Nessuna Persona è Illegale – Corteo

Nessuna Persona è Illegale – Corteo

ROMA, 21 OTTOBRE 2017: Nessuna persona è illegale – Libertà di movimento!

TUTTE E TUTTI A PIAZZA DELLA REPUBBLICA ALLE 14,30

È arrivato il momento di dire con forza che bisogna smettere di tollerare l’intolleranza, che occorre togliere qualsiasi spazio agli spacciatori di odio e razzismo, che NESSUNA PERSONA È ILLEGALE.

Vogliamo essere in piazza perché riteniamo urgente rispondere al clima di odio razziale e di guerra ai poveri che sta imperversando nelle nostre città e che viene alimentato ad arte dal razzismo istituzionale e dallo sciacallaggio di formazioni esplicitamente neofasciste.

Vogliamo essere in piazza assieme alle donne e agli uomini migranti che continuano a mostrarci grande coraggio e determinazione nel disegnare le proprie rotte e costruire il proprio futuro.

Vogliamo essere in piazza contro la legge Minniti-Orlando, razzista e securitaria che pretende di toglierci la parola e gli spazi di vita nelle nostre città.

Vogliamo oltrepassare i confini di Ventimiglia, del Brennero, dove in troppi cercano di affermare il proprio diritto all’esistenza, così come vogliamo abbattere i confini interni alle nostre città, quelli visibili che producono una povertà di differenti colori ma fatta della stessa sostanza e quelli invisibili che ci mettono l’uno contro l’altro.

Vogliamo portare in piazza un’ “altra accoglienza”, che non si basi sul business dell’immigrazione, il confinamento dei corpi e lo sfruttamento di chi vi lavora, ma che, attraverso pratiche solidali e di mutualismo, promuova diritti e percorsi inclusivi

Vogliamo costruire questa giornata insieme alle seconde generazioni e a tutt@ i/le cittadin@ che rivendicano lo Ius Soli come battaglia di civiltà essenziale per iniziare a demolire le impalcature del razzismo istituzionale, saremo a Montecitorio con loro il 13 ottobre quando manifesteranno sotto il parlamento per rimettere questo elemento al centro dell’agenda politica.

Il 21 ottobre saremo quindi in piazza con tutte queste rivendicazioni e con un unico slogan, su cui non c’è mediazione possibile: Nessuna persona è illegale!

Invitiamo tutti coloro che lo condividono a mobilitarsi, a diffondere l’appello, a organizzare autobus e macchine per partecipare al corteo e costruire insieme la manifestazione.

Corteo // Generazione Ribelle per cambiare la scuola // 13 Ott

Corteo // Generazione Ribelle per cambiare la scuola // 13 Ott

6OTTOBRE Assemblea pubblica di presentazione
Ore 15.30 // Spin Time Labs (Via Santa Croce in Gerusalemme 42)

◊ 13 OTTOBRE Corteo studentesco || Generazione Ribelle per cambiare la scuola
Ore 9.00 / Piramide (MB)

Siamo una Generazione ribelle e il 13 Ottobre saremo insieme a tutti gli studenti medi di Roma e provincia a Piramide perche abbiamo ancora voglia di cambiare scuola e paese.
Vogliamo percorsi di alternanza veramente formativi. Per una nuova regolamentazione che comprenda il dimezzamento delle ore necessarie per accedere all’esame di stato, la rimozione delle ore pomeridiane ed estive e l’adeguamento dei programmi nei confronti delle ore utilizzate per l’alternanza scuola-lavoro. per chiedere la creazione di spazi di confronto nella scuola per l’alternanza scuola-lavoro, dove lo studente possa proporre e scegliere il proprio percorso e che la scuola rimborsi le spese effettuate per raggiungere e svolgere il percorso di alternanza scuola-lavoro.

Sfileremo per le piazze di Roma, convinti che una città e una scuola a misura di studenti posso esistere, chiedendo la messa a norma delle strutture scolastiche e investimenti nel diritto allo studio.
Il nuovo liceo breve non è la risposta ad un nuovo modello di didattica, serve rendere partecipi gli studenti nei percorsi.

