Diritto al corto, l’Università va al cinema
Questa sera, al teatro Palladium, serata conclusiva del Festival del cortometraggio socio-giuridico promosso da Roma Tre
Diritto e giurisprudenza sono tra le categorie a cui la fantasia di sceneggiatori e registi ricorre più di frequente: dai classici del nostro cinema come “Un giorno in pretura” alla sterminata serie di legal e trial movies (film in cui fulcro della trama è un processo giudiziario) diffusa nella tradizione cinematografica statunitense, da sempre codici, leggi e aule di tribunale trovano spazio sul grande (e piccolo) schermo.
Da questa considerazione prende vita “Diritto al Corto”, concorso e festival che vuole valorizzare la produzione di cortometraggi indipendenti a tema socio-giuridico. Promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi Roma Tre con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio e dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione artistica di Roma Capitale, già in questa prima edizione il concorso ha registrato grande partecipazione: nei mesi scorsi sono pervenuti per la selezione oltre 350 cortometraggi. Dall’Italia, ma anche da Francia, Spagna, Germania e paesi meno vicini, come l’Iran – nazionalità di uno dei corti finalisti – e il Cile. Requisiti di accesso, il “contenuto di interesse socio-giuridico” e la partecipazione (come interprete o membro del cast tecnico-artistico) di almeno uno studente, dottorando di ricerca o specializzando di qualsiasi Università o Istituto o Scuola di cinema di un Paese membro dell’Unione europea.
Il progetto nasce da un’idea di Antonella Massaro, Ricercatrice di Diritto Penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre e direttrice scientifico-artistica del concorso, che sostiene: «siamo abituati a considerare il linguaggio giuridico come qualcosa di esclusivamente tecnico, per addetti ai lavori. In realtà, basta sfogliare un giornale o accendere la tv per rendersi conto che questo linguaggio è penetrato da tempo nel nostro quotidiano. Abbiamo cercato di riflettere questa compenetrazione nella selezione dei cortometraggi, che infatti affrontano argomenti variegati – dall’Ilva di Taranto agli effetti della crisi economica sui giovani, ai diritti civili».
Nei giorni scorsi l’Università di Roma Tre e il Porto Fluviale hanno ospitato la proiezione di otto cortometraggi fuori concorso selezionati dalla giuria, mentre i primi dei 13 finalisti sono stati visti ieri sera al Teatro Carrozzerie N.O.T. di Testaccio. Stasera al Palladium, a partire dalle 20.30, saranno proiettati gli ultimi 7. La giuria – presieduta dal regista Pupi Avati e composta da otto fra attori, docenti ed esperti di cinema – selezionerà il lavoro vincitore del primo premio (che ammonta a 1000 €). Sono previste anche due menzioni speciali: una a scelta della giuria e l’altra attribuita dagli studenti che parteciperanno alla serata, nella quale troveranno spazio anche una mostra fotografica sull’area urbana di Garbatella-Ostiense e gli interventi musicali di Stefano Di Battista e Daniele Sorrentino.

