 marzo trascorresse come un ‘normale giorno di lavoro’ mentre all’interno dell’Eurotower prendevano il via i festeggiamenti per l’inaugurazione di un nuovo simbolo del capitale.
Con il sole che spaccava e noi a comporre l’arcobaleno, le strade di Francoforte hanno assistito a un momento chiave del percorso di costruzione di una rete trasnazionale dei movimenti, cui sempre più realtà sociali stanno aderendo per ripensare l’Europa a partire dal basso.
Che questo sia il momento di agire è provato dalla storia: il 18 marzo del 1871 gli abitanti di Parigi si ribellarono alle condizioni di pace imposte da Bismarck, che avrebbero ridotto la popolazione alla fame, alzando barricate e costruendo la Comune. Dopo quasi 145 anni la risposta alle politiche di austerità delle oligarchie finanziarie è l’alleanza dei popoli volta alla costruzione di un’Europa Comunarda.
In attesa dei report del Transnational Working Meeting del 19M per la costruzione di uno Sciopero Sociale Europeo, ci incontriamo per le strade!

