La Million Marijuana March torna con la 15esima edizione
La manifestazione è stata organizzata all'interno della Città dell'Altra Economia, con laboratori, workshop e cibo biologico alla canapa
Quest’anno la marcia, che si svolge ogni anno a maggio, cambia modalità. Infatti la Million Marijuana March, giunta alla 15° edizione, non percorrerà più le strade del centro di Roma ma si svolgerà, il 9 maggio 2015 dalle ore 13, presso la Città dell’Altra Economia all’Ex Mattatoio. Durante la manifestazione si avranno oltre alla presentazione di libri, laboratori e workshop, anche banchetti informativi, un’area dedicata a dibattiti, interventi e sopratutto cibo bio alla canapa.
Gli organizzatori di questo grande evento, che si svolgerà contemporaneamente oltre che a Roma in altre 700 città del mondo, hanno deciso di allestirla in questo grande spazio proprio con l’obiettivo di evitare tutti gli spacciatori e i venditori abusivi di bibite che alimentano il grosso mercato legato alla mafia. Come hanno dichiarato gli organizzatori: «Dopo avere negli ultimi anni costantemente avvisato i partecipanti alla Marcia, con continue brevi comunicazioni dai microfoni sui carri, di non finanziare in alcun modo le mafie, abbiamo purtroppo dovuto registrare la difficoltà di impedire l’imperversare dei dipendenti della camorra, che scorrazzano tra i camion con i loro carrelli, vendendo bibite e altro.
Così come i loro colleghi africani, che si aggirano esponendo grandi buste di erba in vendita, sempre di origine rigorosamente narcomafiosa, impossibili da arginare in una manifestazione di decine di migliaia di persone danzanti tra i camion in movimento». Ovviamente tutto questo è causato dal proibizionismo, attuato dallo Stato, ma è anche dovuto alla scarsa informazione delle persone che vi partecipano.
Inoltre l’anno scorso gli organizzatori, della Million Marijuana March, hanno aiutato con la rete “Fine del Mondo Proibizionista”, assieme ai tanti operatori, associazioni e comunità di accoglienza non punizioniste, alla stesura condivisa della “Carta dei Diritti delle Persone che Usano Sostanze”.
Questa carta è composta da 21 articoli e rappresenta la base delle rivendicazioni della futura conferenza governativa che, secondo la legge 309/90, dovrebbe svolgersi ogni 3 anni e invece l’ultima si è tenuta sei anni fa a Trieste.
I tre punti che vengono rivendicati in questa 15esima edizione sono: la fine delle persecuzioni per i consumatori, il diritto immediato all’uso terapeutico e il diritto a coltivare liberamente una pianta che è un pezzo del patrimonio botanico del pianeta, un bene comune, patrimonio collettivo che appartiene a tutta l’umanità. Se l’Italia fosse più aperta ai cambiamenti si potrebbe allineare a paesi come l’Olanda, la Spagna e tanti altri, che già hanno attuato la legalizzazione. In questa edizione, come in quelle precedenti, viene sottolineata l’importanza della Cannabis come bene comune e la negazione dal monopolio non solo delle mafie, ma anche delle multinazionali soprattutto del tabacco e del farmaco.