Il 13 Ottobre saremo nelle piazze per urlare che la nostra generazione non ci sta, che vogliamo cambiare questa scuola e questo paese, partecipa e manifesta!

21 Ottobre in piazza a Roma: #Nonèreato!

21 Ottobre in piazza a Roma: #Nonèreato!

Il 21 ottobre tutte e tutti in Piazza a Roma per dire che:
– migrare #nonèreato
– accogliere #nonèreato
– povertà #nonèreato
– solidarietà #nonèreato
– dissenso #nonèreato

L’appello per una grande manifestazione nazionale contro il razzismo, il 21 ottobre a Roma, permette alle tante e ai tanti, che non vogliono accettare come ineluttabile il processo di riduzione dei diritti, di convergere sulle strade della capitale.
Per l’uguaglianza, contro ogni forma di razzismo, per lo ius soli e i corridoi umanitari, contro l’esternalizzazione delle frontiere, i lager in Italia e in Libia, le leggi discriminatorie promosse dai Ministri Orlando e Minniti.

***
L’appello per la manifestazione

In un momento difficile della storia del paese e del pianeta intero, dobbiamo decidere fra due modelli di società. Quello includente, con le sue contraddizioni, e quello che si chiude dentro ai privilegi di pochi. Sembriamo condannati a vivere in una società basata su una solitudine incattivita e rancorosa, in cui prendersela con chi vive nelle nostre stesse condizioni, se non peggiori, prevale sulla necessità di opporsi a chi di tale infelicità è causa. Una società che pretende di spazzare via i soggetti più fragili a partire da chi ha la “colpa” di provenire da un altro paese, rievocando un nazionalismo regressivo ed erigendo muri culturali, normativi e materiali. Una società in cui il prevalere di un patriarcato violento e criminale è l’emblema evidente di un modello tradizionale che sottopone le donne alla tutela maschile e ne nega la libertà. Disagio e senso di insicurezza diffuso sono strumentalizzati dalla politica, dai media e da chi ha responsabilità di governo. Si fomentano odi e divisioni per non affrontare le cause reali di tale dramma: la riduzione di diritti, precarietà delle condizioni di vita, mancanza di lavoro e servizi.

Eppure sperimentiamo quotidianamente, nei nostri luoghi di vita sociale, solidarietà e convivenza, intrecciando relazioni di eguaglianza, parità, reciproca contaminazione, partendo dal fatto che i diritti riguardano tutte e tutti e non solo alcuni. Scegliamo l’incontro e il confronto nella diversità, riconoscendo pari dignità a condizione che non siano compromessi i diritti e il rispetto di ogni uomo o donna.

Vogliamo attraversare insieme le strade di Roma il 21 ottobre e renderci visibili con una marea di uomini, donne e bambini che chiedono eguaglianza, giustizia sociale e che rifiutano ogni forma di discriminazione e razzismo.

Migranti, richiedenti asilo e rifugiati che rivendicano il diritto a vivere con dignità insieme a uomini e donne stanchi di pagare le scelte sbagliate di governi che erodono ogni giorno diritti e conquiste sociali, rendendoci poveri, insicuri e precari.

Associazioni, movimenti, forze politiche e sociali, che costruiscono ogni giorno dal basso percorsi di accoglienza e inclusione e che praticano solidarietà insieme a migranti e richiedenti asilo, convinti che muri e confini di ogni tipo siano la negazione del futuro per tutti.

Ong che praticano il soccorso in mare e la solidarietà internazionale.

Persone nate o cresciute in Italia, che esigono l’approvazione definitiva della riforma sulla cittadinanza.

Giornalisti che tentano di fare con onestà il proprio mestiere, raccontando la complessità delle migrazioni e prestando attenzione anche alle tante esperienze positive di accoglienza.

