La cultura, un diritto da rivendicare
Il Comitato Roma Bene Comune scende in piazza per aprire un tavolo di trattativa
Nell’imprevedibilità che fa di Marzo uno dei mesi più temuti per i suoi risvolti meteorologici, il tentativo azzardato del comitato Cultura Bene Comune d’indire una manifestazione sul piazzale antistante il Palazzone della Regione Lazio ha avuto una prevedibile uggiosa accoglienza.
Il 2 marzo scorso infatti si è svolto a Piazza Oderico da Pordenone una conferenza stampa lanciata dalle 162 strutture, tra associazioni, fondazioni e cooperative che avendo partecipato al bando regionale/Legge 32, nel corso del 2010 hanno realizzato su tutto il territorio manifestazioni culturali ed artistiche, anticipando dei fondi, che ad oggi l’ente regionale ancora non ha rimborsato. Nonostante però la leggera pioggerella e il vento tagliente di questo inverno restio a lasciare il passo alla primavera, la conferenza stampa ha avuto luogo affermando parole chiare sullo stato delle politiche culturali a livello cittadino e regionale e reclamando un’interlocuzione diretta con l’assessore alla Cultura Fabiana Santini. Nel corso dell’incontro infatti l’argomento cardine costituito dal blocco parziale dei fondi per i progetti già realizzati si è rivelato in effetti solo un capitolo della precaria situazione della Cultura nel Lazio, permanendo ad esempio ancora una poca trasparenza ed incertezza sul 2011 rispetto al finanziamento biennale delle Officine Culturali, o ancora sul Bando Provinciale e su quello Comunale rivolto ai singoli Municipi, tutti legati a finanziamenti di tipo regionale. Una serie di incertezze, a detta del comitato, motivate già dalle poche notizie trapelate sulle progettualità future dell’ente regionale, intenzionato tra le altre cose ad investire una quota rilevante del fondo destinato ad attività e servizi culturali, circa 1.500.000 di euro, ad un unico grande evento dedicato al mondo della moda dal titolo “Donna sotto le stelle”. Alla conferenza stampa del comitato hanno partecipato anche alcuni esponenti del consiglio regionale come Luigi Nieri e Giulia Rodano, che hanno cercato di delineare i tratti più rilevanti del passaggio di governo subito nell’ente dall’elezione della governatrice Polverini, la mancanza di trasparenza e una politica di tagli e riduzioni nel servizio che colpisce settore per settore, dalla sanità alla cultura, il welfare cittadino e regionale in maniera rilevante. Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il consigliere provinciale Gianluca Peciola, cha ha tenuto ha sottolineare il quadro più ampio in cui si inserisce la vertenza sulla cultura a livello regionale, e il suo collegarsi con altri terreni di lotta come quello sul Reddito di Cittadinanza.
Si aggiunge così un ennesimo capitolo della travagliata storia delle politiche culturali nel nostro paese; una situazione precaria che va dal livello nazionale alle amministrazioni locali senza visibili inversioni di rotta. È di questi giorni infatti la notizia del taglio di ulteriori 50 milioni di euro al Fondo Unico per lo Spettacolo da parte del Ministero dell’Economia, e l’incapacità del Ministero dei Beni Culturali di opporsi allo depauperamento del patrimonio artistico italiano, dal teatro al cinema, dalla danza al patrimonio archeologico e monumentale. In queste stesse settimane la campagna lanciata dai centri sociali in Action “Romanzo Culturale” ha iniziato ad indagare lo stato d’abbandono delle politiche culturali sulla città di Roma, denunciando stabili in disuso, e il disinteresse del Comune nel sostegno della promozione culturale nelle periferie della capitale e nella costruzione di reti tra gli attori delle realtà territoriali, piuttosto che nell’investimento su grandi e saltuari eventi.
L’assessore regionale Santini al termine dell’incontro del comitato Cultura Bene Comune, ottenuto a seguito della mobilitazione del 2 Marzo, ha garantito il pagamento entro il mese corrente dei saldi relativi all’anno 2009 e parzialmente 2010; ha inoltre preso l’impegno di verificare la situazione dei bandi per le attività culturali rivolti ai Municipi di Roma, infine l’assessore ha annunciato la volontà di redigere la legge regionale sullo spettacolo dal vivo entro l’estate 2011 e di intraprendere un percorso di audizioni per la costruzione della stessa.
Una piccola vittoria da monitorare per una realtà reticolare che vede coinvolte centinaia di soggetti promotori, su un problema ben lungi dall’essere risolto tanto nella nostra metropoli che in quest’Italia tanto travagliata.

