Dispacci multiculturale

Pubblicato il 6 novembre 2014 | da Federico Patacconi

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Albania, l’appello dell’associazione 60 Miglia: servono medicinali

Medicine e materiale sanitario saranno destinati ad un nuovo ambulatorio di primo soccorso nell'Albania settentrionale. Dal 3 novembre attivi i canali di raccolta

Avere un medico e un ospedale a portata di mano ci fa sentire sicuri ogni giorno. A Vraka, un gruppo di villaggi nell’estremo nord dell’Albania, l’ospedale non esiste. Il più vicino centro di assistenza sanitaria si trova nella città di Scutari, che dista più di mezz’ora di macchina. A Vraka l’emergenza è un lusso che non ci si può permettere di correre. Per questo l’associazione 60 Miglia, formata da un gruppo di attivisti per lo più provenienti dal Municipio VIII, ha deciso di promuovere la nascita di un ambulatorio medico di primo soccorso e di chiamare tutta la cittadinanza romana ad aiutarli con medicine e attrezzature sanitarie.

Da più di tre anni Vraka non ha strutture sanitarie funzionanti che possano garantire assistenza alla popolazione. I rapporti con infermiere e con un fisioterapista albanese hanno reso possibile iniziare a costruire, insieme agli abitanti del luogo, questo progetto. Nell’estate sono iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali che ospiteranno l’ambulatorio. “È stato un percorso molto lungo ma ora inizia la vera sfida – spiega Francesca Remiddi, presidente dell’associazione 60 Miglia – per rendere funzionante la struttura, almeno nella sua fase di avviamento, abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Per questo abbiamo lanciato questa raccolta di medicinali a cui già in tanti stanno rispondendo”. Le medicine, però, non sono l’unica cosa di cui l’associazione ha bisogno. Nella lista compaiono anche attrezzature ambulatoriali come sedie a rotelle, deambulatori, termometri. L’associazione garantisce anche di occuparsi del ritiro dei materiali in tutta la zona di Roma.

La situazione della sanità albanese è critica, come dimostrato dall’esempio di 60 Miglia. Il numero di medici ogni 1000 abitanti è pari a circa un quarto di quello italiano, e la stessa proporzione riguarda il numero di posti letto ospedalieri ogni 1000 abitanti. Il tasso di mortalità infantile, considerato il più importante indicatore della salute di un Paese, arriva a toccare la quota di 14.12 contro il 3.36 in Italia (2012), mentre la speranza di vita albanese è di circa 77 anni. Questi dati indicano come le lacune dell’assistenza sanitaria si riflettano direttamente sulla realtà sociale del Paese, e quanto sia importante sostenere l’impulso che realtà come l’associazione 60 Miglia danno per garantire il diritto alla salute.

“I progetti vivono della partecipazione di tutti, – conclude Francesca Remiddi – dell’entusiasmo di chi ci crede e dell’impegno di chi non si gira dall’altra parte. Lavoriamo all’interno di una rete che rimane tesa finché c’è in gioco l’energia di tutti, per cui ognuno nel suo piccolo può e deve dare una mano.”

Per donare, prendere contatto con l’associazione o richiedere la lista del materiale potete:
Scrivere a 60miglia@gmail.com
Chiamare il 3349594851 (Federico)

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