Costruttori di pace mediante la nonviolenza, il dialogo, la difesa civile, l’affermazione dei diritti umani inderogabili in ogni angolo del pianeta e che credono nella libertà di movimento.

Vogliamo ridurre le diseguaglianze rivendicando, insieme ai migranti e ai rifugiati, politiche fiscali, sociali e abitative diverse che garantiscano per tutte e tutti i bisogni primari.

Il superamento delle disuguaglianze parte dal riconoscimento dei diritti universali, a partire dal lavoro, a cui va restituito valore e dignità, perché sia condizione primaria di emancipazione e libertà.

Chiediamo la cancellazione della Bossi-Fini che ha fatto crescere situazioni di irregolarità, lavoro nero e sommerso, sfruttamento e dumping socio-lavorativo.

Denunciamo l’uso strumentale della cooperazione e le politiche di esternalizzazione delle frontiere e del diritto d’asilo. Gli accordi, quasi sempre illegittimi, con paesi retti da dittature o attraversati da conflitti; le conseguenze nefaste delle leggi approvate dal parlamento su immigrazione e sicurezza urbana che restringono i diritti di migranti e autoctoni (decreti Minniti Orlando) di cui chiediamo l’abrogazione; le violazioni commesse nei centri di detenzione in Italia come nei paesi a sud del Mediterraneo finanziati dall’UE. Veri e propri lager, dove i migranti ammassati sono oggetto di ogni violenza. Esigiamo che delegazioni del parlamento europeo e di quelli nazionali si attivino per visitarli senza alcun vincolo o limitazione.

Chiediamo canali di ingresso sicuri e regolari in Europa per chi fugge da guerre, persecuzioni, povertà, disastri ambientali.

Occorrono politiche di accoglienza diffusa che vedano al centro la dignità di chi è accolto e la cura delle comunità che accolgono. Politiche locali che antepongano l’inclusione alle operazioni di polizia urbana. E occorre un sistema di asilo europeo che non imprigioni chi fugge nel primo paese di arrivo.

Il 21 ottobre uniamo le voci di tutte le donne e gli uomini che guardano dalla parte giusta, cercano pace e giustizia sociale, sono disponibili a lottare contro ogni forma di discriminazione e razzismo.

Per adesioni: 21ottobrecontroilrazzismo@gmail.com

Manifestazione per il Kurdistan -11/2- Bus Roma-Milano

Manifestazione per il Kurdistan -11/2- Bus Roma-Milano

Il prezzo del bus Roma-Milano è 25 euro a partecipante. La partenza è prevista alle ore 6.00 dal Verano.
per info e prenotazioni scrivete a roma@retekurdistan.it

11 febbraio 2017 – Manifestazione Nazionale a Milano Libertà per Öcalan e per tutte le prigioniere e i prigionieri politici Pace e Giustizia per il Kurdistan

La lotta del Movimento di Liberazione Curdo per la democrazia, la coesistenza, l’ecologia e la liberazione delle donne ha raggiunto primi risultati positivi con l’allargamento del modello di autogoverno democratico nei territori liberati dal giogo delle bande ISIS. Ma con l’estensione della situazione di guerra attuale nel Bakur-Turchia, Rojava-Siria e nel Medio Oriente, i curdi e le altre popolazioni della regione affrontano gravi pericoli; lo stesso Movimento di Liberazione subisce nuove e pesanti minacce.

Per garantire la sua presidenza, Erdogan si è alleato con i fascisti e i nazionalisti turchi, così da affrontare la questione curda con la violenza e la repressione: tutto ciò che è collegato con i curdi e la loro identità è un obiettivo. Vengono commissariate le municipalità, i co-sindaci sono arrestati e sostituiti con amministratori fiduciari di nomina governativa. La brutalità della guerra in Kurdistan che ha visto la distruzione di intere città, è già costata la vita a migliaia di civili, arresti di massa di politici, intellettuali, accademici, giornalisti, attivisti, avvocati e magistrati, fino ad arrivare al piano per l’eliminazione fisica di Öcalan.

