Municipio, bloccato lo sfratto della Protezione Civile
Il municipio ha autorizzato la proroga della concessione alle associazioni di Protezione Civile fino al nuovo bando pubblico
Almeno per il momento, la Protezione Civile in municipio è salva. E’ stato reso noto che, a seguito di decisione ufficialmente comunicata lo scorso 30 settembre, il municipio ha autorizzato la proroga della concessione dei locali assegnati sino alla nuova assegnazione che si terrà mediante bando pubblico. Il polo di Protezione Civile locale rimarrà in piedi.
Le associazioni di protezione civile – Brigata Garbatella, associazione Millennium e Ares 118 – assegnatarie dei locali, ubicati in una stanza negli uffici dell’VIII Municipio in via Benedetto Croce, avevano ricevuto lo sfratto dalla sede all’inizio dello scorso mese. Ironia della sorte, l’intimazione a sgomberare i locali entro fine settembre giungeva pochi giorni dopo il terremoto in centro Italia, evento a seguito del quale, tramite i loro volontari, le suddette associazioni si erano prodigate nell’aiuto alle popolazioni colpite dal sisma nel reatino.
Andrea Catarci, ex presidente del Municipio e oggi consigliere di opposizione, ha pubblicamente approvato la soluzione raggiunta. In un post pubblicato su Facebook Catarci ha espresso soddisfazione, plaudendo al comportamento di tutti gli attori coinvolti nella vicenda, dagli operatori delle associazioni, ai cittadini accorsi in favore del mantenimento del polo di protezione civile fino al Presidente e alla Giunta municipale del Movimento 5 Stelle.
Un segnale distensivo, proveniente da uno dei protagonisti della veemente polemica animatasi all’indomani della pubblica conoscenza dello sfratto. Mentre infatti l’ex presidente aveva tuonato contro la soppressione del servizio offerto dalle associazioni assegnatarie, Paolo Pace (M5S), neo presidente del Muncipio, aveva replicato spiegando che la decisione di rimettere a bando la concessione dei locali derivava da un’irregolare assegnazione fatta dalla precedente giunta.
I recenti avvenimenti sono solo l’ultimo capitolo della travagliata storia del polo di protezione civile municipale.
La concessione alla Brigata Garbatella di locali negli uffici municipali era avvenuta a seguito della mancata realizzazione dell’assegnazione dell’ex Dazio, sito in via Ardeatina.
L’edificio, punto di snodo cruciale del traffico di Roma sud e noto alle cronache per le occupazioni abusive e i conseguenti sgomberi, era stato per anni in custodia al Dipartimento del Patrimonio di Roma Capitale.
A dicembre del 2014 la trasformazione dell’ex Dazio nella sede della Protezione Civile del Municipio VIII sembrava ufficiale. L’ente di prossimità, risolti i contrasti con la Curia del Santuario del Divino Amore, che chiedeva per il manufatto la destinazione d’uso a luogo di sosta per i pellegrini provenienti da San Pietro, ne ufficializzava l’assegnazione al polo di Protezione Civile. Un affidamento, però, di fatto mai realizzato.
Da dichiarazioni rilasciate dall’allora presidente del municipio Catarci, nell’aprile del 2015, a seguito del rinvenimento di un verbale di consegna dei locali all’Ama per la realizzazione di bagni pubblici in occasione del Giubileo del 2000, il Dipartimento del Patrimonio avrebbe posto un veto al progetto perseguito dal Municipio, nonostante la disponibilità della stessa Ama a restituire gli spazi.
Difficile dire se dietro alla mancata fruizione degli spazi dell’ex Dazio ci sia la longa manus della curia o i contrasti tra il Comune di Ignazio Marino e il Municipio VIII, guidato da un esponente della non più molto alleata Sinistra Ecologia e Libertà.
Oggi il futuro delle associazioni di protezione civile locale e del servizio da loro offerto è rimandato al prossimo bando.

