A je burrneshe: la storia di donne che decidono di non esserlo più
A Roma 70 l'evento di presentazione del documentario che parla del fenomeno albanese delle Vergini Giurate. La serata, promossa dall'Associazione 60 Miglia, terminerà con un aperitivo a sostegno del progetto
Le Vergini Giurate sono donne che scelgono di diventare uomini. Abbandonano i loro vestiti, la cura del focolare, della famiglia, tagliano i capelli e imbracciano il fucile. In Albania questo fenomeno nasce nelle comunità montane del Nord, dove oggi ancora si trovano le ultime donne che hanno fatto questa scelta. L’istituzione delle Vergini Giurate deriva dall’antico codice conosciuto come Kanun, che una volta regolava tutte le fasi della vita sociale del Paese.
Le storie di queste donne sono raccontate nel documentario Aje burrneshe, a cura della fotografa Paola Favoino. Aje burrneshe sbarca nell’VIII Municipio, e più precisamente a Roma 70, grazie all’incontro tra Paola Favoino e l’Associazione 60 Miglia, con una presentazione il 18 marzo al Barcellona Caffè. Saranno presenti la regista Paola Favoino e la montatrice Giuliana Liberatore.
Il documentario ha da pochi giorni concluso con successo il crowdfunding destinato a sostenere parte dei costi di produzione. “Con il vostro aiuto – recita la pagina della piattaforma Ulule – vorremmo cercare di raccontare storie di donne che hanno fatto delle scelte importanti, come quella di diventare “burrneshe”; ma non solo, vogliamo raccontarne anche il contesto: cosa spinge una donna a scegliere di diventare “altro da sè” piuttosto che essere pienamente “se stessa”…?” 
Le burrneshe (o Vergini Giurate), sono donne che decidono di diventare uomini abbracciando lo stile di vita maschile e abbandonando tutti i tratti, esteriori e sociali, della donna. Sono donne che cambiano il loro nome e decidono, per necessità o volontà, di non avere rapporti sentimentali, non fare figli ed essere riconosciute e accettate socialmente come uomini. I motivi, come ci spiega Paola Favoino, possono essere molteplici: “Se in casa non nascevano figli maschi, allora una delle ragazze era destinata a diventare un uomo; se una ragazza veniva destinata a sposare un uomo che non era di suo gradimento, diventare uomo era l’unica soluzione; ci sono anche casi di ragazze che, non amando affatto la vita di una donna, il modo in cui le ragazze vivono, decidono di diventare uomo per non esser costrette a sposarsi.”
Il progetto nasce in seguito agli studi di Paola Favoino e dai suoi numerosi viaggi in Albania che l’hanno portata a conoscere, nel 2010, la prima burrneshe. Da allora non si è mai interrotto il lavoro di raccolta di materiale e di fotografie, che si possono trovare cliccando qui. In aprile partirà la troupe professionale per raccogliere il materiale mancante per il documentario.
Al perché abbia deciso di parlare di queste donne, Paola Favoino risponde così: “In alcuni casi mi ha attratto in loro la maschera, tanto pesante che ad uno sguardo attento quasi non reggeva, in altri casi la cura con cui il tempo aveva fatto coincidere la persona con il personaggio”
L’appuntamento per la presentazione è per il 18 marzo alle 19.00 a via Bianchini 79. L’aperitivo sarà a sostegno del progetto per poter completare la raccolta fondi destinata alla sua realizzazione.
QUI IL VIDEO DI PRESENTAZIONE:

