Pubblicato il 16 febbraio 2015 | da Carolina Antonucci
Garbatella: riapre la Ciclofficina LaStrada!
Ogni martedì dalle 17, un collettivo di meccanici donerà nuova vita a bici in disuso
Domani, martedì 17 febbraio, riaprirà la Ciclofficina LaStrada, in buona compagnia nel panorama cittadino. Attiva dal 2008, quest’anno riparte all’insegna della novità. Dalle ore 17 fino alle 20, ogni martedì, il collettivo di meccanici sarà pronto ad accogliere biciclette abbandonate e in disuso per donargli una nuova vita.
“Cycle and re-cycle” è la filosofia alla base del lavoro del laboratorio. Non c’è dunque solo pura meccanica. Il tema del riuso è posto con forza al centro, assieme a quello della mobilità. La Ciclofficina LaStrada si propone come luogo di incontro, di discussione, di dibattito, un laboratorio di idee per ripensare la mobilità cittadina e l’organizzazione dello spazio urbano.
Le bici “dimenticate” verranno accolte, sistemate e poi vendute all’asta; il ricavato sarà interamente utilizzato per organizzare campagne ed eventi di sensibilizzazione del Centro Sociale.
Su questo tema il territorio dell’VIII Municipio è attraversato da un felice esperimento che vede, nel collettivo della ciclofficina, un motore fondamentale. Si tratta del Bicibus, un’iniziativa che, insieme al Pedibus, ripensa il semplice gesto dell’accompagnare i bimbi a scuola. Niente automobile privata, niente solitudine, ma la gioia di andare a scuola tutti insieme, “da soli” come i grandi. Con i propri compagni, in sella ad una piccola bicicletta o a piedi, sotto l’occhio di cicloattivisti o genitori che, a turno, accompagnano il torpedone di bambini. La scuola elementare Cesare Battisti, dove il Pedibus ci dicono funzioni alla grande, è quella che ha raccolto più adesioni anche per il Bicibus, tanto che, ci fanno sapere, i genitori chiedono a gran voce la realizzazione di una bike-line per mettere in sicurezza bici di grandi e piccoli. La speranza, dunque, è che la sinergia tra queste esperienze possa smuovere le Istituzioni nella direzione del riconoscimento dell’importanza di queste pratiche che rispettano l’ambiente e producono una condivisione più umana degli spazi urbani.

