Cinema OFF

Pubblicato il 7 maggio 2015 | da Cecilia Chianese

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Come un castello, 4 Stelle Hotel – Roma Tre Film Festival

Il 5 maggio, presso il teatro Palladium (Piazza Bartolomeo Romano), si è aperta la decima edizione del RomaTre FilmFestival, organizzato dai professori e gli studenti del corso di studio Dams.

In occasione della prima serata, a tema “I colori della periferia”, è stato proiettato il breve documentario di Flavia Montini Come un castello (’13) che ci mostra il quotidiano degli abitanti di Viale Giorgio Morandi, zona Tor Sapienza. In seguito è stato proiettato il web-doc di Paolo Palermo e Valerio Mascella 4 Stelle Hotel (’90) che presenta, tramite un medium dinamico e innovativo, le vite degli abitanti dell’hotel situato nella periferia di Roma, che ha ripreso vita il 6 dicembre 2012, in seguito all’occupazione da parte di 250 famiglie di migranti provenienti da varie parti del mondo, rendendo l’albergo un luogo in cui le etnie sperimentano una convivenza pacifica e laboriosa, nonostante le molte difficoltà. A intervallare le proiezioni, gli interventi musicali dal vivo del laboratorio hip hop meticcio “Stay Real”, altro esempio di multietnicità riuscita e prolifica.

Il progetto di Flavia Montini, è degno di attenzione e di lode per aver focalizzato l’interesse verso il quartiere dormitorio di Tor Sapienza in “tempi non sospetti” (è infatti stato girato un anno prima degli scontri che hanno reso celebre il quartiere per i racconti di cronaca). La Montini riprende gli adulti e i bambini del quartiere, accolti dall’associazione Antropos, mentre ci raccontano le loro esperienze quotidiane fatte di violenza, criminalità e degrado. Gli squallidi palazzi grigi di Tor Sapienza si ergono su una collina “come un castello”, isolando i loro abitanti dal resto della città, mentre i bambini del quartiere sognano di romperne la monotonia dipingendone le mura con colori più allegri.

L’interessante progetto di Valerio Mascella e Paolo Palermo mostra tramite un sito interattivo le vicende e la storia degli abitanti del 4 Stelle Hotel, ex Eurostar Congress Hotel. Le scritte esplicative del web doc ci spiegano che nell’albergo vivono circa 500 persone, e vi sono molte giovani coppie con bambini al di sotto dei tre anni. Gli uomini, le donne e i bambini provengono dal Corno d’Africa, Nord Africa, Africa Sub Sahariana, Est Europa, America Latina. Strutturato in maniera completa ed approfondita, il web-doc mostra una giornata tipica degli abitanti dell’hotel, suddivisa nei tempi “mattina, pomeriggio, sera, notte”. Tramite un folto archivio fotografico ed audiovisivo, racconta delle vicissitudini degli abitanti, in perenne rischio di sgombero da parte delle forze dell’ordine. Ma questo non impedisce agli abitanti dell’albergo di condurre le loro vite con relativa tranquillità, e le ore delle loro giornate sono scandite dalla normale routine di ogni famiglia: accompagnare i figli a scuola, andare a lavoro, e occuparsi della casa per chi resta. “All’interno del 4 stelle coesistono diverse confessioni religiose, le quali convivono basandosi sul principio che nell’hotel c’è spazio per tutti” ci spiegano le scritte introduttive, mentre i video e le foto ci mostrano gli abitanti dell’hotel in preghiera durante il Ramadam o festeggiare la Pasqua Ortodossa. Dai momenti di aggregazione per i pranzi e le cene (all’interno dell’hotel vi sono varie cucine quante sono le culture di provenienza degli abitanti), ai momenti di collaborazione per la riqualifica dell’albergo, ai momenti di festa, viene mostrata la ben oliata macchina organizzativa degli abitanti, che difendono il loro spazio abitativo tramite un’organizzazione capillare, facendo picchetti, ed avendo sin dai primi giorni di occupazione costruito delle barricate difensive.

Senza l’ingerenza dello stato, le etnie più differenti convivono in pace e serenità, ma pur essendo più che in grado di far fronte ai bisogni aggregativi e culturali, l’unico aiuto essenziale ed obbligato da parte delle istituzioni di risiede nel concedere il diritto all’abitazione e nel restituire condizioni di vita dignitose a uomini donne e bambini che ci offrono una preziosa lezione di tenacia, umanità e coraggio.

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