La pesante tortura psicofisica inflitta al leader curdo Abdullah Öcalan, nel corso degli ultimi 18 anni in condizioni di isolamento totale, è stata inasprita con ulteriori limitazioni del suo regime carcerario. Dal 5 aprile 2015, dopo che Erdogan ha messo fine al negoziato “per una soluzione politica e democratica della questione curda”, i contatti con l’isola di Imralı sono praticamente interrotti.

In base a recenti informazioni ci sono gravi motivi di preoccupazione per la stessa vita di Ocalan. Nel mentre il regime di Erdogan si prepara a reintrodurre la pena di morte.

Abdullah Öcalan è il rappresentante riconosciuto del popolo curdo, egli svolge un ruolo decisivo per una possibile soluzione duratura e democratica della crisi profonda del Medio Oriente.

La storia ha dimostrato che la questione curda non può essere risolta militarmente. Le guerre di logoramento e i genocidi dello stato turco non hanno mai funzionato. Hanno sempre avuto l’effetto contrario. La Turchia non deve continuare ad attizzare un fuoco che non può spegnere. I colloqui per una soluzione politica della questione curda devono riprendere in una condizione di parità. L’unico modo per garantirlo è l’immediata liberazione di Abdullah Öcalan.

IN OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO DEL SEQUESTRO DI ÖCALAN, IN CONTEMPORANEA CON LA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE DI STRASBURGO, SCENDIAMO IN PIAZZA A MILANO L’11 FEBBRAIO , PER:

• La libertà per tutti i prigionieri politici e le prigioniere politiche in Turchia! Basta alla tortura e all’isolamento! Chiudere la prigione di Imralı!
• Una soluzione politica e democratica della questione curda! Revocare il bando contro le organizzazioni curde!
• La libertà di Öcalan e la Pace in Kurdistan!

UIKI – Ufficio Informazioni del Kurdistan in Italia , Comunità Curda in Italia, Rete Kurdistan Italia

Pace e Giustizia per il Kurdistan – Manifestazione Nazionale

Pace e Giustizia per il Kurdistan – Manifestazione Nazionale

11 febbraio 2017 – Manifestazione Nazionale a Milano Libertà per Öcalan e per tutte le prigioniere e i prigionieri politici Pace e Giustizia per il Kurdistan

La lotta del Movimento di Liberazione Curdo per la democrazia, la coesistenza, l’ecologia e la liberazione delle donne ha raggiunto primi risultati positivi con l’allargamento del modello di autogoverno democratico nei territori liberati dal giogo delle bande ISIS. Ma con l’estensione della situazione di guerra attuale nel Bakur-Turchia, Rojava-Siria e nel Medio Oriente, i curdi e le altre popolazioni della regione affrontano gravi pericoli; lo stesso Movimento di Liberazione subisce nuove e pesanti minacce.

Per garantire la sua presidenza, Erdogan si è alleato con i fascisti e i nazionalisti turchi, così da affrontare la questione curda con la violenza e la repressione: tutto ciò che è collegato con i curdi e la loro identità è un obiettivo. Vengono commissariate le municipalità, i co-sindaci sono arrestati e sostituiti con amministratori fiduciari di nomina governativa. La brutalità della guerra in Kurdistan che ha visto la distruzione di intere città, è già costata la vita a migliaia di civili, arresti di massa di politici, intellettuali, accademici, giornalisti, attivisti, avvocati e magistrati, fino ad arrivare al piano per l’eliminazione fisica di Öcalan.

La pesante tortura psicofisica inflitta al leader curdo Abdullah Öcalan, nel corso degli ultimi 18 anni in condizioni di isolamento totale, è stata inasprita con ulteriori limitazioni del suo regime carcerario. Dal 5 aprile 2015, dopo che Erdogan ha messo fine al negoziato “per una soluzione politica e democratica della questione curda”, i contatti con l’isola di Imralı sono praticamente interrotti.

