Cultura

Pubblicato il 15 maggio 2015 | da Irene Salvi

0

Strategie di resistenza culturale

Nei prossimi due giorni, all'Urban Center di via Nicolò Odero, la prima assemblea nazionale dei soci della cooperativa Doc(k)s

La crisi della cultura in Italia è un fatto, e un mantra che sentiamo ripetere da decenni. Sono note a tutti le difficoltà delle piccole case editrici e di chi vuole fare informazione e cultura fuori dal circuito dei colossi editoriali; il crollo dei lettori, la concorrenza spietata della rete e le politiche di sostegno inesistenti spesso diventano alibi per lo sfruttamento del lavoro culturale (nelle ultime ore infuria su Twitter la polemica di autori e traduttori contro ISBN Edizioni, che da mesi non pagherebbe i suoi collaboratori, ma non è certo un caso isolato).

In un quadro simile l’indipendenza è una scommessa: forse azzardata, ma necessaria. La cooperativa Doc(k)s_Strategie di indipendenza culturale nasce nel 2014 dall’esperienza di DeriveApprodi Editore, con l’obiettivo di creare – a partire da un progetto di azionariato diffuso che fa appello a case editrici, singoli e spazi sociali – una rete «esplicitamente indipendente» per «operare strategie di produzione e distribuzione artistico culturale distanziandosi dal flusso dell’omologazione, attraverso l’espansione dal basso e la messa in comunicazione dei saperi». Per fare il punto sui primi nove mesi di attività e progettare collettivamente i passi futuri i soci di Doc(k)s si riuniranno in assemblea sabato e domenica nello spazio coworking Millepiani, a Garbatella.

La mattinata di sabato – a partire dalle 11 – si aprirà con il racconto delle attività avviate dalla cooperativa: il ciclo di seminari “Vagli a spiegare che è primavera” su repressione e dispositivi di controllo sociale, il progetto Interact’ per la produzione di audiovisivi, la campagna #MaceroNO. Nata con DeriveApprodi e poi allargata ad altre case editrici indipendenti (Alegre, Elèuthera, :duepunti), l’iniziativa vuole promuovere la “bibliodiversità” salvando e rimettendo in circolazione le centinaia di libri che ogni anno vengono condannati al macero, in nome del continuo ricambio di titoli imposto a editori e librerie dai ritmi frenetici del mercato.

Si parlerà anche del BookPride, fiera nazionale dell’editoria indipendente organizzata lo scorso marzo nello spazio dei Frigoriferi Milanesi, che ha visto oltre 20 000 visitatori in tre giorni; 124 piccoli editori hanno presentato i loro cataloghi in un evento ad accesso gratuito, già in questo radicalmente diverso dai tradizionali saloni della grande editoria.

Nel pomeriggio,  dedicato alla programmazione editoriale, troveranno spazio le proposte  dei soci; la mattinata di domenica, prima del pranzo conclusivo a Casetta Rossa, prevede invece diversi tavoli di lavoro tematici basati sulle idee emerse nel corso dell’assemblea. Due giorni di progettazione e dibattito, a cui la nostra redazione parteciperà come media partner dell’evento ma anche come soggetto editoriale che ha l’ambizione di raccontare la realtà con occhi critici e rigorosamente indipendenti.

Tags: , , ,


Autore



Back to Top ↑