Dispacci Football People Atletico Diritti

Pubblicato il 16 ottobre 2016 | da Matteo Picconi

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Football People, contro le discriminazioni nel calcio

Domani, alla Camera dei Deputati, Progetto Diritti, Antigone e la polisportiva Atletico Diritti presentano un dossier sulle discriminazioni contro i migranti nel mondo del calcio

Oltre 100.000 persone coinvolte in più di 60 paesi in tutto il mondo. Questi i numeri di Football People, iniziativa promossa dal network Fare che in queste settimane sta coinvolgendo molteplici realtà, calcistiche e non, per “costituire un fronte unitario contro tutte quelle barriere che escludono le persone e le comunità”.

football peoplePer quanto riguarda la nostra città, non potevano mancare all’appuntamento realtà importanti come le associazioni Progetto Diritti e Antigone e, soprattutto, la polisportiva Atletico Diritti che domani mattina (ore 11.30) presso la sala stampa della Camera dei Deputati presenteranno un dossier sulle discriminazioni nel mondo del calcio in Italia. Un’occasione per raccontare l’esperienza e il percorso di integrazione realizzatosi negli ultimi due anni dalla squadra di calcio Atletico Diritti, composta da migranti, detenuti ed ex detenuti, studenti e lavoratori, che oggi pomeriggio (ore 14.30, via di Vigna Fabbri) esordirà per il terzo anno consecutivo nel campionato di Terza Categoria.

“Anche nella nostra attività agonistica quotidiana – ha dichiarato Susanna Marietti, presidente della squadra e coordinatrice nazionale di Antigone – ci siamo scontrati con le troppe discriminazioni che investono i ragazzi immigrati nel mondo dello sport. Perciò abbiamo deciso di partecipare con convinzione, con migliaia di altre realtà in giro per l’Europa, alla Football People promossa da Fare”. Superare le barriere nel calcio, sport continentale per eccellenza, significa affrontare le stesse problematiche della vita quotidiana, del sociale, del vivere collettivo. Barriere, in primis, di tipo culturale, che spesso celano ancora tracce di razzismo e intolleranza verso il diverso; di tipo meramente agonistico (quello del “vincere a tutti i costi”) fino a quelle di tipo economico, quali i costi per praticare un gioco, o disciplina, che da decenni ormai non è più accessibile a tutti. Sono tanti i fattori che hanno reso il calcio uno sport “escludente” e tali problematiche si rendono più evidenti laddove invece diviene momento di inclusione e coesione sociale. Non resta che ripartire dalla lotta contro ogni forma di discriminazione e “promuovere un cambiamento positivo attraverso il calcio”.

football peopleNata nel 2001 come una piccola campagna circoscritta a soli 9 paesi, Fare negli ultimi anni ha avuto un forte riscontro internazionale nelle sue attività contro la discriminazione nel mondo dello sport. Per quanto riguarda la campagna Football People i punti salienti possono così riassumersi: far crescere la consapevolezza delle discriminazioni nel calcio; agire come strumento per il cambiamento sociale attraverso un’azione unitaria nel mondo del calcio; sviluppare idee e nuove pratiche per fronteggiare ogni forma di esclusione. Percorso lento, tortuoso, che però l’Atletico Diritti ha già iniziato e che domani avrà l’opportunità di raccontare a Montecitorio. Alla conferenza presso la Camera saranno presenti Susanna Marietti, coordinatrice nazionale Antigone, presidente Atletico Diritti, Carolina Antonucci, dirigente Atletico Diritti, Alessandra Camporota, capo dell’ufficio di Gabinetto Dipartimento libertà civili e immigrazione Ministero dell’Interno, Luigi Manconi, presidente Commissione diritti umani del Senato e i deputati Paolo Beni e Giulio Marcon. Nel corso dell’evento verrà proiettato un breve estratto di “Frammenti di Libertà”, il film- documentario che il regista Alessandro Marinelli ha girato proprio sull’esperienza dell’Atletico Diritti.

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