In base a recenti informazioni ci sono gravi motivi di preoccupazione per la stessa vita di Ocalan. Nel mentre il regime di Erdogan si prepara a reintrodurre la pena di morte.

Abdullah Öcalan è il rappresentante riconosciuto del popolo curdo, egli svolge un ruolo decisivo per una possibile soluzione duratura e democratica della crisi profonda del Medio Oriente.

La storia ha dimostrato che la questione curda non può essere risolta militarmente. Le guerre di logoramento e i genocidi dello stato turco non hanno mai funzionato. Hanno sempre avuto l’effetto contrario. La Turchia non deve continuare ad attizzare un fuoco che non può spegnere. I colloqui per una soluzione politica della questione curda devono riprendere in una condizione di parità. L’unico modo per garantirlo è l’immediata liberazione di Abdullah Öcalan.

IN OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO DEL SEQUESTRO DI ÖCALAN, IN CONTEMPORANEA CON LA MANIFESTAZIONE INTERNAZIONALE DI STRASBURGO, SCENDIAMO IN PIAZZA A MILANO L’11 FEBBRAIO , PER:

• La libertà per tutti i prigionieri politici e le prigioniere politiche in Turchia! Basta alla tortura e all’isolamento! Chiudere la prigione di Imralı!
• Una soluzione politica e democratica della questione curda! Revocare il bando contro le organizzazioni curde!
• La libertà di Öcalan e la Pace in Kurdistan!

UIKI – Ufficio Informazioni del Kurdistan in Italia , Comunità Curda in Italia, Rete Kurdistan Italia

Per adesioni:   info@uikionlus.com  /   info@retekurdistan.it

 

Adesioni pervenute al 30 gennaio 2017:

Associazione ESSE

Associazione Senza Confine

Associazione Verso il Kurdistan

Associazione Senza Paura Genova

Associazione Culturale Il Bene Comune di Campobasso

AssopacePalestina

Associazione CISDA – Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane

Associazione Italia-Nicaragua Milano

Associazione Diritti e Frontiere, ADIF

Associazione Cultura è Libertà

Associazione No Border

Associazione Culturale Punto Rosso

Associazione Progetto Diritti onlus

WILPF- Italia,Womens International League for Peace and Freedom

Servizio Civile Internazionale, SCI

ARCI Nazionale

Unione degli Studenti

AvEG-KON

Rete Primo Marzo

Rete della Conoscenza

Link Coordinamento Universitario

Osservatorio Repressione

Lume Laboratorio Metropolitano Universitario- Milano

MovimentoNonViolento Sardegna

Confederazione Cobas

FIOM Cgil

Unione Sindacale di Base, USB

Confederazione Unitaria di Base, CUB

Partito della Rifondazione Comunista PRC

Partito Comunista dei Lavoratori- PCL

Sinistra Anticapitalista

Sinistra Italiana

Comitato ticinese per la ricostruzione di Kobane

Comunità curda in Ticino

Comunità siriaca in Ticino.

Federazione Livornese del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

Federazione Provinciale di Bergamo del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea

Federazione Anarchica Siciliana, FAS

ANPI Ortica

ANPI Colle Val d’Elsa

ANPI 25 Aprile, Milano

ARCI Solidarietà e Sviluppo, Nuovo

Associazione Jambo, commercio equo Fidenza

Associazione Verso la Mesopotamia ,Arco, Trento

La casa donne Lucha y Siesta, Roma

BuongiornoLivorno

Berta Vive Comitato Milano

MLKP

Comitato Spinta dal Basso

Comitato Arin Mirxan – Torino

Collettivo Vis Rabbia di Avigliana

Comitato NoMuos/NoSigonella, Catania

Circolo Cambiaghi

Circolo PRC -SE delle Valli Brembana

Circolo di Parma “celia sanchez – marilisa verti” della associazione nazionale di amicizia Italia Cuba

Casa Madiba Network

Collettivo EXIT di Barletta, Puglia

Collettivo Politico Scienze Politiche, Firenze
Rete Collettivi Fiorentini

ARCI Valle d’Aosta

ARCI Solidarietà Onlus

Il CSA Magazzino 47 di Brescia

Il circolo anarchico Ponte della Ghisolfa -Milano

Collettivo Guernica di Modena

CSA Grotta Rossa

Associazione Pettirossi Lombardia

ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO

Coordinamento Nord Sud del mondo di Milano

Teatro Officina-Milano

Cooperazione Rebelde Napoli

Lido Pola

Rete dei Collettivi Scacco Matto

Zona Esperienze Ribelli 081

ACT! Agire Costruire Trasformare

Associazione Culturale La Lotta Continua

Barrio Campagnola, Bergamo

Gruppo Anarchico “Carlo Cafiero” – FAI Roma

Circolo Italia Cuba Roberto Foresti di Genova

Sinistra per Fiorenzuola

Sinistra Italiana Milano

Dimitri Melli, Sindaco del Comune di Pegognaga

Michele Conia, Sindaco di Cinquefrondi (RC)

Amministrazione Comunale di Cinquefrondi

Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito

Ya Basta! Bologna

Cs Tpo

Labas Occupato

CSOA Angelina Cartella di Reggio Calabria

CSC Nuvola Rossa di Villa San Giovanni

CPA Firenze sud
Cantiere Sociale K100fuegos – Campi Bisenzio Firenze

Ex Caserma Occupata, Livorno

Espace Populaire di Aosta

ALKEMIA, Modena

Sinistra x Milano

Memoria Antifascista

Coordinamento Collettivi Studenteschi-Milano

Csoa Lambrate

CS Cantiere

Rojava Resiste

Campagna Free HDP

Casc, Lambrate-Milano

Zam Milano

Palermo Solidale con il Popolo Curdo

Comitato di Base No Muos

Gruppo Anarchico Alfoso Failla – Federazione Anarchica Italiana

Libert’Aria – Spazio di Cultura

Comitato Versiliese Carlo Giuliani ( Progetto per l’Unità Anticapitalista)

Es- Rete di elaborazione sociale Casalnuovo di Napoli

Osservatorio democratico contro le nuove destre -Milano

Giuseppe Acconcia,  Giornalista-Scrittore

Antonia Sani, presidente di WILPF-Italia

Simone Oggionni, Segreteria nazionale Sel-Sinistra Italiana

Marco Cannito, Capogruppo Comunale di Città Diversa

Luisa Morgantini già vice presidente PE

Gianni Fossati, Pres. Italia-Cuba Milano

Italo Di Sabato – coordinatore Osservatorio Repressione

Vittorio Agnoletto, già PE, membro del Consiglio Internazionale del Forum Sociale Mondiale

Gianpiero Bonvicino, Responsabile esteri PRC-SE federazione di Bergamo

Sergio Violante,Candidato al Municipio 1 per la lista “Milano in Comune”

Maurizio Poletto, responsabile CGIL Valle di Susa.

Gianni Sartori, giornalista

Luigi Vinci, Ex Europarlamentare

Sandra Cangemi, giornalista, Milano

Selly Kane

Prof. Raul Mordenti, Università di Tor Vergata

Prof. Roberto Pignoni, Università La Sapienza

Fabio Alberti

Cinzia Greco

Claudio Treves, Segretario generale Nidil-Cgil

Tano D’Amico, fotografo

Prof. Enrica Rigo, Clinica Legale Immigrazione, Università Roma Tre

Giovanni Russo Spena, ex Senatore della Repubblica

Silvia Baraldini, attivista per i diritti umani

Grazia Naletto, Presidente di Lunaria

Prof. Gabriella Rossetti, Università di Ferrara

Moni Ovadia, attore e musicista

Lino Anelli, Presidente del GAP di Piacenza e provincia

Francesca Koch, Presidente Casa Internazionale delle Donne

Luca Casarini

Fabrizio Burattini, USB